Caro iCrewer, l’estate è arrivata con il suo caldo torrido, con queste temperature non so tu ma a me piacerebbe tantissimo mettermi sulla mia amaca in giardino, all’ombra dei ciliegi, con una bibita fresca e un bel libro da leggere.
Ho alcune novità Mondadori per te, disponibili dal 29 giugno
Se sei un appassionato di storia, soprattutto della seconda guerra mondiale, non puoi perdere la nuova opera di Tim Bouverie, giornalista politico per alcune delle più grandi testate giornalistiche come The Time, The Wall Street Journal, The Spectator, The Telegraph e The Observer. si è laureato in Storia a Oxford e vive a Londra.
L’accordo
Il 30 settembre 1938, il primo ministro inglese Neville Chamberlain, con una frase che l’avrebbe tormentato per il resto della vita, assicurò alla folla radunata davanti al 10 di Downing Street «la pace per il nostro tempo». Meno di un anno dopo, l’invasione tedesca della Polonia segnò l’inizio della seconda guerra mondiale, sancendo il clamoroso fallimento della strategia franco-inglese nota come appeasement, pacificazione.
Dall’avvento del Führer alla Cancelleria nel 1933, ai primi giorni del Terzo Reich, fino alla battaglia di Dunkerque, Tim Bouverie ripercorre gli anni cruciali in cui tutta l’Europa dovette fare i conti con la folle smania di potere della Germania, esaminando con particolare attenzione la politica adottata dalla Gran Bretagna e – sulla sua scia – dalla Francia. Anni disastrosi di indecisione, fallimenti diplomatici, accesi confronti nelle stanze segrete del Parlamento inglese, e di scelte ispirate talvolta dal bene della popolazione e più spesso dal desiderio di affermazione personale.
Attraverso approfondite ricerche d’archivio e fonti inedite, Bouverie crea un ritratto indimenticabile, appassionato e intimo, di ministri, aristocratici e diplomatici dilettanti che, attraverso le loro azioni e non azioni, hanno plasmato la politica del proprio paese e determinato il destino dell’Europa.
Figure del calibro di Neville Chamberlain, del suo ministro degli Esteri Lord Halifax, del suo più stretto consigliere Horace Wilson, dell’ambasciatore in Germania Nevile Henderson – tra i più fervidi sostenitori della necessità di blandire Hitler attraverso concessioni territoriali -, ma anche dei loro oppositori, primo fra tutti l’inascoltato Winston Churchill, vengono presentate in una realistica contrapposizione di luci e ombre, sullo sfondo di una sbiadita Gran Bretagna imperiale dove il Führer godeva di un inatteso sostegno persino tra alcuni membri della famiglia reale.
Oltre a costituire una preziosa ricostruzione di un momento storico delicato e di grande importanza, L’accordo racconta una lezione senza tempo sulle difficoltà di resistere all’aggressività e all’autoritarismo, e le calamità che derivano dal non farlo.
Se ami le storie appassionanti, un’altra novità Mondadori per te, è il romanzo d’esordio di Jodie Chapman fotografa di 35 anni che vive nel Kent con il marito e i tre figli.
Esercizi di ricostruzione
Qualche settimana dopo che se ne fu andata, proposi a Sal di giocare a nascondino. Ormai ero troppo grande per un gioco del genere, ma le giornate avevano cominciato a durare all’infinito e dovevamo trovare qualcosa per passare il tempo. Io contai e salii le scale, ma quando aprii la porta Sal era in piedi davanti all’armadio, impietrito. Andai da lui e guardai all’interno. La cascata di seta e poliestere era stata sostituita da uno spazio vuoto e buio. Fu allora che mi accorsi che non c’era più niente. I flaconi, i libri, il cucito. Tutto sparito. Ci infilammo nell’armadio e chiudemmo la porta dietro di noi.
Tu come preferisci leggere nei tuoi momenti di relax?
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