Parco letterario Adda Nord dedicato ad Alessandro Manzoni
Da Dante a Virgilio mai un’autore mi fu caro quanto Manzoni e i suoi Promessi Sposi.
Caro iCrewer essere qui oggi a parlarti di Alessandro Manzoni e del Parco Letterario a lui dedicato è per me un grande onore e immenso piacere, proprio in questo periodo sto analizzando la sua opera più celebre “I Promessi Sposi” e molto mi è di ispirazione.
Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni e a golfi, a seconda dello sporgere e del rientrare di quelli, vien, quasi a un tratto, a ristringersi, e a prender corso e figura di fiume, tra un promontorio a destra, e un’ampia costiera dall’altra parte; e il ponte, che ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all’occhio questa trasformazione, e segni il punto in cui il lago cessa, e l’Adda rincomincia, per ripigliar poi nome di lago dove le rive, allontanandosi di nuovo, lascian l’acqua distendersi e rallentarsi in nuovi golfi e in nuovi seni.
Alessandro Manzoni “I Promessi Sposi”
Inizio questo viaggio letterario parlando del luogo in cui gli eventi si svolgono, Trezzo sull’Adda è una cittadina situata a Nord di Milano e si trova su un promontorio che sovrasta il fiume e si estende dall’Adda al Naviglio della Martesana.
Tra i suoi luoghi di interesse c’è il castello Visconteo e la chisa dei Santi Gervasio e Protasio su cui è affissa una targa di marmo contenente l’estratto che ti riporto:
Sentiva in quel vasto silenzio rimbombare i tocchi d’un orologio:m’immagino che dovesse essere quello di Trezzo…
Alessandro Manzoni “I Promessi Sposi”
Vorrei parlarti anche del logo del Parco Letterario d’Adda che puoi osservare qui accanto, come puoi vedere quest’immagine riassume l’idea generale del Parco. Essa indica infatti un collegamento con la Società Dante Alighieri e con il Paesaggio Culturale Italiano e riporta la barca “Lucia” che è sia il simbolo grafico già presente nel logo del Parco Adda Nord che l’imbarcazione usata dai pescatori del Lago di Como e dell’Adda.
Sono appunto questi i luoghi del Parco Letterario Adda Nord, i paesaggi lacustri del Lago di Como e quelli fluviali dell’Adda che fanno da sfondo alle vicende sia dei “Promessi Sposi” che della vita stessa di Alessandro Manzoni.
È Pescarenico una terricciola, sulla riva sinistra dell’Adda, o vogliam dire del lago, poco discosto dal ponte: un gruppetto di case, abitate la più parte da pescatori, e addobbate qua e là di tramagli e di reti tese ad asciugare.
Alessandro Manzoni “I Promessi Sposi”
Alessandro Manzoni
nasce nel 1785 a Milano, ma visse per buona parte della sua vita a Parigi.
Nel 1808 sposa Enrichetta Blondel che lo sosterrà nel suo percorso religioso verso la coversione nel giansenismo, conversione che avviene definitivamente dopo quello che viene definito il “miracolo di San Rocco” ovvero quando Manzoni, durante la festa in onore al santo, si perse nella confusione di Parigi e in preda al panico chiese aiuto a Dio per fargli ritrovare la moglie.
Questa conversione religiosa porta Alessandro Manzoni a staccarsi dalla poesia classica e neoclassica e a fargli comporre opere di infinita bellezza come gli “Inni Sacri“.
Fondamentale a Parigi è la sua frequentazione dello storico J. Thierry da cui ne discende l’importanza del contesto storico-culturale interessata non solo alle vicende politiche, ma alle masse, presente nelle sue opere.
Dal 1820 Manzoni torna a Milano e comincia per lui un periodo di solitudine e creatività. Inizia a stendere “I Promessi Sposi” la cui prima edizione è datata 1821-1823 e porta il titolo di “Fermo e Lucia”.
Da segnalare è l’importanza degli studi sulla lingua italiana che compie Manzoni durante gli anni seguenti alla stesura dei “Promessi Sposi”. Per l’autore era infatti fondamentale per creare un’identità nazionale e quindi uno spirito italiano, una lingua comune a tutta la nazione che in quegli anni mancava.
Dal 1861 Manzoni fu senatore del Regno d’Italia e morì a Milano nel 1873.