Caro lettore, ieri sera mi è capitata sotto gli occhi l’immagine presente in copertina, così ho pensato: ecco parlerò del platipo, detto comunemente ornitorinco. Questo termine significa muso d’uccello, o secondo un’altra interpretazione, simile a un’anatra. È un mammifero semi-acquatico, appartenente all’ordine dei monotremi, ovvero mammiferi che depongono le uova.
Il suo corpo è perfetto per un ottimo nuotatore: i piedi sono palmati, ovvero tra un dito e l’altro è presente una membrana impermeabile, così da renderli delle vere e proprie pale; il corpo e la coda sono ricoperti di pelliccia, così da isolare la pelle dal freddo; il muso è affusolato, come quello delle anatre; è sprovvisto di denti. Le sue zampe sono poste ai lati del corpo, quindi anche sulla terraferma si muove come un serpente. Nuotando tiene gli occhi chiusi, usa le zampe come pale e la coda come un volante, per cambiare direzione.
Il maschio è velenoso: dietro alle zampe posteriori è presente uno sperone cavo che utilizza per iniettare il veleno nelle sue prede.
La cattura delle prede avviene grazie all’elettrolocazione, ovvero la localizzazione è possibile con il rilevamento dell’elettricità emessa dal corpo. Le cellule elettrosensoriali sono nella pelle del becco. Sul corpo, invece, sono presenti le cellule meccanocettrici, organi del tatto, usate per orientarsi senza usare la vista e l’olfatto. Tale sistema è molto utile in acqua, quando tiene gli occhi chiusi.
La sua alimentazione è composta da anellidi, piccoli crostacei, larve di insetti e lombrichi.
Le femmine raggiungono la maturità sessuale a un anno. Depongono una volta all’anno da uno a tre uova, di 10-11 millimetri di diametro. Le uova restano 28 giorni nell’utero della madre, poi sono covate per circa 2 settimane, fino alla nascita dei cuccioli. Sull’addome delle femmine sono presenti delle ghiandole mammarie, in corrispondenza ci sono dei solchi dove si accumula il latte prodotto e l’allattamento avviene attraverso i pori della pelle. La fase di allattamento dura circa 3 mesi.
Il suo habitat è in Australia, in Oceania e sull’isola di Tasmania.
Consigli letterari sull’ornitorinco
Libri per bambini
Il primo libro di oggi è una dolcissima storia illustrata: Un pò come me di Monica Pierazzi Mitri.
Nel libro Orni l’ornitorinco di Danilo Gallo e Chiara Buccheri potrai leggere la storia di Orni, che vuole scoprire il mondo.
Rico l’ornitorinco di Elisabetta Rossini e Elena Urso è una favola dove è affrontato il tema dell’autostima.
L’incredibile viaggio di Albert l’ornitorinco che voleva conoscere il mondo di Howard L. Anderson è un bellissimo viaggio alla scoperta degli animali australiani: canguri, diavoli della Tasmania, vombati e molti altri.
Libri classici
Kant e l’ornitorinco di Umberto Eco, dove lo scrittore affronta un dibattito filosofico, confrontandosi con ontologia e scienze cognitive.
Libri per adulti
In Inghilterra, nel 1799, arrivò il primo esemplare di ornitorinco dalla colonia australiana. A lungo gli scienziati hanno discusso sulla classificazione da attribuire a questo animale. Se ti appassiona questo misto di storia e scienza, il libro giusto per te è Il paradosso dell’ornitorinco. Vita e segreti di un animale sorprendente di Ann Moyal.
Ti piacciono i libri di filosofia, oggi te ne posso consigliare tre: Intorno agli unicorni. Supercazzole, ornitorinchi e ircocervi, dove Maurizio Ferraris affronta la filosofia in modo divertente, partendo da Zarathustra, fino ad arrivare ad “Amici miei” di Tognazzi; Ornitorinco e libertà. Il pensiero occidentale sa di essere infondato, dove Massimo Pistone partendo da Aristotele, spiega la filosofia occidentale; e L’ornitorinco. Umberto Eco, Peirce e la conoscenza congetturale di Roberto Rampi, dove l’autore tenta di spiegare il pensiero di Umberto Eco, partendo dal filosofo americano Charles Sanders Peirce.
Leggete… con la lettura volerete! Buona lettura!