Caro Lettore, il romanzo di cui ti parlo oggi è Per tutti i giorni della mia vita di Abbie Greaves edito Garzanti.
E’ il suo romanzo d’esordio che, devo dire, grazie ad una tecnica narrativa avvincente e ai personaggi così realistici che animano la storia, è davvero toccante.
Perché anche nel matrimonio più sincero e più solido ci sono delle ombre, delle verità che, per proteggere l’altro, si è deciso di tacere.
Il tema centrale del romanzo sono le relazioni: un matrimonio, che dura da quarant’anni, tra due persone comuni, il rapporto genitori- figli.
Gli equilibri che si creano durano finché qualcosa non li spezza, e cosa succede a quel punto?
E’ ciò che ci racconta l’autrice, partendo proprio dal momento in cui tutto viene messo in discussione e non c’è neanche più il tempo di riparare, o forse sì.
Margot e Frank sono sposati da quarant’anni, ma soprattutto si amano. Margot viene descritta come una donna minuta, allegra e intraprendente. Ha da sempre un forte desiderio di maternità che però si concretizzerà solo dopo molto tempo. L’arrivo di Eleanor è una grande gioia ma è anche un momento in cui lei si sente molto vulnerabile, ma non ha il coraggio di parlarne a Frank.
Frank è un uomo che predilige il silenzio e si apre con grande difficoltà. Ama moltissimo Margot, che sceglie da subito come la donna con la quale vuole passare tutta la vita. La sua indole, però, rende difficile il dialogo.
Questo rapporto, soprattutto a causa di ciò che viene taciuto, principalmente per evitare ulteriore dolore, prende una piega che nessuno dei due avrebbe voluto.
Ma è giusto tacere per il bene dell’altro?
L’amore è sempre sufficiente a superare le differenze caratteriali?
Questo romanzo inizia con una scena davvero straziante, con Margot che tenta il suicidio con delle pillole, apparentemente a causa del silenzio prolungato per ben sei mesi del marito.
Le vere motivazioni di questo gesto saranno man mano più chiare grazie al racconto di Frank al capezzale della moglie tenuta in coma farmacologico.
Lui si sente in colpa per quel silenzio e per ciò che le ha taciuto riguardo la figlia che ha problemi di droga e autolesionismo.
Ma come spesso accade in un rapporto non è l’unico ad aver taciuto qualcosa. Qualsiasi sia la motivazione, non mostrarsi realmente come si è, per paura di essere giudicati o non compresi, porta a fare delle scelte che, nonostante ci sia amore, possono creare una distanza talmente profonda che con il passare del tempo diventa impossibile da coprire.
Questo romanzo fa riflettere su cosa accade quando ormai potrebbe essere davvero troppo tardi e ti trovi lì, con tutto l’amore che hai dentro e tutte le scelte che hai fatto che ti appaiono così sbagliate e prive di senso.
Questo libro mostra proprio le emozioni che si provano dopo, quando il tempo per rimediare sembra non esserci più, e lo fa dettagliatamente, seppur con grande delicatezza.
La scrittura di questa autrice è lieve e coinvolgente. Ho letto quasi tutto di un fiato perché volevo scoprire tutti i segreti di Margot e Frank, le motivazioni più profonde e ciò che effettivamente è accaduto alla loro figlia.
Per tutti i giorni della mia vita è un libro che racconta la vita vera,
le difficoltà nei rapporti, i problemi che spesso possono nascere con i figli, e gli errori che spesso si fanno sia nella coppia che con i figli stessi.
L’unica nota non completamente positiva, ma forse effettivamente dipende dal fatto che il fulcro della storia è la coppia formata da Frank e Margot, è stato per me il personaggio di Eleanor: era sfuggente, non riuscivo ad afferrarne i contorni e a sentirne la voce.
Comunque l’eco del dolore provocato dalla sua triste storia, invece, è arrivato molto forte e mi ha fatto sentire angosciata e in molti momenti arrabbiata, perché non c’era modo di scuoterla dal suo star male.
Ma quando un rapporto è vero e il sentimento è puro come in questo caso anche il dolore più grande può unire se solo si riesce a guardarlo in faccia senza nasconderlo l’uno all’altro.
Come sempre buona lettura!