In uscita in tutte le librerie, edito da Rizzoli, il romanzo d’esordio di Simona Nuvolari intitolato Una lotta impari: la storia di una donna che lotta e deve convivere con l’ossessione dell’igiene e della pulizia, fobica della sporcizia.
Questo romanzo d’ispirazione autobiografica è una sorta di metafora della vita e della società in cui stiamo vivendo post pandemica.
Vediamo insieme la trama e il commento dell’autrice!
La trama de Una lotta impari di Simona Nuvolari
L’autrice Simona Nuvolari esordisce nella narrativa e spiega quanto l’evento Covid non poteva non lasciare un segno nel suo romanzo:
Da qui è nato l’epilogo del romanzo, appunto la cronaca dei primi mesi di Covid, come li vive Marta che da anni sopportava in solitudine l’ansia di pulire e disinfettare il suo spazietto vitale, e che quindi ha passato tutta la vita, in un certo senso ad allenarsi per un caso del genere, senza mai crederci veramente.
L’arrivo del Covid cambia tutto. Nell’epilogo lei racconta i suoi stati d’animo nel vedere che improvvisamente tutti condividono i suoi scrupoli igienici.
Non voglio anticipare questi stati d’animo, dico solo che per lei la sorpresa è grande, mai avrebbe pensato di trovarsi in un caso del genere, perché chi ha la compulsione di pulire, anche se non riesce a farne a meno, pensa che in realtà non sarebbe necessario e che hanno piuttosto ragione gli altri.Ora però si trova in una situazione in cui il pericolo è reale, e disinfettare è necessario, non è un comportamento nevrotico.
Insomma quest’esperienza costituisce una svolta inattesa e apre addirittura a Marta una possibile via d’uscita – che però resta aperta, non sappiamo come andrà a finire – la possibilità per lei di riagganciarsi al comportamento comune e di uscire dalla sua “follìa” individuale insieme agli altri, quando ne usciranno tutti.
Ecco la trama del romanzo:
Marta è una donna intelligente, socievole, piena di interessi. Ha una vita in apparenza senza problemi: lavoro d’ufficio, due figli adolescenti, un marito che è una presenza solida e costante. Però Marta ha una mania: un’ansia di igiene anomala. Indifferente al caos e alla polvere di casa sua, si allarma per uno sporco invisibile agli altri.
Non posa i sacchetti del supermercato sul marciapiede quando scarica la spesa. Non sfiora le maniglie delle porte, i pulsanti dell’ascensore, il corrimano sulle scale.
La sua vita è una continua acrobazia, una lotta impari per ridurre al minimo contaminazioni immaginarie. Ma contro chi, contro cosa sta davvero lottando? Messa alle strette dai conflitti in famiglia, Marta inizia a scavare dentro di sé e nel suo passato, ma finisce per allargare lo sguardo verso ciò che la circonda, verso il modo normale di trattare lo sporco nel nostro mondo privilegiato.
Con una scrittura acuminata e precisa, l’autrice esamina l’anima di Marta al microscopio.
La sua fobia genera episodi a volte tragicomici, stimola in lei un’irresistibile autoironia, e può trasformare il quotidiano in epica fatica di Sisifo. Ma è anche una leva che spinge Marta a guardare fuori dal proprio ambiente, alle discariche a cielo aperto e ai veleni ceduti a Paesi poveri e lontani.
Una lotta impari è il romanzo, attualissimo, di un malessere che va oltre i confini del privato; la storia di una donna dominata da una compulsione eppure molto lucida. Alla fine della lettura, ci sembrerà di conoscere Marta da sempre. E sentiremo che forse la sua lotta non è lontana dalle lotte segrete di ciascuno di noi.