Resi noti, ieri, 5 Aprile, i nomi dei cinque finalisti del Premio Campiello edizione giovani: la giuria di esperti che aveva selezionato i venticinque finalisti della sezione giovani, ha scelto la rosa dei cinque nomi tra i quali ci sarà il vincitore.
“I premi letterari sono una crudeltà sopratutto per chi non li vince”, questa frase di Umberto Saba, poeta italiano del novecento, potrebbe apparire polemica ma in effetti, rispecchia una grande realtà: un premio letterario che mette sul podio uno scrittore, senza dubbio meritevole, finisce per essere una vera e propria crudeltà per chi non vince o è scartato e non è detto che lo scartato di turno non sia meritevole di essere letto o valga meno di chi vince. Come in tutte le cose, una vittoria letteraria, può essere frutto di tante combinazioni o congiunture, chiamiamole così.
L’Italia, terra di poeti, scrittori, navigatori e santi, ha una riserva di premi letterari che basterebbero per questo e per l’altro secolo: che siano per romanzi, poesie, saggi o altro, che siano conosciuti e noti in tutto il territorio nazionale o limitati ad un’area geografica, hanno tutti una bella abbondanza di partecipanti, a riprova del fatto che il detto a cui ho fatto riferimento sopra, ha il suo bel fondo di verità.
Fra i tantissimi premi letterari del nostro bel paese, alcuni sono assurti a ragione, agli onore della fama anche internazionale, per l’ottimo livello raggiunto e uno di questi è il Premio Campiello che viene assegnato annualmente ad un’opera di narrativa italiana, edita nell’anno di riferimento.
Qualche cenno storico
Nato nel 1962, in Veneto grazie all’impulso della famiglia Valeri Manera, è un’iniziativa degli industriali veneti. Dal 1966 è stata istituita la sezione Campiello Giovani, riservata a giovani scrittori di età compresa tra i 15 e i 22 anni. Nella sua lunga storia, il Premio Campiello, ha visto confermato il successo di pubblico e di critica ed è diventato uno dei più prestigiosi premi italiani. E, a proposito, vorrei farti conoscere le tappe fondamentali che, annualmente seguono ogni anno lo stesso schema:
1) Redazione del regolamento
2) Conferenza stampa di presentazione
3) La selezione della cinquina finalista
4) Cerimonia di premiazione del vincitore che si tiene a Venezia, ed è un appuntamento esclusivo, rigorosamente su invito. Nel corso della cerimonia viene espletato lo spoglio dei voti e proclamato il vincitore.
Il Campiello giovani, segue un suo schema dal 1994, dopo una fase di sperimentazione provinciale e regionale, è stato nel 1996, esteso a tutta Italia e, negli ultimi anni anche all’estero. Il concorso si articola in tre fasi, nella prima, la Giuria di selezione, composta da vincitori e finalisti delle edizioni passate, da lettori delle case editrici e dal vincitore delle Olimpiadi di Italiano dell’anno precedente, sceglie 25 lavori. Nella seconda fase, un Comitato Tecnico composto da specialisti della letteratura contemporanea, sceglie la cinquina finalista. L’annuncio dei cinque finalisti, avviene nell’ambito di uno spettacolo letterario, quest’anno svoltosi, ieri, 5 Aprile presso il Teatro nuovo di Verona.
Fra i 5 finalisti, la Giuria dei Letterati del Campiello, sceglie un vincitore che sarà premiato a Venezia, nel corso della cerimonia conclusiva del Premio, terza fase. I cinque racconti finalisti vengono inclusi in una collana ad uso istituzionale a cura della Fondazione Campiello.
Il Campiello giovani, da timido esperimento è diventato un vero e proprio trampolino di lancio per giovani talenti che avranno modo di approfondire gli studi, il primo premio consiste, infatti, in una vacanza studio in un Paese Europeo.
Quest’anno la rosa dei 5 finalisti comprende nomi che, probabilmente, sentiremo spesso in futuro: Deborah Calian, 18 anni di Oppeano (VR), con il racconto “Folli e felici“; Beatrice Fantuzzi, 17 anni di Arcugnano (VI), con il racconto “Sostanza”; Lorenzo Moscardini, 21 anni di Roma, con il racconto “La ragazza dai capelli neri”; Cecilia Pegoraro, 17 anni di Castelfranco Veneto (TV), con il racconto “Amor vincit omnia”; Matteo Porru, 18 anni di Cagliari, con il racconto “Talismani”.
Aspettando Venezia e la cerimonia conclusiva, dove sarà decretato il vincitore del Premio Campiello e proclamato anche il vincitore della sezione giovani, auguriamo a questi ragazzi una vita di penna e pensieri da scrivere e … vinca il migliore!