Ciao mio caro iCrewer oggi voglio parlarti dell’ultimo libro che ho avuto il piacere di leggere
Ragazzi selvaggi di Luca Azzolini edito De Agostini
Ragazzi selvaggi è una storia vera, vissuta in prima persona dal suo autore, Luca Azzolini. Ho conosciuto Luca in un evento online dove ho avuto la possibilità di porgli delle domande per conoscerlo e capire come nasce questa storia.
Partiamo dalla sua copertina dove, un ragazzino di circa 12/13 anni cammina su una strada sterrata lasciando indietro la sua bici, qualcosa già traspare da questa immagine, il pensiero di cosa succederà alla fine, proprio a causa di una bici ancora mi gira in testa come un tornado.
Ragazzi selvaggi è una testimonianza di coraggio, un urlo in mezzo alla folla di persone che vivono le loro vite senza accorgersi delle sofferenze e dei soprusi che si compiono costantemente sotto i loro occhi.
È una storia di bullismo, che Luca Azzolini non ha voluto rendere meno crudele di quanto è stata in realtà, le continue minacce, la paura, il sentirsi inadeguati perché gli altri non ci accettano. In queste pagine possiamo trovare il senso di sofferenza e la solitudine che si impossessa dei ragazzi bullizzati.
È qualcosa di inimmaginabile quello che a volte, dei bambini, perché a 13 anni si è dei bambini, sono capaci di fare ai loro coetanei, certo anche i bulli non sono così perché lo vogliono essere, dietro ad ogni protagonista di questa storia si nascondono traumi e mancanze diversi tra loro, che portano poi ad un evento drammatico.
Ragazzi selvaggi è crudo, reale, descrive nei minimi particolari gli stati d’animo, i pensieri e le storie dei suoi piccoli protagonisti, spesso mi sono ritrovata in alcuni piccoli passaggi, attimi di paura che ho vissuto anche io ai tempi delle scuola media, un periodo di passaggio dall’essere bambini all’età adolescenziale.
Le scuole medie sono come una passerella, un momento particolare e difficile per alcuni ragazzi, non si è più protetti come alle scuole elementari, si inizia ad entrare in un mondo più spietato, dove le differenze spesso vengono derise, il diverso è allontanato e preso di mira.
Ho avuto spesso la pelle d’oca nel leggere gli scherzi crudeli che alcuni di questi ragazzi hanno avuto il coraggio di mettere in atto sui loro compagni, la consapevolezza della leggerezza con la quale sono stati organizzati e portati a compimento è agghiacciante. Viviamo in un mondo spesso crudele e non ci rendiamo conto quanto sia sottile il confine tra un gioco e una tragedia.
Ragazzi selvaggi è la prova di quanto poco ci voglia a trasformare uno scherzo stupido, elaborato per vendetta e gelosia, in un terribile incidente, è un campanello d’allarme per famiglie, scuole e compagni.
È una mano allungata ad aiutarci, a ricordarci che non siamo mai soli, perché questo è quello che vogliono i bulli, isolarti, spaventarti e farti sentire solo. La verità è che nessuno è solo, bisogna avere il coraggio di parlare e di permettere a chi ci sta vicino di aiutarci, proprio come hanno fatto i compagni di Mattia, schierandosi al suo fianco.
Uno scherzo terribile quello che lo ha colpito, un gioco che si è trasformato in qualcosa che non si credeva possibile, ribaltando le carte in tavola, mettendo i bulli, che ora non sanno più cosa sia il coraggio e la spavalderia, a fare i conti con le loro azioni.
Ci tengo a rinnovare i miei complimenti a Luca Azzolini per aver condiviso con tutti noi la sua storia, per la forza che ha dimostrato e per l’aiuto che sta dando a tutti coloro che vivono o hanno vissuto le stesse tremende situazioni.
La cosa più importante da ricordare è che nessuno di noi è solo, il mondo è pieno di persone pronte ad ascoltarci e ad aiutarci, non dobbiamo mai dimenticarlo.
Il nostro viaggio è finito mio caro iCrewer, spero che tu possa apprezzare, quanto me, questo fantastico libro, una grande lezione di vita.
Un abbraccio virtuale e buona lettura