Oggi parliamo del Padel, uno sport indoor, cugino del tennis, che in Italia e in Europa, soprattutto in fase di pandemia, ha subito una popolarità pazzesca. Ecco qui qualche numero a livello nazionale: +1650% di nuovi campi in sei anni (dai 291 del 2016 ai 5094 dal 2022, in quotidiano incremento) e +1900% di praticanti nell’ultimo triennio (da 50mila ad oltre un milione).
Oltre ai numeri basta guardarsi attorno per notare che i campi di Padel in costruzione sono in crescita e che è uno sport amato da tutte le fasce di età: dalle mamme che vogliono tenersi in forma, ai ragazzi che seguono la moda del momento tra qualche scatto selfie, al manager che gioca una partita per concludere un contratto fino ad arrivare al vip che ne fa il suo passatempo preferito.
Ma che cos’è il Padel e come è nato?
Il Padel: uno sport nato per sbaglio
Partiamo dall’etimologia del termine per poi curiosare sulle origini di questo sport particolare. Prima di tutto il Padel è uno sport a coppie, divertente, competitivo e veloce in quanto si gioca in modo molto simile al tennis (palla e racchetta un po’ differenti) ma in un campo più ristretto e chiuso in quattro lati: in questo modo la palla continua a rimbalzare rendendo il gioco più spassoso. Il nome deriva dallo spagnolo pádel, adattamento grafico dell’inglese paddle, che significa pagaia, termine usato in principio per indicare le particolari racchette di legno che in origine venivano utilizzate per giocare.
Il luogo di nascita di questo sport è il Messico, precisamente Acapulco, e un bel giorno nel 1969, il messicano Enrique Corcuera, volendo costruire un campo di tennis in casa sua ed essendoci dei muri proprio a ridosso dello spazio disponibile per giocare, ricreò un campo più piccolo e chiuso, in modo tale che la palla non fuoriuscisse e continuasse a rimbalzare. Corcuera poi regolamentò il nuovo gioco e diede vita al Padel.
Successivamente il Padel si diffuse in Spagna e, durante gli anni ’80, divenne un vero e proprio sport espandendosi anche in altri paesi: Argentina, Francia, USA, Brasile.
Pur avendo origine in Messico, è tuttavia in Spagna che il Padel riuscì a trovare la sua vera risonanza e un’effettiva visibilità. Infatti, in un sofisticato Hotel della località turistica di Marbella, il principe Hohanlohe, affascinato dalla realizzazione del suo amico messicano, fece costruire un campo con le stesse caratteristiche. In Italia il Padel iniziò a prendere piede nel 1991 e solo nel 2008 venne riconosciuto dal Coni. Nel 2019 la nostra nazionale maschile si è aggiudicata i campionati europei di Padel per la prima volta battendo la Francia.
Tutti pazzi per il padel
Perché questo sport piace così tanto? Perché è alla portata di tutti, tasche comprese, non fa distinzioni di sesso ed è dannatamente semplice da giocare: infatti è sufficiente prendere una lezione con un istruttore e si va lisci come l’olio. Inoltre favorisce la socializzazione, perché è uno sport che si gioca a coppie, rendendo il gioco più divertente e competitivo.
Celebrità a colpi di pala
La vera Padel mania è quella che si è diffusa tra i Vip di tutta Italia, soprattutto tra gli ex calciatori: Bobo Vieri ha addirittura creato un torneo che porta il suo nome. Antonio Cassano, ex calciatore di Roma e Real Madrid, è tra i più assidui frequentatori Vip dei campi da padel di tutta Italia. In testa agli ex calciatori che vivono una seconda giovinezza sul campo da padel c’è sicuramente Francesco Totti, che sembra abbia trovato la sua nuova fiamma Noemi Bocchi proprio nei campi da gioco e che sarebbe tra le cause della fine del matrimonio tra il capitano giallorosso e Ilary Blasi.
Oltre ai calciatori ci sono altri personaggi famosi che si sono invaghiti del piccolo tennis: Miriam Leone e Melissa Satta, ma anche la neo sposa di Graziano Pellè, Vicky Varga, e la sig.ra Matri, Federica Nargi. Anche la commentatrice Dazn, Diletta Leotta, è stata avvistata in alcuni tornei benefici. Non mancano all’appello i conduttori italiani più celebri: Paolo Bonolis, Fiorello e Amadeus.
Arriva un libro sul piccolo tennis
Non poteva di certo mancare un libro che parlasse di questo sport così in voga. Ci hanno pensato infatti i giornalisti di Sky Sport Gianluigi Bagnulo e Dario Massara con Padel mania. Storie, personaggi, campi, che attraverso 272 pagine raccontano aneddoti e curiosità sullo sport del futuro che è già qui. Il libro è già disponibile dal 6 settembre in tutte le librerie fisiche e digitali. Bagnulo commenta l’uscita del libro:
Abbiamo voluto scrivere a quattro mani per raccontare uno sport in cui senza una persona al tuo fianco non vai da nessuna parte. L’amicizia ci ha portato a condividere una passione. La passione è entrata in telecronaca. Ora la telecronaca diventa libro. Il primo delle nostre carriere. Un regalo per gli appassionati di padel.
È proprio il caso di dirlo: tutti pazzi per il padel! Facile da imparare, divertente da giocare, esaltante da guardare in tv. Quindi è arrivato il momento di saperne di più… Dove è nato? Come e quando da sport si è trasformato in mania? Quali le tecniche e i suggerimenti per migliorarsi? Quali storie hanno i giocatori più forti d’Italia e del mondo? Chi è il migliore tra gli ex calciatori? Cos’è l’«itagnolo»?
In queste pagine c’è tutto, ma davvero tutto, sullo sport del futuro. L’evoluzione, la crescita, i dubbi di regolamento, i profili tipici di padelista, i consigli tecnici e il glossario linguistico, i campioni più popolari, le speranze italiane, gli aneddoti sulle sfide tra Vip e la mappatura delle strutture per trovare un campo disponibile ovunque vi troviate. Insomma, tutto ciò che ama chi è dentro la PadelMania.