Caro iCrewer, ho da poco finito di leggere il romanzo di Riccardo Iannaccone, Genesi, edito da NUA Edizioni. Un interessantissimo romanzo, che tra passeggeri della metro di Roma e due forze contrapposte, fa riflettere sull’esistenza dell’uomo e sui danni che ha provocato per il forte e morboso legame che ha con la tecnologia, in particolare con i cellulari.
Genesi, tra fine e speranza
Genesi di Riccardo Iannaccone è un romanzo che dona al lettore ottimi spunti di riflessione sull’uso smodato della tecnologia. Una storia adrenalinica che si svolge in una sola giornata e nella linea B della metropolitana di Roma.
Iannaccone unisce magistralmente elementi distopici con il genere pulp-horror e il genere sci-fi. Un libro e una scrittura che trasmettono perfettamente le sensazioni e gli stati d’animo dei passeggeri.
Passeggeri che vengono travolti da entità soprannaturali e da un destino inevitabile. La storia ruota intorno alla Musica, vera protagonista del romanzo e della vita. Tra i personaggi troviamo un guardiano, Nathaniel Bloom, che la usa per combatte il male. Una storia apocalittica che prevede un antagonista famelico e spietato, gli Ancient, che si nutrono delle onde elettromagnetiche prodotte dai cellulari.
In questo romanzo scoprirete diverse tipologie di persone. Troverete Valentina, la donna dalla prorompente bellezza e dalla stancante saccenteria; la timida e giovane Viviana che dimostra sicurezza e saggezza; Daniele Ongari grande fan cinematografico e grande lettore; Frank pacato operaio che adora punzecchiare l’amico Daniele. E poi, Michele Reali, un padre che si sacrifica per il figlio e per dimostrargli il suo amore; Giulio Reali, giovanissimo protagonista che riesce a diventare leader di una strana comitiva.
Ecco, come l’autore descrive Giulio:
Adorava parlare di sé e con se stesso in terza persona. Per alcuni era una cosa strana, per altri un atteggiamento superbo. Ma per Giulio era solamente un modo per crescere, per fare autocritica e migliorarsi, non mettendo freni a un pungente sarcasmo.
Genesi è un romanzo originale, che ti cattura completamente. Ma bisogna sottolineare e mettere in evidenza le capacità stilistiche e creative di Riccardo Iannaccone. Infatti, il romanzo è molto lineare in modo da permettere una lettura scorrevole. Sono molto interessanti le descrizioni degli Ancient, che aiutano il lettore a capire questi strani esseri, le loro abitudini e i loro comportamenti.
Sono molti gli spunti di lettura che possiamo trarne. Il primo è la tecnologia e l’abuso dei telefonini. Il guardiano Nathaniel Bloom ribadisce costantemente che è importante seguire le regole della Musica e, nella nuova Genesi, cercare di limitarne e ritardarne l’uso. Gli Ancient potrebbero essere paragonati alla nostra smania di voler a tutti costi uno smartphone, che sia in grado di avere linea sempre e comunque.
Un’altra caratteristica umana messa in risalto da Iannaccone è il cinismo e l’opportunismo delle persone. Noterete come queste caratteristiche emergano prepotentemente nel momento del pericolo.
Mi sono piaciuti molto i due capitoli dedicati ai pensieri di Michele Reali. Pensieri legati alla nascita del figlio, che sarà proprio la persona destinata a far rinascere un nuovo mondo.
Iannaccone riesce ad esaltare il vero potere della Musica, che è davvero l’unico mezzo che può alleviare dolori e sofferenze. Basti pensare a quanti di noi, ascoltano la musica (qualunque genere esso sia) per allontanare i pensieri più brutti e bui.
Il libro ha un finale aperto, e se volete capirne la conclusione, vi risponderò come Bloom:
La musica è l’unica risposta a qualsiasi domanda.