La recensione del primo libro di una serie attesissima che ha spopolato oltreoceano, “King” di T. M. Frazier, che ci apre le porte alle spericolate avventure di un gruppo di amici e alle vicissitudini di un amore intenso e passionale
Caro iCrewer, eccomi oggi a parlarti di “King“, il primo capitolo di una saga dark romance dalle tinte molto forti: linguaggio crudo, proiettili, sesso e personaggi “cattivi”, ma… sorprendentemente romantico e assolutamente intrigante. Ma entriamo nel dettaglio.
L’autrice ci presenta subito le ambientazioni e i suoi principali personaggi, King, Bear e Preppy: tre ragazzini nati in luoghi malsani, bullizzati e malmenati fin da piccoli, decisi però a non soccombere e a costruirsi la loro vita da soli, calpestando senza scrupoli chiunque decida di mettersi sulla loro strada.
“Forse ero una stronza e la gente aveva festeggiato il giorno in cui me n’ero andata. O scappata. O ero stata trasportata dal fiume in un cazzo di cestino come Mosè. Non lo sapevo, cazzo. Tutto era possibile. Non sapevo da dove venivo. Non sapevo quanti anni avevo. Non conoscevo il mio vero nome. Tutto ciò che possedevo al mondo era riflesso sullo specchio del bagno di quella stazione di servizio, e non avevo la benché minima idea di chi fosse.“
E poi Doe, la nostra protagonista donna che, a seguito della perdita di memoria, si ritrova in seri guai, stanca e affamata ma decisa a sopravvivere a tutti i costi. Si imbatte ovviamente nei personaggi più malvagi e, pur di mangiare, tenta di prostituirsi con un motociclista durante una festa. Il destino la dirige verso la porta di King e il loro primo incontro non è certo coronato da fuochi d’artificio e cuoricini svolazzanti. Con un linguaggio crudo e forte ma mai eccessivo, l’autrice ci trasporta nelle avventure della ragazza e, tra ricordi e non-ricordi del passato di ogni attore, nelle loro psicologie, costruisce in maniera impeccabile i personaggi e coinvolgendo il lettore a 360 gradi, riuscendo a intrattenerlo con colpi di scena e avventura senza sosta alternati a sapienti flashback.
“King era severo e spaventoso come l’inferno, esattamente come il suo bacio, e se le sue parole non erano riuscite a chiarire il concetto, il suo bacio mi disse inequivocabilmente che ero sua. Mi fece dimenticare per un attimo che l’uomo dietro quelle labbra era uno psicopatico furioso.“
Ho apprezzato moltissimo il contrasto che si percepisce dall’inizio alla fine del racconto: gente spietata e senza scrupoli, atti di violenza (descritti in maniera realistica e che regalano emozioni al pari di un action movie), adrenalina pura contro lealtà, amicizia, dedizione, amore e passione; e anche tanta inaspettata tenerezza.
“Mi ero ritrovato negli occhi stregati di una ragazza che era perduta quanto me
O forse non ci eravamo trovati affatto.
Forse avevamo semplicemente deciso di perderci insieme”
Questo mix risulta vincente perché tiene il lettore incollato fino alla fine; ho divorato il libro in soli due giorni e non ne sono rimasta assolutamente sazia. Il finale è in perfetto stile cliffhanger, ti lascia a bocca aperta, scioccata e con un desiderio incontenibile di procurarti il secondo capitolo.
Non è un libro per chi sogna l’amore vestito d’azzurro, portato al castello da carrozze di zucchero filato, ma è imperdibile per chi ama l’azione allo stato puro e il vissuto della passione feroce tra due anime dannate e… dannatamente sexy.
Caro iCrewer credo che anche nei prossimi capitoli ne vedremo delle belle! Stay Tuned
L’AUTRICE
Tracey Marie Frazier, nata il 21 settembre 1981 negli Stati Uniti, non credeva che un giorno qualcuno potesse leggere e amare le sue storie. Adesso è un’autrice bestseller di “USA Today” e i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo. Tracey si diverte a descrivere quello che lei chiama “il lato sbagliato delle canzoni d’amore“; i suoi romanzi sono stati definiti oscuri, crudi e pieni di grinta: se alcuni scrittori hanno il dono di saper descrivere la primavera, lei sceglie le tinte dell’autunno.