Il 27 maggio sono stati resi noti i nomi della cinquina finalista del Premio Campiello 2022. I finalisti sono:
- Fabio Bacà con Nova;
- Antonio Pascale con La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini;
- Daniela Ranieri con Stradario aggiornato di tutti i miei baci;
- Elena Stancanelli con Il tuffatore;
- Bernardo Zannoni con I miei stupidi intenti.
Sono questi i cinque finalisti della 60ª edizione, votati dalla giuria dei letterati tra oltre 350 libri ammessi al concorso dal Comitato tecnico.
I cinque finalisti del Premio Campiello 2022
Al primo turno con 7 voti, è entrato nella rosa dei finalisti Antonio Pascale con ‘La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini’, edito da Einaudi; al terzo turno, invece, con 8 voti è stato il turno di Fabio Bacà con ‘Nova’ (Adelphi). Al quinto turno è stata la volta, con 7 voti, di Daniela Ranieri e il suo ‘Stradario aggiornato di tutti i miei baci’ (Ponte alle Grazie), e al settimo, con 7 voti, di Bernardo Zannoni e il suo ‘I miei stupidi intenti’ (Sellerio). Al ballottaggio ha ottenuto l’ultimo posto disponibile tra i magnifici cinquie, con 7 voti, Elena Stancanelli con ‘Il tuffatore’ (La nave di Teseo).
Il vincitore sarà proclamato sabato 3 settembre, al Teatro la Fenice di Venezia, selezionato dalla votazione della giuria dei Trecento Lettori anonimi.
Premio Campiello Opera Prima
Durante la selezione la Giuria ha inoltre annunciato il vincitore del Premio Campiello Opera Prima, riconoscimento attribuito dal 2004 ad un autore al suo esordio letterario. Il premio è stato assegnato a Francesca Valente con Altro nulla da segnalare (Einaudi).
Walter Veltroni, Presidente della Giuria dei Letterati, ha dichiarato:
Sono felice di aver lavorato con questa giuria: persone di grandissima capacità e simpatia umana che con grande responsabilità hanno lavorato al Premio. Stiamo attraversando un momento molto difficile, lo è per noi e per tutta la società. Prima la pandemia e poi la guerra ci hanno dato un senso di pesantezza, messo addosso un cappotto pesante. È proprio in questi momenti che la cultura assume un valore ancora più particolare: quello di restituire speranza, perché le parole sono uno strumento essenziale per dialogare e avere rispetto per gli altri.
Enrico Carraro, presidente della Fondazione Il Campiello ‐ Confindustria Veneto, ha introdotto i lavori, sottolineando come la cultura possa essere uno strumento di dialogo in un periodo storico di divisioni.
La cultura è un ponte che ci unisce tutti, e dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per favorirla. Questo è ciò a cui mira il Campiello, grazie all’impegno degli industriali del Veneto, che da 60 anni sostengono il Premio con impegno ed entusiasmo.
Adesso a noi non resta che passare l’estate leggendo questi cinque libri, ma anche uno solo di questi, e attendere sabato 3 settembre per sapere chi sarà il vincitore della 60esima edizione del Premio Campiello.