«A volte basta il tempo di un battito del cuore per prendere una decisione». È così che si apre Il libro delle storie a lieto fine di Sally Page, tradotto da Margaret Petrarca, novità nel catalogo Newton Compton.
Una storia che comincia con una porta che si chiude, mentre a centocinquanta chilometri un’altra si apre. Una vita (o forse più di una) da riordinare; una cartoleria che già dalle prime pagine diventa luogo nostalgico e punto d’incontro per tante storie che proprio lì trovano un motivo per ripartire; fantasmi del passato che hanno ancora qualcosa da raccontare; una bacheca e una penna stilografica per lasciare un messaggio.
Una storia fresca, avvincente e… a lieto fine! Per i nostalgici delle lettere e dell’inchiostro, le pagine di Sally Page saranno un vero tuffo al cuore.
Il libro delle storie a lieto fine: gente che va, gente che resta
Mentre riapre la porta della cartoleria del vecchio zio Wilbur, Jo Sorsby ha il cuore spezzato e si ritrova custode di una vita “presa in prestito”. Qual è il suo posto, la vecchia o la nuova vita? E se lì, a Londra, non fosse soltanto una visitatrice, ma fosse invece destinata a restare?
Ci immergiamo nel passato di Jo e vogliamo sapere di più sul suo amore perduto e sul rapporto spezzato con Lucy, l’amica di sempre. Eppure, spesso ci concentriamo talmente tanto sul passato che dimentichiamo il presente. Tante persone varcano la soglia della bottega Taylor’s Supplies e continuano a tornare, costruendo per Jo un nuovo presente.
Ci affezioniamo a Malcolm, con il fantasma del calzolaio e il suo romanzo in rodaggio; a Ruth, con la sua fede incrollabile e un mistero irrisolto; a “Eric il Vichingo“, portatore di sorrisi e gentilezza. Chi è la “reverenda fuggiasca” e cosa le è accaduto? Ma soprattutto, riuscirà Jo, riordinando le vite degli altri, a mettere ordine nella propria?
Collezionare le storie degli altri per scrivere la propria
Il romanzo di Sally Page è un libro di nuovi inizi. Ma per l’inizio di qualcosa c’è bisogno che qualcos’altro finisca. È un tessuto di storie diverse, intrecciate.
Il libro delle storie a lieto fine ci insegna che l’amore dovrebbe tirar fuori la parte migliore di noi, che a tutti capita di sentirsi soli, ma a volte basta guardarsi intorno perché banali incontri quotidiani possono diventare legami che ti salvano.
Tutti finiamo per collezionare: ricordi, esperienze, racconti. Forse, prendiamo “in prestito” le storie degli altri per migliorare la nostra? Tutto ha un senso, anche gli sbagli: «Un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto» dice Sally Page.
A volte sul palco ci sono delle persone assieme a te, altre volte se ne vanno. E, come in uno spettacolo, credo sia giusto così. Ci sono state per quell’atto o quella scena della tua vita. Cercare di riportarle sul palco sarebbe sbagliato.
(Sally Page)
Taylor’s Supplies, luogo di incontri e di inizi
La cartoleria Taylor’s Supplies è un luogo dove il tempo sembra essersi fermato. Tutto accade lì, in mezzo agli articoli di cancelleria, dove persone diverse eppure tanto simili vanno e vengono: alcuni sono solo di passaggio, altri sono frequentatori abituali, ma tutti hanno una storia da raccontare.
Succede forse a tutti di trovare un luogo in cui si è finiti per caso, ma che poi diventa un porto sicuro. Capita a tutti di aver voglia di fuggire, ma spesso si sottovaluta che la svolta è dentro di noi.
Vi assicuro che leggendo sentirete la voglia di far parte del piccolo universo di quella bottega e di prendere in mano quella penna stilografica per lasciare il vostro messaggio.
Vi verrà voglia di scrivere una lettera (carta e penna, niente sms!) a qualcuno. E magari, quando avrete un bicchiere di vino rosso tra le mani, penserete a quel personaggio che ne versa sempre un po’ sul terreno per un motivo particolare… perché? Lo scoprirete solo leggendo il libro.
Chi è Sally Page?
Vive nel Dorset, dove gestisce un piccolo negozio di fiori.
Il suo romanzo d’esordio, La custode dei segreti, è diventato un caso editoriale con 350.000 copie vendute e traduzioni in oltre 20 Paesi.