Ethan. L’angelo del silenzio è un romanzo che tratta un argomento molto delicato: l’autismo.
Si tratta di un disturbo complesso che può sconfortare, può far sentire impotenti e a volte è difficile da accettare, ma chi lo vive ha necessità di un amore incondizionato, grande e folle dove non c’è posto per la rassegnazione e lo sconforto.
La storia, ambientata a San Francisco, attraversa diversi generi: fiction, romanzo di formazione, con una pennellata di rosa. L’ho letto tutto d’un fiato, stregata dal delicato tocco della penna di Elizabeth Giulia Grey.
Fin dalle prime pagine, l’autrice, attraverso la protagonista, ha fatto trapelare tutta la forza e allo stesso tempo la delicatezza necessari per poter solo parlare di questo disturbo. Ogni parola è ben pesata e nessuna parte della narrazione è andata oltre l’intento di raccontare un’esperienza, guardandola sia dalla parte dei genitori che dalla parte di chi ne è affetto.
La protagonista e voce narrante, Kate, è neolaureata in psicologia, e, oltretutto, questo disturbo lo ha vissuto molto da vicino, fin da piccola, con il suo fratello gemello James. E’ una ragazza molto intelligente e brillante negli studi, matura e con uno spiccato senso di responsabilità. Con Ethan sa bene come comportarsi, riesce ad entrare nel suo “mondo” osservandolo, attendendo, ascoltando il suo silenzio. Lei si porta dentro una grande sofferenza, che l’ha fatta crescere molto in fretta e l’ha portata ad avere poca fiducia negli altri.
“Perché Kate era così: amava ascoltare gli altri, studiarli e analizzarli, ma in compenso odiava parlare di sé. Ogni volta che qualcuno le poneva una domanda, lei trovava un modo per svicolare o si manteneva sul vago, tanto che nessuno poteva dire di conoscerla sul serio. Tuttavia, lo faceva in modo così abile e discreto che era raro che qualcuno si rendesse conto di non aver ottenuto risposta.”
Il suo professore, Ben Donovan, pensa a lei per un periodo di baby sitting da svolgere presso la casa del prof. Clark, per aiutarlo con suo figlio Ethan, affetto proprio da questo disturbo. Ben è una persona molto sensibile e di grande esperienza. Si comporta da vero amico con Philip Clark e per Kate è un importante punto di riferimento.
Ethan è un bambino meraviglioso, che chiede amore a suo modo e che risponde agli stimoli quando sente che quell’amore è corrisposto. Quello che desidera è essere amato così com’è e Kate questo lo sa fare. E lo può insegnare anche a Philip. Philip Clark rappresenta il padre che ha perso le speranze, quello che ha tanto amore da dare a suo figlio ma non sa come fare. Un uomo provato dalla vita, vinto dai sensi di colpa e incapace di sperare.
“Ciò che, però, aveva colpito Kate più di tutto il resto era la resa che aleggiava in fondo a quegli occhi distanti solo all’apparenza.”
Una “nota” divertente, che smorza un po’ la tensione che si crea intorno alla storia di Ethan, è rappresentata dalla nonna hippie di Kate, mentre William, il fratello minore di Philip, il rubacuori, movimenta un po’ la storia con il suo comportamento immaturo.
La cover è molto bella, l’immagine del papà ed il bambino immersi nell’acqua evocano le difficoltà che incontrano sulla loro strada, ma poi dal mare escono e si tengono per mano.
E’ una lettura delicata che mi è arrivata dentro. Lo stile di scrittura è scorrevole, la storia ti tiene incollata alle pagine e non mancano i colpi di scena e i momenti in cui rimani con il fiato sospeso. Ogni personaggio impara qualcosa e l’amore rimargina ogni ferita e trova soluzioni che inizialmente sembravano impossibili.
Assolutamente consigliato! Complimenti a Elizabeth Giulia Grey!