Può la poesia assurgere al ruolo di sveglia per le coscienze? Secondo l’UNESCO, l’impegno sociale si esprime anche attraverso la poesia. Goccia a goccia 2019 ne raccoglie il testimone.
Quando l’UNESCO, nel 1999 a Parigi, proclamava La giornata mondiale della poesia, fissandone la data il primo giorno di primavera di ogni anno, annunciava allo stesso tempo di “recuperare il valore sociale della poesia, poichè essa è il mezzo più efficace per risvegliare le coscienze”.
Franco Fortini, poeta e critico fiorentino, definiva poeta “colui capace di avvelenare pozzi, colui che attraverso la sua poesia, insinua dubbi all’interno delle istituzioni sociali e culturali al fine di scardinare equilibri precostituiti, incancreniti e restii al cambiamento.”
Ora, caro iCrewer, se devo dirla tutta ed essere sincera fino in fondo, la mia passione per la poesia poggia le sue basi proprio sulla definizione di Fortini: il poeta è un uomo (o una donna) immerso pienamente nel tempo in cui vive e di questo tempo sa cogliere le contraddizioni, le incongruenze, le disuguaglianze, i disagi e li filtra, raccontandoli attraverso la sua sensibilità. Non si può e non si deve prescindere e neppure sorvolare sulla realtà che si vive, la poesia dovrebbe essere quella cassa di risonanza dove rimbomba il tamburo della denuncia… ma poi è anche vero che il mondo e la poesia sono belli perchè vari e quindi…
La cosa straordinaria, comunque, è costituita dal fatto che il poeta vero compie questo ruolo di denuncia, questa “funzione sociale”, incosciamente e senza far rumore quasi fosse un fotografo che usa la parola come una Polaroid e lo zoom per osservare da vicino e raccontare ogni particolare.
Non so se è un problema di subdola censura, di disimpegno o di disincanto da parte di chi scrive ma se escludo qualche esempio, sia passato che presente, non mi sembra che la “questione sociale”, la denuncia o l’impegno sociale siano temi molto sfruttati da chi, oggi, fa poesia: tuttavia qualche mosca bianca ogni tanto svolazza e non resta invischiata nel miele del disimpegno e, chi la vede volare sbattendo le ali bianche, non ha problemi ottici o visioni straordinarie, la ammira e basta (beh, che devo dirti? Ogni tanto mi tocca metaforizzare, che passione sarebbe la mia senza un po di sana metafora, lanciata li, quasi per caso?). In un contesto sociale accortocciato su se stesso, dove conta soltanto l’ego e non il nos c’è ancora chi crede nel valore sociale della poesia e ne raccoglie le testimonianze.
Casualmente in questi giorni, da scarpinatrice del web quale sono mi imbatto, sul profilo social di un’amica virtuale, (Sandra Mirabella) nell’immagine della copertina che ti mostro in foto…
… e vuoi che una come me che scrive in un sito di libri, resti indifferente, non si incuriosisca immediatamente e non chieda informazioni a tamburo battente? La risposta mi sembra ovvia, infatti contatto immediatamente Sandra Mirabella che, guarda caso scrive poesie: Sandra mi informa che l’antologia include una sua poesia, selezionata per la tematica sociale che tratta. Le mie antennine si attivano alla dicitura sociale e di conseguenza, cerco ulteriori informazioni.
L’antologia, il cui titolo è Goccia a goccia 2019, raccoglie poesie a tema sociale ed è stata ideata e realizzata da Matteo Cotugno, poeta modenese non nuovo a queste iniziative: Goccia a goccia, ho scoperto essere la ventiseiesima antologia da lui curata. Un progetto in ebook dedicato ai temi sociali, dalla povertà all’ignoranza, dall’intolleranza all’emarginazione, passando per disoccupazione, femminicidio, bullismo, criminalità, in sintesi quanto di più marcio e problematico viviamo giorno per giorno nel mondo che ci circonda. Ogni autore, previa selezione, partecipa con un componimento, edito o inedito, a tema sociale. L’antologia, in formato ebook, è fruibile dai lettori a titolo totalmente gratuito… “toh,” ho pensato, “c’è ancora chi conosce questo bel termine in questo mondo, oltre ad aver avuto la bella idea di diffondere poesia a tema sociale. Bravo Matteo Cotugno!”
Gli autori partecipanti sono più di cento e, prossimamente, Goccia a goccia 2019, sarà fruibile anche in versione cartacea. Colorata e accattivante l’immagine di copertina: tante mani sovrapposte a sottolineare, quasi, il desiderio di lasciare la propria impronta, il proprio segno nel mondo poco conosciuto della poesia.
… e adesso, mi sembra doveroso presentarti brevemente Sandra Mirabella, brevemente perchè spero di fartela conoscere meglio prossimamente, so che ha finalmente deciso di pubblicare una sua raccolta: cara Sandra, non mi scappi anche se conosco bene la tua riservatezza e la poca propensione ad apparire.
Sandra Mirabella è siciliana di Siracusa, ama la sua terra di un amore impastato a sofferenza (come il mio), perchè tristemente consapevole che tanta bellezza è calpestata da piedi assassini che frantumano secoli di arte, cultura e storia, senza conoscerne il valore. E’ una maestra Sandra, di quelle che fanno il loro mestiere con dedizione, sensibilità e attenzione, considerando l’insegnamento come una vera e propria missione.
Mi riprometto di parlarti di lei attraverso ciò che scrive, intanto ti propongo un piccolo anticipo con la poesia selezionata ed inserita in Goccia a goccia 2019:
“Era come un angelo bambino/ nulla sapeva delle illusioni/ nulla del reale che c’incatena/ su questa terra e ci avvelena l’Anima./ Mostrami il tuo sorriso adesso/ ascolta il battito/ che ha un ritmo selvaggio/ come tamburo nel mio cuore./ Musica antica che strazia l’Anima./ Ti ho sognato figlio/ angelo di creta/ guardavi il mare/ non ascoltavi le mie parole/ e le calde onde ti sfioravano i piedi/ e cancellavano/ i ricordi dei tuoi precedenti amori./ Se cerchi mio figlio/ lo troverai/ disteso sulla battigia/ i suoi piedi toccano ancora il mare./ Non galoppa il suo cuore/ si è fermato/ ma l’Anima è ancora intorno/ e scava nella sabbia/ cerca una collanina di coralli/ un ricordo bambino/ e un braccialetto di conchiglie/ che il mare si è già portato via./”
“Angelo di creta”, Sandra Mirabella
A venerdì prossimo, se vuoi…
Grazie per avere apprezzato il mio lavoro per la poesia e in particolare la poesia civile… non nascondo che quando qualche anno fa ho avuto la fortuna di conoscere Titos Patrikios, sentirmi dare del collega e fare un applauso per la mia poesia a tema sociale, è stato il segnale che ciò che facevo poteva essere veramente utile per questa società, può cambiare qualcosa… gutta cavat lapidem
Grazie a te per l’impegno disinteressato e la passione che metti nel diffondere un genere poetico forse non molto conosciuto.
…. Ad majora, Matteo!
Bellissima recensione, interessante la raccolta di poesie ” goccia a goccia 2019″
scaricabile gratis su internet , ma soprattutto bella da commozione la poesia di Sandra Mirabella L’ANGELO DI CRETA. Conosco varie poesie di questa autrice….tutte bellissime.
Brava Pina nella sua recensione, brava Sandra Mirabella poetessa di cui sentiremo parlare molto di più in seguito.
Grazie per la tua attenzione Susi. Ed è inutile dirti continua a seguirci anche per leggere ulteriori approfondimenti su Sandra…. So che lo fai a prescindere. ?