“L’unica ragazza che voglio conoscere… al mondo”
Cari iCrewers mi trovo oggi di fronte a una recensione per me un po’ difficile, abituata come sono a saltellare di fantasy in horror, da thriller a noir, da gialli a polizieschi; per amore della cultura ho voluto concedermi una lettura non più semplice, oserei dire diversa, così ho scelto uno degli ultimi new adult di Newton Compton, il romanzo di Ginger Scott dal titolo “Io te e l’infinito”.
Vorrei dirvi di aver letto altri romanzi di questa autrice, ma purtroppo così non è per cui non posso dire se questo volume presenta incongruenze con la storia che viene narrata nel libro che lo precede dal titolo “Ogni battito del cuore” posso solo dirvi che il secondo volume della “Falling Series” racconta le vicende di Cass (Cassidy Owens) e di Ty (diminutivo di Tyson) direttamente in prima persona e come è ormai di usanza comune, apponendo in grassetto il nome del narratore che descrive la propria vicenda personale per far comprendere al lettore quale dei due protagonisti sta narrando.
A questo punto vorrei dividere questa recensione in più parti così da far comprendere quanto sia difficile apporre un numero di stelline in conclusione.
LA TRAMA… 2 STELLE E MEZZO
La trama mi crea la maggior indecisione in fatto di giudizio se da una parte posso dire che la storia tutto sommato è carina, che si tratta di una piacevole lettura che si consuma in poche ore, le cui pagine scorrono con tranquillità e sicuramente idonea anche a un pubblico giovane: pare scritta proprio per loro, i ragazzi dai 16 in su. Dall’altra parte mi porta a dire che non riesco ritrovarmi in questa tipologia di romanzi e inizio a soffrire un po’ per la pubblicazione di questi libri dalle trame simili, voglio dire quasi identiche: abbiamo due giovani in età di università o poco più grandi alle prese con esami e primi lavori. I due adolescenti hanno un passato burrascoso in campo amoroso, cuori spezzati che li portano a non fidarsi di nessuno, tuttavia si incontrano e un passo dopo l’altro avviene il cambiamento, il ritorno alla felicità e la loro maturazione.
La parte che più mi ha fatto soffrire sono le prime 60 pagine in cui nei due protagonisti si scatena tutta una serie di indecisioni legata a: mi guarda, non mi guarda? Lo guardo o non lo guardo? Lo bacio o no? Mi bacia, forse no? Ecc…
Vi lascio un estratto che mi ha fatto sorridere molto
«Senti, mi fa piacere… stare con te», dico guardandola dritto negli occhi. Mi fa strano quanto mi riesca naturale. «Stavo pensando che sarebbe bello… se fossimo amici».
«Amici», ripete, con voce alquanto scettica mentre mi studia come se si aspettasse che da un momento all’altro possa saltarle addosso e urlarle “Boo!”. «Sì, amici», ripeto. «La tua compagna di stanza sembra essere interessata a mio fratello quindi penso che anche a me e a te capiterà di uscire insieme parecchie volte, e poi sei divertente. Mi piace questa cosa», dico senza prestare troppaattenzione alle parole che mi escono di bocca, finché all’improvviso mi prende il panico al pensiero che sto chiedendo a questa ragazza di essere mia amica.
Ma che cazzo mi succede? «Sono… divertente?», chiede avvicinandosi, poi si siede di nuovo sulla panca e le sue ginocchia sfiorano un’altra volta le mie. «Per essere una ragazza, sì», la prendo in giro. Subito Cass posa le mani sul mio petto e mi dà una spinta a mo’ di rimprovero, ma io ne approfitto per afferrarle le dita e avvicinarla a me. La sua risata suona nervosa e non so perché provo l’incontenibile desiderio di… tranquillizzarla. Allungo una mano e le sollevo il mento così che possiamo guardarci negli occhi. «Mi piacerebbe davvero essere tuo amico», dico e, strano a dirsi, lo penso sul serio. Per qualche secondo esistiamo solo noi due. Non mi accorgo delle altre persone che sbattono i pesi attorno a noi o che fanno la fila per salire sui tapis roulant. Riesco solo a pensare che ha le mani fredde, che le sue dita su di me sono meravigliose, e che ho una voglia matta di baciarla. Potrei anche riuscire a controllarmi, ma accidenti, lo desidero troppo. Così la bacio. Un attimo prima la prendo in giro e le chiedo di essere mia amica, e un attimo dopo accarezzo le sue braccia perfette e le prendo il viso tra le mani mentre le mie labbra implorano le sue di rilassarsi. Con questa decisione avventata – colpa della mia dannata impulsività – rovinerò tutto e mi giocherò ogni possibilità con lei. All’inizio rimane spiazzata e sento che cerca di ritrarsi. Sono incazzato con me stesso per le mie assurde fantasie sentimentali. Lo avrei dovuto sapere. Io non sono il figlio romantico. Ma proprio in quel momento le sue mani mi stringono i polsi e sento che si abbandona e mi bacia a sua volta. Tutto in lei – la lingua, il carnoso labbro inferiore, i denti che mi mordicchiano – mi tenta e mi implora di continuare.
Io personalmente ritengo che i New adult possano essere utili, il loro avvicinarsi ai giovani è un ottima cosa, far leggere gli adolescenti è veramente un atto degno di lode, ma mi chiedo: è questo che vogliamo far leggere?
A questo proposito voglio però annotare che il mezzo punto aggiunto alle 2 stelline date alla trama è stata una piccola parentesi che mi è piaciuta, la lancia a favore di questo romanzo che spezzare consiste nella presenza delle “malattie” lo scrivo tra virgolette perché quella di Ty e la sofferenza che si porta dentro Rowe non lo sono nel senso stretto del termine, ho apprezzato la forte sensazione di rinascita, la voglia di rivincita, il non voler arrendersi e il desiderio di vivere nonostante tutto che esce da queste pagine.
Inoltre grazie alle cicatrici di Rowe emerge da questo romanzo un elemento molto importante per la nostra quotidianità, che fa comprendere come, alla base dei nostri giovani, ci sia una forte sofferenza, un sentimento di paura collettivo che unisce il mondo occidentale del nostro millennio.
A voi un estratto…
Due anni fa, c’è stata una sparatoria nella mia scuola. Hai mai sentito parlare del liceo Hallman?», chiede. Hallman? Non so neppure se il nome mi suoni familiare, la mia mente è già andata oltre e si è immaginata il resto. Rowe ha conosciuto l’inferno – l’inferno vero. E purtroppo, non penso che il suo inferno sia tanto diverso dalle dozzine di altri drammi che ho visto ultimamente al telegiornale. «Dev’essere stata un’esperienza tremenda, se ne vedono tante di sparatorie nelle scuole…».
Trovo che il punto forte di questa storia sia la lotta contro i propri limiti, il tornare a credere in se stessi e anche ad amare. La speranza per un futuro migliore e la crescita personale.
LO STILE NARRATIVO… 3 STELLE E MEZZO
Se in una prima lettura non mi ero resa conto dei punti deboli che presentava lo stile di questo romanzo, in una seconda analisi ho evidenziato che anche se è ben scritto ho trovato alcune ripetizioni e il difetto più grande è che a volte faticavo a capire chi dei due protagonisti era la voce narrante e in questi casi era solo il genere femminile o maschile a suggerire se si trattasse di Cass o Ty.
Detto questo concluderei, il secondo volume della “Falling Series“ non mi è piaciuto un granché, tuttavia capisco che alle giovani lettrici queste storie possono far sognare, ognuno ha i suoi gusti letterari ed è giusto che sia così, per cui suggerisco questa lettura a un pubblico giovane e amante del genere.
Ginger Scott
È autrice bestseller di Amazon, nominata ai Goodreads Choice Award, autrice di diversi romanzi d’amore young adult e new adult. Collabora da sempre con quotidiani, riviste e blog. Con la Newton Compton ha già pubblicato il primo capitolo della Falling Series, Ogni battito del cuore, di cui Io, te e l’infinito è il secondo capitolo. Per saperne di più: www.littlemisswrite.com.
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Ho trovato questo libro molto romantico e in alcune parti davvero emozionante, scrittura scorrevole.
Consigliato.
Ti ringrazio molto per le tue opinioni, se ti va continua a seguirci e a darci consigli utili come questo?