Caro iCrewer eccomi con un nuovo parco letterario e un nuovo viaggio: questa volta andiamo in Toscana nel cuore del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi.
Questo Parco, nato nel luglio del 2018, ha sede presso il “Centro Creativo Casentino” in convenzione con il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e diversi Comuni: Il Comune di Bibbiena, il Comune di Poppi, Comune di Pratovecchio Stia, Comune di Ortignano Raggiolo, Comune di Chiusi della Verna e il Comune di Castel San Niccolo.
Partiamo proprio dal “Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna” istituito il 12 luglio 1993, con circa 36.843 ha, ripartiti in quattro zone a tutela differenziata: la zona di riserva integrale, che comprende le Riserve Naturali Integrali di Sassofratino, della Pietra e di Monte Falco; la zona B che comprende gran parte delle foreste demaniali regionali, il complesso monumentale della Verna e le Riserve Naturali Biogenetiche dello Stato; le zone C con risorse naturali, paesaggistiche ed ambientali da proteggere e valorizzare e D dei centri urbani. Diversi i luoghi da visitare come la cascata dell’Acquacheta, la Verna, un luogo che conserva un grande valore di sacralità: questo monte fu donato dal Conte Orlando Cattani di Chiusi in Casentino a S. Francesco. Una rupe calcarea che culmina nel Monte Penna e dove la foresta d’alto fusto che la circonda è stata conservata per secoli nelle sue ricchissime varietà.
Tra i Comuni, Poppi è quello più vasto, qui domina il castello dei conti Guidi, attualmente sede della Biblioteca Rilliana dove sono conservati anche antichi manoscritti, e nel centro storico si possono ammirare palazzi signorili, stradine e piazze porticate, chiese e monasteri.
Ma ognuno dei Comuni citati ha numerose bellezze architettoniche e paesaggistiche assolutamente da non perdere: come il Santuario della Verna a Chiusi della Verna dove San Francesco ricevette le stimmate, qui sono custodite anche notevoli opere d’arte come le ceramiche invetriate dei Della Robbia. A Portavecchia Stia l’abbazia di S. Maria a Poppiena. A Bibbiena troviamo palazzi rinascimentali e importanti edifici religiosi, dove sono custodite diverse opere d’arte. Castel San Nicolò dominato dall’antico castello dei Guidi, circondato dal suggestivo borgo medioevale e i paesaggi incantevoli di Ortignano Raggiolo.
“Tutte le campane di Poppi e della valle suonavano a festa in quella notte chiamando i fedeli alla messa di Natale, e pareva che a quell’invito rispondessero le campane di Soci, di Bibbiena, di Maggiona e di tutti i paesi e i castelli eretti sui monti brulli, che s’inalzavano fino all’Eremo di Camaldoli e al Picco della Verna, tanto era lo scampanìo che si udiva da ogni lato” Incipit dalle “Novelle della Nonna” di Emma Perodi.
Il Parco letterario è ispirato alle “Novelle della nonna” di Emma Perodi. Si tratta di quarantacinque novelle pubblicate prima in settanta dispense e poi raccolte in cinque volumi fra il 1892 e il 1893 con il sottotitolo di “Fiabe fantastiche”, quasi tutte ambientate nel Casentino in epoca mediovale.
Queste novelle sono raccontate dalla «vecchia nonna Regina» ai membri della famiglia Marcucci, che vivevano nel Casentino, nei giorni di festa, dalla notte di Natale al dicembre dell’anno successivo. Esse possono iscriversi nella letteratura fantastica dell’Ottocento e essendo anche dei racconti con finalità educative fanno parte della letteratura giovanile. Questo anche grazie alle ristampe della Casa Editrice Salani nelle collane di narrativa per ragazzi.
Ma chi era Emma Perodi?
Era una giornalista e scrittrice soprattutto per l’infanzia. Nasce nel 1850 a Cerreto Guidi in provincia di Firenze. Si formò a Pisa e a Berlino, successivamente iniziò a collaborare come giornalista con “Gazzetta d’Italia”, dove fu pubblicato anche il suo primo romanzo, “Il cavalier Puccini” (1877).
Inizialmente si dedicò alla causa femminile curando una rubrica intitolata “Le idee di Elena”. Poi si trasferì a Roma, collaborò e iniziò a dedicarsi alla letteratura per l’infanzia. All’attività di giornalista affiancò quella di scrittrice per adulti e soprattutto per l’infanzia collaborando e dirigendo riviste come il Giornale per i bambini, Il tesoro dei bambini e il Messaggero della gioventù e scrivendo novelle, fiabe, racconti, libri scolastici e antologie. Mori’ a Palermo il 5 marzo 1918 in seguito a una polmonite. (Informazioni tratte da “Enciclopedia Treccani”).
Prima di visitare questo parco letterario ti invito ad aggiornarti sugli eventi e gli itinerari sul sito del Parco “Emma Perodi e le foreste casentinesi”.