Un Festival di poesia e musica, dal 1 al 4 Agosto, nei piccoli borghi dell’Appennino tosco-emiliano: L’importanza di essere piccoli 2019.
fai attenzione alle piccole cose, perchè un giorno ti volterai e capirai che erano grandi
Quando Jim Morrison pronunciava questa frase, non pensava certo che un giorno sarebbe stata utilizzata per introdurre un argomento che riguarda un festival di poesia e musica dal titolo che devo dire, mi piace moltissimo: L’importanza di essere piccoli. Non so se è per il senso di umiltà che vi si legge tra le righe: in una società che mira ad essere grande in tutte le sue manifestazioni e che si erge sui piedistalli del suo niente, valutare l’importanza di essere piccoli sembra quasi appartenere ad un’altra realtà, forse ultraterrena o evangelica, predicata da un Folle qualche paio di migliaia di anni fa. Eppure c’è chi conosce ancora il valore della piccolezza, grazie a Dio e i poeti o chi ama la poesia, sono fra loro. E, certamente anche chi, dal 2011, organizza il festival della poesia e della musica, L’importanza di essere piccoli, conosce questo enorme valore.
Dal 2011 gli organizzatori del festival della poesia e della musica L’importanza di essere piccoli, scelgono i luoghi dell’Appennino tosco-emiliano e hanno fatto della piccolezza, il loro motto e la loro bandiera. Le otto edizioni del festival, hanno visto passare, attraverso i numerosi e pittoreschi borghi incastonati nell’Appennino tra Emilia e Toscana, alcuni dei nomi più prestigiosi della poesia e della musica italiana. Giunto alla nona edizione, il festival, rinnova il suo appuntamento, nei medesimi luoghi, dal 1 al 4 Agosto.
Una festa corale…
… che nasce da un progetto dell’Associazione SassiScritti APS, con la collaborazione e il sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna, dell‘Unione dei comuni dell’Appennino bolognese, e di alcuni comuni toscani.
Quattro giorni di festa immersi tra case coloniche, antichi mulini, pievi medievali, borghi, boschi e concerti, letture, passeggiate e laboratori, con la presenza, tra gli altri, della musica e dei versi di vari musicisti e poeti. “La condivisione di un tempo intimo e lieve, nella meravigliosa compresenza di animali e uomini, paesaggio, musica e poesia”.
“Perché la poesia svela ciò che ci accomuna, superando la paura e la diffidenza su un filo di luce, come quello che guida la lumachina scelta per l’immagine di quest’ANNO”.
La scelta della lumachina come immagine principale del manifesto, che strisciando avanza lentamente, con la sua scia di luce su fondo nero, è emblematica dell’evento e, a mio avviso, anche del lavoro che l’associazione svolge in campo artistico-letterario: sul nero dell’indifferenza, del disinteresse per le attività culturali in genere, la scia luminosa di una piccola lumaca che procede lentamente (perchè chi va piano va anche lontano), lascia una traccia, una testimonianza, un solco.
All’interno del festival varie attività allieteranno e coinvolgeranno i visitatori, tutti i giorni: laboratori, presentazione di libri, attività per bambini, piccoli concerti acustici e tanto altro che interesserà direttamente il pubblico. Verranno anche attivati i Piccoli laboratori di fotografia mobile, su come realizzare immagini speciali con il proprio cellulare. I laboratori saranno condotti da Beatrice Bruni, fotografa ed esperta di social media.
Il calendario è ricchissimo di eventi e, se può interessarti, per informazioni e prenotazioni, eccoti l’indirizzo: info@sassiscritti.org ; info@sassiscritti.org
“Particolarità del festival è la creazione ‘dal basso’ dell’atmosfera d’accoglienza e apertura: gli abitanti dei borghi di tutte le età collaborano alla realizzazione delle serate, facendo sì che gli appuntamenti si trasformino in un momento di rilevanza per tutta la comunità. In un’atmosfera informale e intima è possibile incontrare gli artisti, la potenza della natura, le parole della poesia, per una serie di incontri che diventano ricordo personale che si fa esperienza indelebile”.
Quattro giorni per vivere in un’atmosfera fatta di arte e incanto, impegno e coinvolgimento, un fiore all’occhiello dell’associazione Sassiscritti APS che coinvolge i visitatori su molteplici livelli, fra creatività e confronto culturale, in una zona considerata a torto ed erroneamente “culturalmente depressa” ma che ha il suo intrinseco valore aggiunto fatto di bellezze naturali e paesaggistiche unite ad antiche tradizioni spesso non valorizzate perchè piccole, sconosciute e fuori dai circuiti formali.
Le piccole cose sono responsabili dei grandi cambiamenti
Finisco così oggi il nostro incontro settimanale, con questa frase di Paulo Coelho che idealmente si riallaccia a quella iniziale di Jim Morrison: il segreto è nel saper cogliere i segnali che le piccole cose lanciano silenziosamente e un’anima che ama la poesia, sa ascoltare il silenzio e dare alle piccole cose l’importanza che meritano… e ben vengano gli eventi che sanno valorizzarle.
A venerdì prossimo.