Buon sabato iCrewer! Se sei originario delle Marche e dintorni, sto per darti una bellissima notizia: Pesaro è stata eletta Capitale italiana della Cultura per il 2024! Nel caso in cui tu te lo stia chiedendo, quella di quest’anno è Procida, mentre nel 2023 toccherà a Bergamo e Brescia.
Il progetto proposto dalla città marchigiana ha sbaragliato tutte le altre finaliste, aggiudicandosi il titolo, oltre alla possibilità di ospitare moltissimi eventi e dare inizio a svariate iniziative lungo tutto il corso dell’anno. Ecco come il ministro Franceschini ha motivato la vittoria:
Pesaro offre al Paese un’eccellente candidatura basata su un progetto culturale che valorizzando un territorio già straordinariamente ricco di testimonianze storiche e preziosità paesaggistiche ambientali, propone azioni concrete attraverso le quali favorire anche l’integrazione, innovazione, sviluppo socio economico.
La proposta conferisce il giusto equilibrio tra natura, cultura e tecnologia: tre elementi che si fondono in un contesto di azione condivisa tra pubblico e privato. L’enfasi data al valore della cittadinanza, come pratica attraverso concreti esercizi, afferma una direzione che può generare contributi per altre esperienze future.
Lo sforzo di coinvolgimento delle giovani generazioni in un programma impegnativo appare particolarmente interessante alla luce delle sfide che le incertezze dei tempi propone. La valorizzazione del rapporto tra città e territorio, con un programma esteso in modo articolato a tutti i Comuni della provincia, rende corale il riconoscimento della Capitale della Cultura.
Brava Pesaro!
Cerchiamo ora di capire meglio la struttura del progetto proposto da Pesaro.
Pesaro si aggiudica il titolo di Capitale italiana della Cultura grazie al suo progetto “La natura della cultura”
Il progetto presentato da Pesaro si struttura in cinque punti, di cui ora parleremo, e non coinvolgerà solamente la città capoluogo di provincia, ma anche i cinquantatré comuni che ne fanno, in modo che le iniziative riguardino, a turno, ogni parte del territorio e gli enti in esso già presenti e attivi.
Ovviamente, mancando ancora più di un anno e mezzo, non possiamo nominare eventi specifici. Tuttavia la città si è prodigata nel fare presenti i vari sottopunti che compongono il macro tema “La natura della cultura“.
Il primo aspetto preso in considerazione è “La natura mobile della cultura“, a cui verrà data un’accezione musicale, grazie a installazioni sonore mobili e a progetti che vogliono riportare alla luce vecchie melodie e danze tipiche. Ci saranno anche, ad esempio, stanze di hotel trasformate in residenze artistiche.
“Natura ubiqua della cultura“, il secondo punto, intende dare lustro alle emozioni e alle storie dei cittadini, attraverso il mezzo del fumetto; dirigere l’attenzione su opere architettoniche importanti, ma finite nel dimenticatoio e, infine, dare voce alle vicende dei migranti, che giungono in Italia con nulla più di una simcard.
A riguardare Pesare nello specifico sarà il progetto “La natura imprevedibile della cultura“, tramite il quale svariate organizzazioni intendono ridare vita a materiali scenici del passato, creando un vero e proprio laboratorio culturale diffuso in tutta la città.
Il quarto punto è “La natura operosa della cultura“, che vuole approfondire la riflessione sulla politica del rumore e cercare di ridare vita ad alcune particolari usanze rinascimentali.
Infine, l’ultimo aspetto che Pesaro intende approfondire nei suoi mesi in qualità di Capitale italiana della Cultura è “La natura vivente della cultura“. L’attenzione sarà qui diretta alla natura, agli alberi secolari che arricchiscono il territorio, alle energie pulite e rinnovabili. Sarà inoltre possibile incontrare l’artista Marina Abrahmovic, e ovviamente si potrà assistere a delle sue performance.