La leggerezza di una storia delicata, l’atmosfera di un tempo passato in un romanzo dal finale agro-dolce: La ragazza del faro di Alessia Coppola per la Newton Compton Editori
Ci sono romanzi che regalano sensazioni di delicatezza, di atmosfere rarefatte che sembrano appartenere a tempi lontani, pur essendo ambientati nella contemporaneità: è questa la sensazione che ho avuto leggendo La ragazza del faro di Alessia Coppola, Newton Compton Editori, in libreria dal 9 Maggio 2019.
La delicatezza che l’autrice ha messo nello scrivere questo romanzo, penso, faccia parte di lei proprio come persona: un’anima sensibile traspare fra le righe che scrive e fra le pagine la sensibilità sembra toccarsi con mano. A cominciare dalla protagonista, Luna la ragazza del faro, ai personaggi di contorno che l’autrice fa muovere in un’ambientazione piccola come può essere un’isoletta di pescatori, dove tutti si conoscono e si rispettano ed estendono questa innata considerazione per l’altro all’ambiente naturalistico, il mare o il tempo atmosferico, visto come se avesse anima, come se conoscesse e volesse assecondare gli umori dei protagonisti.
Un amore sbocciato all’improvviso ma che affonda le radici in un passato torbido che piano piano, nel corso del romanzo, si compone come un mosaico del quale l’autrice mette a posto i tasselli uno alla volta, lasciando al lettore la curiosità di veder finalmente il quadro finito. E al di là della storia in se, che a tratti potrebbe sembrare la “solita storia d’amore”, Alessia Coppola sa dipingere e descrivere bene, con pennellate ora tenui, ora più forti, il profilo psicologico e caratteriale dei personaggi. Il risultato è uno struggente affresco che dal presente dei protagonisti, conduce ai nodi di un passato nascosto ma non dimenticato che preme per essere messo alla luce.
Le magiche atmosfere, la delicatezza, la poesia radente delle scene, evoca suggestioni nelle quali il lettore si sente quasi cullato come se stesse navigando fra le onde. Una trama che affascina con la sua atmosfera che racconta di miti antichi, di stelle e di congiunzioni astrali e con le descrizioni di un luogo che sembra incantato.
A questo si aggiunge (e non guasta), una scrittura piacevole e scorrevolmente chiara, uno stile semplice che arriva immediatamente al lettore. E, se devo dirla tutta, il romanzo potrebbe benissimo diventare la sceneggiatura di un film, uno di quelli che si vanno a vedere con i fazzoletti in tasca, perchè potrebbero strappare allo spettatore qualche lacrimuccia, sopratutto nel finale.
“Questo romanzo saprà incantarvi, farvi sospirare e sognare per poi sorprendervi con un finale del tutto inaspettato”.
Leggendo queste righe dedicate a La ragazza del faro di Alessia Coppola, non posso che concordare: sarà che ho letto il libro, in gran parte, sulla spiaggia e spesso al tramonto ma se è piaciuto ad una come me che ama poco il genere Romance, potrà piacere senza dubbio anche a te caro iCrewer che magari cerchi una storia bella da leggere sotto l’ombrellone.
Alessia Coppola, pugliese di Brindisi, artista poliedrica, è un’autrice emergente, blogger e illustratrice. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni che spaziano dal genere fantasy alla narrativa per l’infanzia. La sua opera precedente è il romanzo Il profumo del mosto e dei ricordi edito da Newton Compton nel 2018, con il quale ha vinto il Premio eno-letterario Vermentino. Descrive se stessa parafrasando una frase celebre di William Shekespeare: “sono fatta della stessa materia di cui sono fatti i sogni”.