Oggi in offerta un libro particolare, che parla della nostra società e, nello specifico, di chi a volte non si sente a proprio agio nella parte più caotica e rumorosa di essa. Ecco il saggio di Susan Cain, pubblicato da Bompiani: Quiet: Il potere degli introversi in un mondo che non sa smettere di parlare.
È un volume che mette il focus sul silenzio, su vite che tentato di essere meno frenetiche, o più ritirate, in un mondo in cui sembra essere necessario dimostrare in ogni singolo istante la propria preseza e la propria attività. Tuttavia, non per questo si tratta di persone “meno interessanti”. Insomma, credo che questo saggio possa proprio essere un buono spunto di riflessione.
Ecco qui la trama del saggio di Susan Cain
Il mondo è pieno di introversi: li vediamo, anche se non li sentiamo. A volte ci disturbano, con la loro reticenza. Altre volte ci affaticano, perché cedono sempre il passo a noi. Altre volte ancora li apprezziamo, perché sembrano innocui.
Sono almeno un terzo delle persone che conosciamo: sono quelli che preferiscono ascoltare, invece che parlare; che preferiscono leggere invece che fare vita sociale; quelli che creano e inventano, ma che non ostentano la loro opinione.
A molti di loro dobbiamo alcuni dei più grandi progressi dell’umanità: dalla teoria della gravità, all’invenzione del computer, da Harry Potter a Google. Ma come trovano spazio gli introversi in una società che sembra premiare solo le personalità estroverse, competitive ed egocentriche?
Raccontando anni di esperienza come consulente e il suo passaggio da una timidezza riluttante a una timidezza orgogliosa, Susan Cain accende un riflettore sugli introversi che sono fra di noi, spiegandone la forza e il ruolo nella nostra società.