Presentazione di “Il giro dell’oca”
Sabato 13 ottobre ad Agerola, in provincia di Napoli, c’è stata la prima presentazione dell’ultimo libro di Erri De Luca. Sono particolarmente curiosa: adoro questo scrittore, inoltre l’argomento trattato, una paternità mancata, mi coinvolge. Ho apprezzato moltissimo il corrispettivo al femminile, “Lettera a un bambino mai nato”, che ho iniziato e finito nell’arco di poche ore perchè le mie dita si erano incollate alla copertina. Ho pianto, ho vissuto empaticamente ogni emozione descritta dalla Fallaci. Questa versione, al maschile, “Il giro dell’oca”, temo che seguirà lo stesso percorso, finendo tra i rileggibili della mia biblioteca con un’ottima valutazione.
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“Il giro dell’oca” è la prima storia scritta da De Luca ad essere così intima. Narra la storia di un uomo che, leggendo Pinocchio, si immedesima a tal punto nel personaggio di Geppetto da immaginarsi di fare un dialogo con un bambino, quello che non ha mai avuto. A seguito di una storia di gioventù, la donna dopo il concepimento decide di abortire. Il sentimento di paternità è così forte che, proprio come nel racconto di Collodi, il figlio da immaginario che era, diviene reale, così da permettere all’uomo di avere un vero e proprio dialogo. Il personaggio principale ha così la possibilità di trasmettergli una memoria di affetti, emozioni, libri letti, persone incontrate, ecc… davanti alla fiamma di un camino che illumina la sala da pranzo.
Come scrittore De Luca ha spesso affrontato il tema della maternità, ma con questo libro penso abbia superato ogni mia più rosea aspettativa.
Volo in libreria a comprarlo…