Il 10 gennaio è uscito il nuovo romance Dilemma d’amore, scritto da Elena Armas e pubblicato da Newton Compton Editori. L’autrice, già nota ai lettori per successi come Facciamo finta che mi ami e Facciamo finta che non finirà, è ritornata con una storia d’amore che unisce slow burn, small town vibes e il tanto amato trope del fake dating.
La trama di Dilemma d’amore
Josie Moore, sindaca di Green Oak e proprietaria del caffè Josie’s Joint, ha alle spalle relazioni “complicate”. Per ben 4 volte ha visto i suoi matrimoni sfumare, lasciando i fidanzati proprio nel giorno del matrimonio (o quasi).
Non solo, suo padre, Andrew Underwood, un magnate con un’azienda da milioni di dollari con cui si è da poco riunita, ha appena deciso di annunciare il proprio pensionamento in pompa magna con un articolo in cui definisce Josie una “fonte di grande imbarazzo”. E allora che fare?
In questo scenario si inserisce Matthew Flanagan, un uomo in cerca di tranquillità dopo aver perso il lavoro. Deciso a prendersi una pausa dallo stress della città, Matthew si trasferisce temporaneamente proprio a Green Oak, ospite di alcuni amici (Adalyn e Cameron). Matthew e Josie, che si conoscevano già, hanno così l’opportunità di approfondire il loro rapporto.
In un momento di panico, Josie presenta Matthew al resto della famiglia come suo fidanzato, piano a cui lui inizialmente si mostra reticente ma successivamente accetta ad una condizione: per nessuna ragione al mondo i due arriveranno all’altare.
Man mano che il tempo passa, però, e le nozze si avvicinano, i due diventeranno sempre più intimi e sarà sempre più difficile comunicare a tutti che Matthew non è chi credono sia. Ma serve davvero un matrimonio per unire due persone?
La mia recensione
Dilemma d’amore è uno spin-off che ruota attorno a due personaggi già incontrati nel precedente romanzo dell’autrice Facciamo finta che sia solo un gioco: Josie Moore e Matthew Flanagan, rispettivamente sorella e migliore amico di Adalyn (protagonista del romanzo su citato). Tuttavia, il testo può essere tranquillamente letto anche come libro stand-alone.
Se amate i tropes come fake dating e friends to lovers, troverete in questo libro tutto ciò che cercate. La trama ricorda molto un rom-com anni ‘90, per i grandi nostalgici come la sottoscritta, riportando alla mente film iconici come Se scappi ti sposo.
Josie Moore, la protagonista, è un personaggio complesso. La sua fragilità è dovuta in gran parte al difficile rapporto con i genitori. Da un lato, la morte prematura della madre Eloise ha lasciato un grande vuoto dentro di lei, reso ancora più doloroso dalla consapevolezza che, in uno dei momenti più significativi della sua vita, sua madre non potrà esserle accanto. Dall’altra, un padre assente ed egocentrico, la portano a rifuggire dalle figure maschili.
Non serve Freud per capire che ci troviamo difronte a dei complessi con la figura genitoriale paterna. Probabilmente non ha mai imparato a fidarsi degli uomini o ha il timore di impegnarsi.
Sebbene tutti questi elementi rendano Josie una protagonista ben delineata, il libro lascia alcuni interrogativi irrisolti. Ad esempio, non viene mai approfondita fino in fondo la motivazione dietro le sue scelte passate, e alcune decisioni – come quella di inscenare un finto fidanzamento – risultano poco chiare e a tratti forzate.
Perché inscenare una finta relazione, sapendo anche che alle spalle ha ben 4 matrimoni finiti male e questo si preannuncia essere il suo quinto fallimento, essendo un finto fidanzamento destinato ad essere rotto poco prima delle nozze?! Questa finta relazione genera solo caos, e Josie sarà costretta a mentire a tutti, persino a sua sorella.
Dall’altro lato, Matthew Flanagan è il classico eroe romantico che non si può non amare: paziente, premuroso e pronto a sostenere Josie in ogni suo piano folle. Tuttavia, il romanzo non dedica abbastanza spazio al suo punto di vista, limitandosi a mostrarlo attraverso gli occhi di Josie. Da grande appassionata del doppio POV, in questo romanzo se ne sente molto la mancanza, e per quanto Elena Armas faccia un lavoro magistrale, riuscendo a pieno a farci comprendere i sentimenti di Matthew, le sue paure ed i suoi desideri, credo però che non riusciamo a conoscerlo fino in fondo, non sappiamo molto di lui, se non per poche informazioni che ci vengono fornite solo verso la fine del libro.
La lezione di Dilemma d’amore
Ho amato il messaggio sull’amore che il romanzo veicola, come diceva la madre di Josie, Eloise: “La normalità dipende da come giochi le carte che ti dà il destino.”
Siamo portati a pensare che la normalità sia portare degli anelli che possano legarci a qualcuno indissolubilmente, ma non è forse l’amore che proviamo a legarci a loro. Non sono dei semplici oggetti che tengono insieme due persone, ma i sentimenti che provano l’uno per l’altro, e ciò che prova Matthew per Josie non ha bisogno di gioielli ma è chiaro come il sole, è un amore che viene dimostrato attraverso l’appoggio e la fiducia continua che lui le offre, mettendola sempre al centro delle sue attenzioni, restandole accanto nei momenti difficili e aiutandola a superare le varie crisi dell’organizzazione del matrimonio. Gli happy endings delle coppie non devono per forza terminare con un matrimonio, a volte bisogna solo esserci l’uno per l’altro.
Chi è Elena Armas
Elena Armas, laureata in Ingegneria chimica, dopo aver autopubblicato il suo primo romanzo, Facciamo finta che mi ami, ha ottenuto un successo incredibile. Le vendite e le recensioni entusiastiche dei fan sono cresciute esponenzialmente, il romanzo è diventato bestseller di New York Times e Sunday Times, un incredibile fenomeno di TikTok con milioni di visualizzazioni e ha vinto il Goodreads Choice Award come miglior esordio dell’anno. La Newton Compton ha pubblicato anche Facciamo finta che non finirà, Facciamo finta che sia solo un gioco e Dilemma d’amore.
Una nuova commedia romantica firmata Elena Armas, una delle autrici preferite dal BookTok.