Paralimpiadi 2021, un grande spettacolo di luci, musica e colori per celebrare la fine di un evento straordinario. Anche in questa occasione i giapponesi non si sono risparmiati nell’esprimere, nel modo più spumeggiante, ciò che ha reso l’evento unico ed estremamente significativo.
I classici fuochi d’artificio annunciano l’inizio della cerimonia e l’ingresso degli atleti festanti, uniti sotto l’unica bandiera della fratellanza.
Gesti eleganti per diffondere condivisione, solidarietà, annullamento delle barriere mentali e fisiche; gli stessi ballerini, inginocchiati e uniti in un abbraccio, ringraziano gli atleti con un manifesto illuminato .
Sulle note di una musica delicata, entra la bandiera olimpica sostenuta da un’infermiera, atleti disabili, un medico, atleti con le loro medaglie vinte nelle gare. Affidata ai militari, la bandiera viene posta per l’alzabandiera. Sale l’inno olimpico cantato da bellissimi bambini giapponesi e poi le foto allargate nella notte dello stadio centrale, le immagini di grandi personaggi e persone che nel quotidiano sono coinvolti nel diffondere messaggi di forza e solidarietà verso le categorie in difficoltà e il superamento di particolari patologie.
Paralimpiadi 2021: le differenze non esistono
Fanno il loro ingresso le bandiere di tutte le nazioni, tante le vie d’ingresso a rappresentare le strade che portano al centro e che si allargano verso il mondo. Quella italiana è sostenuta da Matteo Parenzan e Luca Pancaldi, un giovanissimo atleta disabile impegnato nel tennis tavolo.
Per lui l’onore di rappresentare l’Italia incollando sulla torre olimpica un piccolo specchietto, una luce per illuminare il futuro senza limiti per chiunque.
Una piccola nota per spiegare la grande evoluzione delle paralimpiadi nate sulla ricerca di Ludwig Guttmann, un neurochirurgo tedesco convinto che lo sport potesse riabilitare i suoi pazienti nell’Unità Spinale di Stoke Mandeville.
Nascono, quindi, come forma di divertimento per trasformarsi in Giochi Olimpici nel 1960, mentre le invernali avranno inizio nel 1976.
L’evento di Tokyo ha certamente segnato una svolta importante per la grande partecipazione di atleti. L’Italia lo ha dimostrato con i suoi 113 atleti e le 69 medaglie conquistate di cui 39 solo nel nuoto.
Attraverso i giochi la disabilità ha gridato al mondo la sua abilità, un messaggio chiaro passato anche attraverso la comprensione che una società inclusiva è una società migliore, così come gli strumenti per poterla sostenere e potenziare.
Lo hanno dimostrato gli atleti impegnati nelle gare, il desiderio di partecipare oltre che vincere; il desiderio di realizzare un sogno, dimostrare che tutto è possibile.
Il messaggio è quello giusto per coinvolgere piccole comunità, come la scuola o la famiglia stessa, a testimoniare quanto la diversità sia la normalità.
Un progetto importante realizzato in Giappone è quello di I’mPossible, nato per coinvolgere i ragazzi disabili delle scuole e diffondere il messaggio di inclusione.
Anche per il Comitato Internazionale Paralimpico è prevista la nomina dei nove nuovi membri. Tra questi, oltre ad una ipovedente accompagnata da un bellissimo cane, anche Martina Caironi, la velocista vincitrice della medaglia d’argento anche nel salto in lungo. Per tutti un messaggio floreale e il pupazzo simbolo di Tokyo 2021
Nel buio, illuminato da mille colori, si alza la musica sempre più festosa. Ruotano figure scintillanti, alcune raffiguranti personaggi in carrozzina. Mille figure colorate che indicano nuove vie da percorrere, guardare oltre per dare un senso vero alla diversità.
Particolare l’esibizione di un complesso guidato da un musicista capace di usare il braccio tecnico come una tromba, la batteria suonata da un ragazzo di 14 anni ipovedente, un chitarrista capace di suonare la chitarra con una sola mano,
Attraverso le varie tecnologie anche persone con disabilità possono quindi cimentarsi nella musica e nell’uso dei vari strumenti.
Incredibile la musica realizzata da una orchestra sotto la direzione della lingua dei segni o la musica provocata dall’appoggio delle mani sulle ruote delle carrozzini di due atlete. E ancora, il ballo coinvolgente di una ballerina con la sindrome di Down.
Non si parla solo di sport, si parla di capacità finalmente espresse senza paura, senza vergognarsi perché ognuno è, in quanto persona.
Paralimpiadi 2021: passaggio di consegne per Parigi 2024
Arriva il momento del passaggio di testimone con la presenza sul palco dell’imperatore Hirohito, del presidente dei giochi paralimpici e la sindaca di Parigi, alla quale viene ceduta la bandiera.
L’inno francese viene cantato nella lingua dei segni, “il canto dei segni”, un nuovo modo di cantare ed indicare nuove modalità di comunicare.
Bellissima la coreografia raffigurante uno stormo di uccelli, rappresentati da ragazzi in carrozzina, tutti in sincronia; gesti eseguiti all’unisono a rappresentare il volo di mille anime.
Da Parigi in diretta, gli appalusi dei francesi intervenuti ad assistere alla manifestazione.
L’attenzione quindi si sposta nella nazione francese che trasmette, nel parco paralimpico di Parigi, le immagini di un ragazzo immobile nel letto bloccato da una grave patologia, ma in grado, con gli occhi, di sintetizzare la musica che colorerà le olimpiadi del 2024.
Sulle note del giovane inquadrato dal video, le acrobazie di un giovane circense e l’immagine della Tour Eiffel con una gamba d’acciaio.
Non potevano mancare gli interventi della presidente della commissione e del presidente del CPI
Cala il sipario sui giochi, vorrei ringraziare tutti e mille grazie agli atleti che hanno partecipato. Sono felice per aver ospitato l’evento, faccio gli auguri. Insieme contro ogni previsione siamo riusciti a fare ciò che volevamo, 12 giorni di fiducia e speranza. Gli atleti hanno cambiato le vite.
Voi avete reso possibile tutto questo. I giochi hanno realizzato i sogni di chi ha partecipato e quelli che ci hanno guardato da casa. Immensa gratitudine per tutti quelli che hanno reso possibile questo evento, è stato un vero e proprio record.
Dietro ai ragazzi abbiamo raccontato le loro storie. Kinsuti è una vecchia filosofia che guarda l’imperfezione come una possibilità. Questa non è una chiusura ma un’apertura. Stiamo cambiando. Dobbiamo andare oltre, guardare all’accessibilità per tutti.
I disabili non devono fare sforzi per vivere come tutti, ma avere gli strumenti per essere tali. Arigato e mucho obligato!
Si chiude il fiore della fiamma olimpica
Si rimandano le immagini del progetto per creare il movimento per l’inclusione, pubblicizzato dai grandi personaggi, tra cui anche il principe Harry d ‘Inghilterra.
Emozionante l’intervento musicale di un cantante giapponese interprete di One a wonderful word, su cui scivolano le immagini degli atleti durante le gare, le emozioni della vittoria, le lacrime per il successo, la felicità per la medaglia conquistata, l’entusiasmo per il sogno realizzato.
Non è stato facile trattenere le emozioni, quando la vera umanità esce in tutta la sua bellezza, colpisce in tutta la sua forza. Cantando tutti indistintamente, perché per tutti questo evento è stato davvero un momento indimenticabile.
Sulle note di un pianista dotato solo di sette dita, si spegne piano il fiore che racchiude il braciere che, lento, segna la chiusura dei giochi paralimpici 2021.
Si chiude così un’edizione di giochi meravigliosa, nata e voluta tra mille avversità create dalla pandemia. Meravigliosa per le emozioni regalate: il modo più significativo per aprirsi ad un mondo migliore capace di accettare le diversità e valorizzarle come meritano.
Ai nostri atleti la mia personale gratitudine per avermi fatto emozionare, per avermi fatto esultare ad ogni loro vittoria e la commozione vissuta dopo avere ascoltato le loro parole.
Pensieri costruiti con il cuore e la forza di chi ha avuto il coraggio di osare! Mi auguro che la loro voce abbia raggiunto non solo me ma tutti gli indifferenti alla loro realtà.
Si spengono le luci su Tokyo! Arigato!