Maria Gripe e il fascino dei tempi passati
Non conoscevo Maria Gripe prima di leggere questo libro e non sono una lettrice di favole per bambini. Devo dirti la verità, anche quando i miei figli erano piccoli non ho mai letto loro fiabe classiche. Molte mi sembravano troppo tristi o con una morale difficile da far comprendere a bambini piccoli e così leggevo loro libri attuali, spesso tratti o da cui erano stati tratti film.
La scorsa settimana mi sono imbattuta, per puro caso, in questa lettura e recensirla non è semplice o meglio bisogna suddividere la recensione in due parti ben distinte.
Per prima cosa, che per me è molto più semplice, analizzerò la scrittura. Si legge con facilità e non ho trovato alcun tipo di errore; i periodi non troppo lunghi, le parole semplici date da una traduzione fatta molto bene rendono la lettura scorrevole ed adatta ad un bambino di undici anni, età indicata per il libro.
Sembrava che ci fossero i fantasmi. Il cocchiere ricominciò a spiare senza però scoprire nulla: nonostante sistemasse dappertutto le sue trappole, non era ancora riuscito ad incastrare nessuno. Sospettava di Pietro, ma non potè mai coglierlo in flagrante.
I luoghi e i personaggi sono ben descritti, con le caratteristiche tipiche che li fanno immediatamente distinguere: il cappello e il mantello della maga, i bei vestiti della sovrana, gli straccetti dei bambini, la collina buia e paurosa,…
Nulla da eccepire quindi per quel che riguarda la scrittura, ma se devo pensare alla storia mi ha ricordato troppo Hansel e Gretel dei fratelli Grimm anche se strutturata, sul finale, diversamente.
Il secondo punto di vista è quello del bambino, una cosa sola posso dire: più di 200 pagine con poche illustrazioni in bianco e nero per un undicenne è veramente troppo noioso. La storia, al contrario, mi sembra adatta a bambini più piccoli, non vedo un ragazzino di prima media a leggere di maghi e sparizioni in questi termini.