Caro iCrewer, oggi andiamo a Tarsia, in provincia di Cosenza, tra il Pollino e la Sila nel Parco intitolato allo psicoanalista Ernst Bernhard.
Tarsia è un antico borgo che in epoca medievale, con l’inizio del feudalesimo, fu elevato a Contea grazie alla sua felice posizione geografica e ai suoi vasti possedimenti. Successivamente divenne anche Principato. Una vera e propria oasi immersa nella valle del fiume Crati.
Sono diversi i motivi per visitare Tarsia: innanzitutto le Riserve naturali del Lago di Tarsia e della Foce del fiume Crati, situate in provincia di Cosenza, istituite dalla Regione Calabria nel 1990, su proposta dell’Associazione di protezione ambientale “Amici della Terra Italia“. Ma anche le chiese come la chiesa matrice dei SS. Pietro e Paolo eretta nel XVI sec., la chiesa della Beata Vergine della Cintura (XVIII sec.) e i palazzi nobiliari.
Ma Tarsia è anche molto conosciuta perché purtroppo è stata sede di un campo di internamento che si trova proprio a Ferramonti di Tarsia: è il più grande campo italiano per ebrei e deportati politici. In memoria di questa drammatica pagina di storia, sorge il “Museo internazionale della Memoria” che raccoglie la documentazione sugli anni di attività del campo.
A Ferramonti di Tarsia fu detenuto Ernst Bernhard tra il 1940 ed il 1941 come “straniero nemico”.
“…ci andò col suo I CHING e il suo diario, deciso a vivere in modo consapevole e significativo ciò che il destino gli avrebbe portato”
Ernst Bernhard nacque il 18 settembre 1896 a Berlino, da genitori ebrei, che furono vittime delle persecuzioni razziali. Egli fu pioniere del pensiero junghiano e vide in Jung un punto di riferimento e un maestro. A lui chiese aiuto per avere asilo a Londra, ma non riuscendo nell’intento decise di venire con Dora Friedlander in Italia, dove svolse la sua attività professionale: in particolare a Roma in via Gregoriana 12 e poi a Bracciano, dove nel 1961 fondò l’Associazione Italiana di Psicologia Analitica (AIPA).
La sua attività fu intensa per più di trenta anni, fino all’interruzione nell’estate del 1940. Durante l’internamento scrisse 140 lettere a Dora, alle quali si aggiungono le lettere di risposta di questa donna. Questo epistolario insieme alla Mitobiografia (una raccolta dei suoi scritti pubblicati dall’allieva Hélène Erba-Tissot) sono un documento storico di inestimabile valore oltre ad essere importanti anche per la comprensione di alcuni temi della riflessione di Bernhard come Entelechia, Immagini, Destino, Abbandono alla Provvidenza, Se’, Sogni.
Il prossimo 21 marzo al parco di Tarsia è previsto un interessante evento che ti segnalo: ”Giornata della poesia e delle foreste”, che sarà sicuramente un’ottima occasione per visitare il parco con le bellezze naturali delle sue riserve e per scoprire un pezzo di storia terribile ma importante per non dimenticare. Ti aspetto la prossima settimana per un nuovo viaggio!
Sé, Sogni.