La cattedrale dei vangeli perduti è il nuovo romanzo di Fabio Delizzos, un giallo storico fatto di intrighi, tradimenti, oscure sette religiose e intricati labirinti.
Dopo Il collezionista dei quadri perduti e Il cacciatore di libri proibiti, Raphael Dardo, agente segreto di Cosimo I de’ Medici e guardia personale di papa Pio IV, torna per farci vivere un’avventura e per combattere coraggiosamente al suo fianco, contro congiure papali, contro una setta che agisce nell’ombra e contro un misterioso assassino.
Vediamo intanto la trama
Siamo a Roma, nel dicembre del 1564. In città stanno accadendo cose strane; un efferato serial killer sta lasciando dietro sé una scia di vittime, che si scoprono essere maghi, profeti eretici o giovani nobili decaduti. La firma dell’assassino è una croce di sangue sulla fronte dei cadaveri. Nel frattempo, in Vaticano, le cose non sono meno complicate da quando è stata scoperta una congiura contro papa Pio IV. Non sono stati trovati ancora tutti i sospettati e, per questo, viene chiamato in aiuto di Sua Santità Raphael Dardo, agente segreto al servizio di Cosimo I de’Medici. Se la missione iniziale era moderatamente semplice, si complica quando si sparge la voce che dietro alla congiura ci fosse molto di più. Dardo, andando avanti con le indagini, scopre l’esistenza di alcuni vangeli “condannati”, venerati dai Cainiti, capaci, con le loro parole, di porre fine al potere della Chiesa di Roma. Per ritrovarli e sottrarli a mani sbagliate, Dardo dovrà avventurarsi in labirintiche catacombe paleocristiane, senza potersi fidare di nessuno, se non di Sara e dello studioso ed esploratore Panvinio. Chi è che trama per eliminare il Santo Padre? Chi è l’assassino della croce di sangue? I vangeli maledetti esistono davvero? Chi li sta cercando? E per farne cosa? Messer Dardo, con i suoi compagni, tenterà di rispondere a tutte queste domande, mettendo a repentaglio la sua stessa vita, pur di salvarne cento altre.
I thriller storici hanno tutti un grande vantaggio.
Partono da una base solida, che può essere un evento storico di importanza mondiale o una vicenda remota di cui si sa poco o niente. Se a questi fatti realmente accaduti ne vengono affiancati altri puramente fantastici e circondati da un alone di mistero e magia il gioco è fatto. Non sempre funziona, ma nel caso di Delizzos, ormai esperto del genere, la realtà storica va di pari passo con la fantasia. Il ritmo è serrato, concitato e non annoia mai. Continuamente ci divertiamo a capire se i fatti narrati siano veri o frutto dell’immaginazione dell’autore; siamo curiosi e vogliamo saperne di più su quelle sette che credono nel vangelo di Giuda e su quei cupi ambienti papali, dove si nascondono traditori ed eretici.
Inoltre, il lettore può avere dimestichezza con il periodo storico e riuscire ad apprezzare i particolari e personaggi che conosce, ma che magari ha immaginato in maniera diversa. Un esempio per tutti è Pio IV, che tutti ricordiamo come un papa colto, mecenate di Michelangelo, energico, fine politico e che portò a conclusione il Concilio di Trento. Nel romanzo lo vediamo anche sotto un’altra luce, con tutte le sue debolezze, dubbi e paure.
I personaggi sembrano prendere vita,
come succede nei libri migliori. Più si va avanti con la storia più Raphael Dardo, Sara, Panvinio, il papa stesso cominciano a reificarsi e ci accompagnano nella lettura come vecchi conoscenti. Sono talmente ben caratterizzati che potrebbero essere i perfetti protagonisti di una serie televisiva come, giusto per fare qualche esempio, I pilastri della terra o Da Vinci’s Demons.
Anche se ogni romanzo di Delizzos è autonomo e può essere letto senza conoscere gli altri libri che fanno parte della stessa serie, si sente comunque che i personaggi hanno una genesi che viene da lontano; ci sono esche che fanno pensare a eventi già accaduti e questo porta inevitabilmente a voler conoscere le storie precedenti.