Per il Premio Strega 2024 sono stati selezionati 6 libri e non 5. La proclamazione della sestina finalista è avvenuta al Teatro Romano di Benevento con una diretta su RaiPlay. Il 4 giugno, è stato nominato il libro vincitore del Premio Strega Giovani 2024, che ha visto come protagonista Donatella Di Pietrantonio con il romanzo L’età fragile, edito da Einaudi.
La sestina finalista del Premio Strega 2024
Nella sestina dei libri finalisti dello Strega 2024, annunciata il 5 giugno presso il Teatro Romano di Benevento, troviamo mondi e generi diversi: la violenza di genere, i disastri climatici, il giallo che esplora l’universo femminile, le memorie familiari, la scuola, la lingua come chiave di lettura dell’esistenza. Si contenderanno la vittoria finale, il prossimo 4 luglio, Donatella Di Pietrantonio, Chiara Valerio, Paolo Di Paolo, Raffaella Romagnolo, Dario Voltolini e Tommaso Giartosio.
Da 12, dunque, i libri in gara diventano 6, in vista della finalissima in programma a Roma, al Ninfeo di Villa Giulia, il 4 luglio.
La cinquina finalista del Premio Strega 2024 è la seguente:
- Donatella Di Pietrantonio, L’età fragile (Einaudi), con 248 voti;
- Dario Voltolini e il suo Invernale (La Nave di Teseo), con 243 voti;
- Chiara Valerio, Chi dice e chi tace (Sellerio), con 213 voti;
- Paolo Di Paolo, Romanzo senza umani (Feltrinelli), con 195 voti;
- Raffaella Romagnolo, Aggiustare l’universo (Mondadori), con 193 voti;
- Tommaso Giartosio, Autobiogrammatica (Minimum Fax), 126 voti.
Rimangono fuori dalla sestina finalista un gruppo di autori molto giovani come Daniele Rielli, Sonia Aggio, Melissa Panarello, Valentina Mira e Antonella Lattanzi.
Einaudi ha vinto 4 delle ultime dieci edizioni dello Strega, mentre lo scorso anno si è affermata la cosiddetta casa editrice medio-piccola, la Elliott, con il romanzo Come d’aria di Ada D’Adamo. In una recente istantanea delle vendite in libreria dei dodici finalisti dello Strega erano emersi dati piuttosto squilibrati: se la Di Pietrantonio con L’età fragile viaggiava un mese fa sulle 55mila copie, per Voltolini si scendeva ad 887, per Valerio di nuovo su con 17.340, per Di Paolo 6.260, Romagnolo 2.168, e di nuovo giù per Giartosio con 473 copie.
Il filo rosso della 78esima edizione
In questa 78esima edizione è stato registrato il record di candidature di partenza. Gli 82 libri candidati, secondo la scrittrice Melania Mazzucco, che presiede il Comitato direttivo, raccontano molto della letteratura italiana contemporanea:
“Il romanzo inteso come lo intendevano trent’anni fa rappresenta oggi solo una parte della narrativa. Le narrazioni – ha dichiarato nel corso della serata Mazzucco – sono sempre più contaminate. Si intrecciano alle memorie, al giornalismo, all’inchiesta, alla biografia e all’autobiografia”.
E il Premio Strega fotografa questa svolta. D’altronde è da sempre indice degli umori, dei gusti letterari degli italiani e dei cambiamenti della lingua e delle tradizioni. La finale si terrà il 4 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, a Roma.
Premio Strega Giovani 2024
Donatella Di Pietrantonio con il romanzo L’età fragile (Einaudi) è la vincitrice dell’undicesima edizione del Premio Strega Giovani. Il suo, con 138 preferenze su un totale di 605, è stato il libro più votato da una giuria di ragazze e ragazzi tra i 16 e i 18 anni provenienti da 103 scuole secondarie superiori distribuite in Italia e all’estero.
Al secondo e terzo posto si sono classificate Antonella Lattanzi, autrice di Cose che non si raccontano (Einaudi), con 72 voti, e Chiara Valerio, autrice di Chi dice e chi tace (Sellerio), con 67 voti.
Di Pietrantonio ne L’età fragile rievoca un fatto di cronaca nera accaduto nel 1997 nella sua terra, il delitto del Morrone in cui furono trucidate due ragazze in escursione sulla Maiella e scardina gli stereotipi sugli anni, sulla sicurezza dei piccoli luoghi di provincia e affronta per la prima volta la violenza di genere. L’autrice ha dichiarato: “Grazie, non me lo aspettavo. Ringrazio le ragazze e i ragazzi di oggi che troppo spesso sottovalutiamo e invece sono molto altro, una grande famiglia” ha detto la scrittrice emozionata sul palco del Teatro di Tor Bella Monaca alla consegna del Premio. “Mi sento anche di chiedervi scusa a nome di tutta la mia generazione che non ha preparato per voi il migliore dei mondi possibili“, ha aggiunto.