Ventuno racconti che rispecchiano la società attuale
Caro iCrewer, oggi ti presento la mia ultima lettura. Si tratta della raccolta di racconti Iene, narcisi e filistei di Andrea Mennini Righini, edita da Echos Edizioni.
Eccone un estratto:
«Suor Leonia se ne stava sguaiatamente seduta sopra un ballino di cemento, tra un decespugliatore e due forconi appoggiati alla parete. Sorrideva a bocca aperta, con la veste sollevata sopra la vita, le gambe larghe e gli occhi sgranati persi nel vuoto. Teneva tra indice e medio della mano sinistra, ancora accesa, una sigaretta artigianale, molto grossa e odorosa, dalla quale saliva un lunghissimo filo arabescato di fumo scuro e denso.»
Iene, narcisi e filistei raccoglie ventuno racconti brevi, che possono essere definiti grotteschi per la loro capacità di delineare con cura le dinamiche della società odierna, utilizzando l’ironia. La raccolta è infatti una critica alla morale dei tempi moderni, che sembra non abbia più remore per azioni disdicevoli o ipocrite e di cui spesso sono vittime le poche persone che agiscono ancora in buona fede o che sono troppo ingenue.
I protagonisti di ogni racconto sono persone comuni che si ritrovano a dover affrontare un episodio particolare, che mette in luce la loro ingenuità e la crudeltà della vita. Si ha allora l’immigrato che lascia la sua terra natia e la sua famiglia, convinto di poter migliorare la sua condizione altrove; la pensionata che viene raggirata da falsi carabinieri o un uomo alla ricerca dell’innamorata conosciuta su internet.
Altre storie mettono in luce invece l’ipocrisia o la cattiveria del carattere umano, ad esempio il ragazzo di buona famiglia che dice di essere contrario allo stile di vita borghese, ma di cui lui ne è un esempio perfetto. Oppure il creditore che si professa come uomo giusto, ma che non si fa scrupoli nel minacciare le persone a cui presta denaro.
In nessun caso però viene dato un giudizio finale alle azioni dei protagonisti ed è proprio questa mancanza ad invitare il lettore a farsi un esame di coscienza ad ogni conclusione. Questo è possibile, perchè l’avvocato Mennini Righini non si fa problemi a raccontare con grande eleganza e nera ironia la società attuale, delineandone così un quadro più che realistico e in cui il lettore si può specchiare.
L’unico appunto che mi sento di fare alla raccolta riguarda tuttavia la sua lunghezza: a mio parere, il numero totale di racconti poteva essere accorciato. La maggior parte di essi ha una struttura simile: all’inizio il personaggio si presenta come l’essere più virtuoso di questo mondo, per poi essere sbugiardato dai fatti. Anche le motivazioni che spingono il protagonista sono quasi tutte rintracciabili nell’ipocrisia in cui egli vive e questo rende ogni capitolo prevedibile, una volta capito lo schema comportamentale dietro ogni racconto. Questi elementi hanno reso per me la lettura stancante, in quanto ripetitiva.
Ciò non toglie che io non abbia ammirato la bravura e il coraggio dell’autore nel descrivere così vividamente e con molto garbo la società italiana in questa raccolta dall’evocativo titolo Iene, narcisi e filistei.