L’atto del parlare ci sembra un’azione scontata e semplice, ma ti sei mai fermato a pensare a quale sia stata la prima parola pronunciata al mondo? Due ricercatori spagnoli sono arrivati ad una risposta. Scopriamo insieme il loro studio.
Qual è la prima parola pronunciata al mondo?
Il “no” quindi più che parola pronunciata, secondo lo studio, fu inizialmente linguaggio preverbale: “fu un sistema educativo di natura prelinguistica con il quale si cominciò ad esprimere la capacità di consigliare e di dare un indirizzo”. Insomma, “i cuccioli degli esseri umani – spiegano i due genetisti – non apprendono solo copiando ciò che vedono fare (imitazione) dai loro genitori: se apprendono è in quanto i genitori dicono, manifestano loro ciò che possono o non possono fare”.
E questo sistema di comunicazione segnò, secondo i due scienziati, l’avvio di quel “patrimonio culturale con cui gli uomini a differenza degli animali trasmisero nel corso degli anni informazioni, conoscenze e sapere”.
L’evoluzione del linguaggio
Difficile però dire in quale momento preciso ci fu questa trasformazione dall’imitare all’apprendere nella lunga scala dell’evoluzione. “Ogni studio in proposito è interessante – dice Federico Masini, preside di Studi Orientali all’Ateneo di Roma La Sapienza – in quanto il linguaggio articolato, la parola sia verbale che scritta non sono a se stanti ma hanno un rapporto diretto con le immagini sia coscienti che non coscienti”.
“Sappiamo di certo che l’uomo di Neanderthal non aveva il linguaggio articolato – spiega Alberto Piazza, ordinario di genetica all’Università di Torino – Il linguaggio articolato è abbastanza correlato con la comparsa del Sapiens sapiens: è da qui che prese avvio forse il patrimonio culturale. Ma siamo in un ambito di ipotesi di lavoro: forse Neanderthal fu sconfitto in maniera definitiva proprio dalla comparsa di Sapiens”.
Difficile è dire non solo quando ma come comparve il linguaggio. “Di certo è il linguaggio articolato che ci distingue – aggiunge Piazza – dalle scimmie e dagli scimpanzè, dai primati: non abbiamo però elementi o documenti che possano dirci che esso cominciò con il no, con una negazione: è un’ipotesi di lavoro suggestiva”. Per il genetista Edoardo Boncinelli, “si può ragionevolmente dire che è con la comparsa del linguaggio e della coscienza che è cambiata l’evoluzione dell’uomo”. Il linguaggio articolato dunque è la caratteristica peculiare dell’essere umano? «Non c’è alcun dubbio», conclude Boncinelli.