Premio Strega 2021 alle battute finali e non senza clamorosi colpi di scena. Una semifinale avvincente che in qualche modo ha sovvertito le previsioni. Alla vigilia della proclamazione della cinquina le voci sui nomi papabili alla conquista del premio letterario erano unanimi, ma così non è stato. Ripercorriamo cosa è accaduto.
Premio Strega 2021. Il Teatro Romano di Benevento accoglie la selezione della cinquina e proclama il vincitore del Premio Strega Giovani
La prima delle novità è arrivata tempo fa quando la fondazione Bellonci ha scelto come location per la selezione della cinquina la città di Benevento, richiesta ben accolta dall’amministrazione della città e dall’azienda che da anni da il nome al premio stesso. La selezione della cinquina finalista della LXXV edizione del Premio Strega si è svolta nella splendida cornice del Teatro Romano di Benevento, tutto trasmesso rigorosamente in streaming dalla RAI con la regia di Gigi Marzullo al timone della serata.
I primi ringraziamenti del conduttore vanno subito alla commissione preposta alla scrutinamento dei voti con Sandro Veronesi, vincitore della passata edizione, in qualità di presidente, con lui il presidente della fondazione Bellonci Massimo Petrocchi, Castelletti Ad della BPR banca e Alberto Foschini presidente della fondazione Alberti.
Clemente Mastella, sindaco di Benevento, fa gli onori di casa, orgoglioso di ospitare una manifestazione così importante
“Il premio Strega è il premio letterario più prestigioso e l’iniziativa non può che portare grandi benefici al nostro territorio testimone di un grande passato, ci apriamo verso un futuro di speranza. La cultura da grandi frutti come solidificare tolleranza e rispetto. […] Chissà è possibile che un giorno Benevento ospiti anche la finale, ne sarei immensamente felice.”
Marzullo richiama l’attenzione sul Premio Strega Giovani, la prima proclamazione della serata dopo le votazioni dei 600 studenti chiamati a selezionare i libri in gara. L’annuncio arriva in diretta streaming dal presidente della camera, Roberto Fico
“La lettura è elemento fondamentale per coniugare i territori, non esiste la lettura fine a se stessa, La mia scelta letteraria è casuale, leggo le quarte di copertina per capire se mi aggrada, terzani mi piace molto ma non c’è solo un momento è uno strada percorsa da tanti momenti e cosi è con i libri”.
È lo stesso Fico ad annunciare il vincitore del Premio Strega giovani che viene consegnato a Edith Bruk autrice di Il pane perduto (La nave di Teseo) conquistato con 65 voti.
Le parole della Bruk alle prime domande di Marzullo sono rivolte ai giovani
“I giovani ascoltano, sono migliori noi, devono parlare con i genitori, ne hanno bisogno, per insegnare loro la verità. perché ci sono i momenti bui nella vita e loro ne devono essere partecipi o quanto meno consapevoli”
Sul palco Marzullo chiama anche Luca Rossi il giovane 17enne romano, selezionato tra i 600 votanti ,premiato per aver recensito il libro di Roberto Venturini, La casa delle madri edito da Terra Rossa.
La domanda di Marzullo è provocatoria: “Secondo te i giovani leggono?”
“Ho trovato spazio per scrivere dopo aver letto il romanzo e mi sono fatto coinvolgere. I giovani non leggono come si crede la lettura non deve essere forzata ma un momento di libertà e di esigenza.”
Poi Luca legge la sua recensione e devo dire che il ragazzo promette davvero bene.
Premio Strega 2021 gli autori al microfono di Marzullo
Tra una selezione e l’altra Marzullo concede agli scrittori un minuto per descrivere il loro romanzo. I primi ospiti oltre ad Edith Bruk sono Andrea Bajani autore di Il libro delle case e Maria Grazia Calandrone con Splendi come vita (Ponte delle Grazie)
“il libro delle case è la storia di un uomo attraverso le case in cui ha vissuto, in altre parole è un uomo sposato, è felice però lo si vede in una casa in cui ha vissuto una certa età.
Se ci vedessimo nella casa in cui eravamo giovani o in quella da più grandi vedremo la nostra diversità, tutti noi siamo un gran marasma di cose e le case tornano a mostraci in momenti diversi.”
Marzullo si rivolge a Edith Bruk. La scrittrice racconta le sue visite nelle scuole, il desiderio di aiutare i giovani a riflettere sui fatti della storia, il ricominciare. Parla del libro e del suo pellegrinaggio fino a Napoli dove ha scelto di vivere. Per l’autrice di Splendi come vita i genitori adottivi si sentono mancanti di qualcosa così come anche i figli adottati sentono il desiderio di ringraziare per l’amore ricevuto.
La mia storia è particolare fin dal suicidio dei genitori ma ho voluto raccontare i conflitti, l’amore dei figli con i loro genitori. Ho voluto dedicare questo libro a mia madre
Giulia Caminito autrice di L’acqua del mare non è mai dolce racconta in un minuto il libro:
Il romanzo racconta la storia di una famiglia con problemi economici e di sistemazione finché arrivano a Bracciano, qui la figlia vive da adolescente la disperazione di non avere ciò che gli altri hanno, una vita reale segnata dalla condivisone dei lati oscuri della stessa realtà L’acqua può essere dolce anche se i colori tetri la oscurano”
Teresa Ciabatti autrice di Sembrava bellezza edito da Mondadori è la grande esclusa di questa edizione così sui generis.
“Nel mio libro riprendo la riprendo la voce disturbante con la quale riesco a raccontare il mondo, rischiando di non piacere, ho molta paura ad essere qui poi ho pensato fosse giusto.
Da piccola ero molto brutta sentivo gli sguardi e ora che sono qui penso di avere attraversato quegli sguardi. La giovinezza è stato un equivoco.”
Donatella Di Pietrantonio descrive Borgo Sud raccontando la via adulta di due sorelle con una famiglia importante.
“Racconto i matrimoni giovanili delle due ragazze che sono solo bisogni più che progetti di vita consapevoli. questo accade se non è stata appresa la lingua degli affetti attraverso le relazioni primarie come le genitoriali, è una lingua madre, è un’osmosi naturale, se non accade è difficile recuperarla”.
Tra la prima e la seconda votazione Marzullo continua a parlare con gli ospiti, è il turno di Emanuele Trevi autore di Due vite (Neri Pozza) una storia di amicizia con due scrittori, in un momento difficile, raccontato attraverso le loro opere.
“La differenza tra il sadismo e il masochismo è che il primo, a mio avviso, può anche significare di far entrare gli amici nel proprio mondo, il masochismo è un grado estremo di recettività, il mondo è una forza che ci invade. Noi ci muoviamo tra l’amicizia e l’amore.”
Sul palco con Marzullo si susseguono Roberto Venturini autore di L’anno che a Roma visse due il Natale (Sem), l’autrice di Adorazione Alice Urciolo
Un romanzo corale ambientato nell’agro pontino dove è stata uccisa una ragazza Elena, un lutto che coinvolge tutti coloro che l’hanno vissuta. E necessaria una nuova educazione sentimentale. bisogna scardinare l’idea dell’amore legata al possesso e la comunicazione è la base per educare.
Gli Amici della Domenica votano per la cinquina finalista!
Sandro Veronesi reclama l’attenzione sull’ultima e definitiva votazione effettuata dagli Amici della domenica con la quale, su 660 votanti su 666, viene ufficialmente annunciata la cinquina finalista del premio.
Emanuele Trevi, Due vite (Neri Pozza) 256 voti
Edith Bruck, Il pane perduto (La nave di Teseo) 221
Donatella Di Pietrantonio, Borgo Sud (Einaudi) 220
Giulia Caminito, L’acqua del lago non è mai dolce (Bompiani) 215
Andrea Bajani, Il libro delle case (Feltrinelli) 203
Tra l’incredulità e le sorprese Marzullo invita sul palco i cinque scrittori finalisti, molte le emozioni, tutti soddisfatti.
Ora si aspetta la finale del Premio Strega 2021 del 8 Luglio nella splendida Villa Giulia a Roma, vista l’aria che tira chissà cosa accadrà!!!