Ecco a te, caro iCrewer, la recensione del primo racconto presente in “Quando il fine non giustifica i mezzi“, la raccolta di brevi storie curata da Maura Radice
Papà, mi racconti una storia? una storia con delle principesse!
Alessia Baraldi, con una formula semplice e antica come il mondo, ci trasporta nel suo racconto, nell’infanzia di una bambina, nei momenti più teneri che lei trascorre col suo papà, quando le legge la favola della buonanotte prima di farla coricare. Da sempre, la fiaba è prodotta dalla fantasia umana; incarna ed esprime sentimenti, emozioni, aspirazioni, speranze comuni a tutta l’umanità. Attraverso la via dell’immaginario, la fiaba accomuna e avvicina civiltà e culture lontanissime, dimostrando come nell’intimo di ciascun uomo alberghino i medesimi pensieri, speranze, bisogni, aspirazioni. MA la fiaba nel corso delle nostre epoche ha subìto automaticamente l’imprinting di un sistema androcentrico e autoritario, che assegna all’uomo un ruolo sociale e familiare attivo e che relega, invece, la donna nella dimensione passiva e subalterna del focolare domestico: all’uomo il mondo, la competizione, l’accumulo delle ricchezze; alla donna la passività, l’industriosità e quindi la cura della casa, il sacrificio, e la crescita e l’educazione dei figli.
“Che storia hai immaginato questa volta? – Giulia sistemò
il segnalibro fra le pagine del volume che poi ripose sul
comodino accanto al letto. L’uomo iniziò allora a spiegare
alla moglie la favola, senza tralasciare alcun dettaglio. Lei lo
ascoltò attentamente, annuendo e sorridendo ogni tanto in
qualche passaggio che le era particolarmente piaciuto“.
Il messaggio trasmesso dall’autrice invece è, tramite la sua dolcezza e il suo candore, quello di una meravigliosa complicità genitoriale, e non quindi di ruoli preconcetti: qui è il padre a leggere le fiabe, che poi si confronta con la madre e condivide con lei i momenti che ha trascorso con la piccola, quindi un insegnamento molto forte: il padre accompagna la bimba nel corpo della fiaba, la fa partecipe invece che passiva, traduce metafore in insegnamenti che le serviranno da grande. E il risultato premia tutti gli attori contemporaneamente: la bimba percepisce la cosa giusta da fare, il significato nascosto dietro ai comportamenti umani, e lo fa non subendo un insegnamento ma appunto creandolo e fissandolo nel suo percorso emotivo; i genitori assumono un ruolo finalmente equo; il lettore ritorna per un attimo bambino e riassapora la forza e la meraviglia che solo l’amore genitoriale può donare.
Una recensione stupenda
… Per un racconto che mi ha emozionata non poco!!! Brava, Alessia Baraldi!
Grazie, Stefania, per questa meravigliosa recensione: sono commossa <3
Grazie a te Alessia, mi hai regalato un concentrato di dolcezza :***
Bellissima recensione per un bellissimo racconto. Brava Alessia? e brava Stefania.
Una bella favola per sognare un mondo più giusto e un’altrettanto bella e completa recensione. BRAVE entrambe!
Un racconto di grande tenerezza..bellissimo….brava Alessia.. Davvero…. ❤️
Bellissima favola, bellissimo il messaggio e molto ben valorizzata dalla recensione.