Il chick lit è un genere letterario che ha iniziato a farsi spazio, all’interno della letteratura contemporanea, negli anni Novanta, in quegli anni in cui le donne prendono coscienza del proprio valore e potenziale all’interno della società contemporanea. Sono romanzi umoristici e post-femministi nella loro rappresentazione della vita e dei rapporti sentimentali, dove non è più necessario sottolineare che una donna non ha più bisogno di un uomo per sentirsi appagata nella vita, che un uomo non è altro che un di più a contorno di se stesse.
I romanzi chick lit sono un di più rispetto alla dolce e tenera ragazza in attesa che il principe azzurro accorra a salvarla – dicendo addio al femminismo
Ciò che capita alla protagonista di Sara P. Grey nel libro Dolce come il Fiele. Una donna forte e indipendente, che all’amore crede poco, che si dedica alla sua vita, al suo successo professionale. E quando meno se lo aspetta, per puro caso, un giorno l’amore bussa alla porta, cogliendola del tutto impreparata e diffidente, incerta se rinunciare a quella sudata indipendenza, e comprendendo che l’amore e la realizzazione personale, nella nostra epoca, non devono essere per forza in contrapposizione, che l’avere l’uno non neghi, di conseguenza, l’altro.
Caro iCrewer questo romanzo ti sorprenderà trasportandoti in un ambiente che tutto può sembrare fuorché rosa; fatto di dolci, praline, cupcake, muffin, trouffles e ganache, fornelli e… scarpe ROSSE dai tacchi a spillo – Le Lolly – non delle semplici scarpe, ma una istituzione: “Erano i tacchi a spillo delle grandi occasioni, l’equipaggiamento che ogni donna avrebbe dovuto poter sfoderare per sentirsi “di più”: più donna, più forte, invincibile, irresistibile, inarrestabile, furba, desiderabile… erano ciò che le serviva per camminare sui cadaveri dei propri nemici.”, e far divampare la passione.
La particolarità di questo nuovo genere contemporaneo femminile è lo stile della narrazione, perfetto per l’argomento: profondamente irriverente e incalzante, come la vita dei nostri protagonisti, sugli argomenti sentimentali e, soprattutto, sessuali, quasi come a sottolineare, alla massima potenza, la libertà della donna. E l’autrice usa sapientemente questa tecnica, dove anche le descrizioni di sesso non scadono nel volgare ma danno vita a momenti romantici e piccanti nello stesso tempo, che sa di vaniglia e cannella, miele e peperoncino, e dove gli ostacoli da superare sono sempre dietro l’angolo.
Letizia Amalia Visconti, più semplicemente Amalia, è scappata dalla sua città per seguire gli studi di pasticceria dopo la scomparsa della madre, anche perché impossibilitata a convivere con un padre che la denigra in continuazione, ma nulla di quello che fa è abbastanza buono da essere preso in considerazione. Costretta a ritornare, però, su richiesta dello stesso padre che le chiede aiuto, trova la pasticceria di famiglia trasformata nel set di un reality, a cui lo stesso padre l’ha iscritta.
Uno dei giudici è Lorenzo Ardanti chef famoso, sexy ed arrogante ” … alto moro e bellissimo, e sfoggiava un corpo da invidia egregiamente fasciato da una divisa che lasciava poco spazio all’immaginazione.” che oltre ad un immediato odio le provoca anche una potente attrazione.
Sono due caratteri forti che si trovano e si bilanciano, si incontrano e scontrano sia sul set che fuori, che riescono a trovare un compromesso, e visto che ciò che li accomuna è la loro grande passione per il lavoro, il loro rapporto crescerà rivelando da ambo le parti debolezze, rimpianti e desideri.
A far da spalla alla nostra ribelle pasticciera troviamo Misha, il migliore amico e consigliere fidatissimo di Amelia, punto di riferimento.
La storia si snoda in un crescendo di cioccolatini, ricette sulla preparazione dei cupcake, i muffin, descritti in una maniera così accurata e realistica da farmi venire l’acquolina in bocca. Sembrava di vederli e sentirne il profumo… peccato non averli avuti a portata di mano mentre leggevo!
Il tema su cui ruota tutta l’intera vicenda mi ha ricordato programmi come Bake Off e MasterChef, solamente che invece di sentire le voci di Cracco, Bastianich, o le manate sulle spalle da parte di Canavacciuolo, qui leggerete di Lorenzo e Amelia.
Gli ingredienti di questo romanzo sono: amore, emozioni, dolcezza, competizione, arroganza, amicizia, fascino e anche un pizzico di cattiveria; e gli argomenti trattati che danno spunti di riflessione come l’amicizia e l’importanza di avere una spalla; i rapporti tra genitori e figli; il coraggio, o meno, di abbandonare i progetti perseguiti per anni in favore di qualcosa di più importante. Spesso nessuno riesce a lasciare la strada vecchia per quella nuova. Ed è questo pizzico di qualcosa in più che rende particolare questo romanzo. Ironico, divertente, ma non solo. L’autrice, proprio come un bravo pasticciere, è riuscita a dosarli e amalgamarli in modo tale da sfornare una bella storia che, a mio avviso, merita di essere letta.