Il Premio Vero si appresta a celebrare la sua prima edizione con un evento che promette di mettere in luce il talento narrativo e divulgativo in Italia. Il 7 dicembre a Peccioli, piccolo comune toscano, verrà annunciato il vincitore tra i quattro finalisti in gara, selezionati per le loro opere di non fiction che spaziano dalla storia alla natura, dalla letteratura alla politica.
I protagonisti di questa edizione sono: Valentina Furlanetto con “Cento giorni che non torno. Storie di pazzia, di ribellione e di libertà” edito da Laterza, Tommaso Munari con “L’Italia dei libri. L’editoria in dieci storie” di Einaudi, Paolo Pecere con “Il senso della natura. Sette sentieri per la terra” pubblicato da Sellerio, e “Io vi accuso. Giacomo Matteotti e noi” di Concetto Vecchio, edito da Utet.
Un premio nato per valorizzare la divulgazione
Il Premio Vero nasce con l’intento di riconoscere e premiare il lavoro di autori e editori che si dedicano alla divulgazione e all’analisi del nostro mondo attraverso libri di qualità. La competizione è organizzata dalla Fondazione Peccioliper, in collaborazione con Il Post, nell’ambito del Festival 11 Lune.
La scelta dei finalisti è stata affidata a un gruppo selezionato di 20 librai indipendenti provenienti da tutta Italia, che hanno creato una shortlist a partire da una selezione iniziale di sedici opere valutate da una giuria critica presieduta da Marino Sinibaldi.
Il processo di votazione e il premio
A ottobre, sarà il turno dei lettori di esprimere la loro preferenza. Circa 250 abbonati del Post parteciperanno alla fase finale di votazione tramite un form online. Il libro che riceverà il maggior numero di voti verrà premiato con un riconoscimento in denaro di 6.000 euro. Per gli autori degli altri libri finalisti, è previsto un premio di mille euro.
In caso di parità, il Consiglio direttivo del premio interverrà per decretare il vincitore tramite una votazione a maggioranza. Questo metodo di selezione sottolinea l’impegno dell’organizzazione nel coinvolgere sia gli esperti del settore sia il pubblico generale, assicurando così un processo di valutazione democratico e partecipativo.
Verso il gran finale
L’appuntamento di dicembre non solo decreterà il vincitore, ma offrirà anche una vetrina significativa per i libri e gli autori finalisti, contribuendo a promuovere la lettura di opere di non fiction che arricchiscono il dibattito culturale e sociale in Italia.
Il Premio Vero si configura quindi come un importante momento di confronto e di celebrazione della letteratura impegnata, capace di fornire strumenti per comprendere meglio la realtà che ci circonda e di stimolare una riflessione critica sui temi di attualità.
Ti senti pronto a scoprire nuovi autori e opere che potrebbero cambiare il tuo modo di vedere il mondo? Qual è il libro tra i finalisti che ti ispira di più e perché?