È uscito Lucio Dalla, il nuovo libro di Ernesto Assante e Gino Castaldo edito da Mondadori.
Ieri pomeriggio, carissimo iCrewer, mi sono regalato un breve giro in libreria. Ero in un centro commerciale per delle commissioni e, prima di tornare al parcheggio, ho deciso di perdermi tra le copertine colorate e il profumo dei volumi per rigenerarmi. Immagino sia una pratica che ci accomuna, se siamo qui a leggere e scrivere di libri, quindi sono sicurissimo che capisci bene la sensazione.
Sapevo fin dal principio che non avrei comprato nessun titolo, ma non ho voluto rinunciare a un piccolo giro nel luogo che io definisco la spa per l’anima. In queste occasioni, quelle in cui parto con la ferrea decisione di imboccare l’uscita senza acquisti, ne approfitto per cercare quei testi che ho in lettura in formato digitale. Mi piace prenderli in mano, toccarli, sfogliarli e dargli comunque un senso fisico che ritroverò nella mente quando poi, sul divano o nel letto, mi accompagnerò soltanto del supporto digitale.
Lucio Dalla: il nuovo libro di Ernesto Assante e Gino Castaldo
Per non tirarla troppo lunga e per venire al motivo dell’articolo dedicato alla segnalazione del nuovo libro Lucio Dalla, passando per la sezione “nuove uscite”, il mio sguardo è rimasto colpito e folgorato dalla copertina di questo testo uscito proprio pochi giorni fa per Mondadori.
Trovo che la foto che ritrae il cantante bolognese sia meravigliosa. Ho così preso in mano il libro, l’ho sfogliato velocemente, mi sono lasciato catturare da qualche frase letta qua e la e poi, tenendo fede al mio proposito iniziale l’ho riposto sullo scaffale. Ma non sono uscito a mani vuote dalla libreria, nelle mie tasche infatti, avevo la voglia di tornare a casa e scrivere questa segnalazione. Giusto per condividere l’entusiasmo dato da questa nuova uscita insieme a chi, come me, ama in modo smisurato i libri e la sensazione che da la scoperta di nuovi titoli sullo scaffale.
Lucio Dalla, titolo semplice e lineare, come già detto in apertura è scritto da due mostri sacri del giornalismo e della critica musicale: Ernesto Assante, che avevamo già incontrato qui nelle pagine del nostro sito, e Gino Castaldo.
Il libro, che si presenta come una grande biografia dedicata a uno dei più grandi cantautori italiani, esce quasi a celebrare il cinquantesimo anniversario della canzone 4 marzo 1943, che ricorre proprio oggi, in quanto presentata per la prima volta il 26 febbraio del 1971 al Festival di Sanremo.
La musica di Lucio Dalla è davvero trasversale. Ci sono canzoni che hanno accarezzato ogni genere musicale e soprattutto che ci appartengono. Brani che sono entrati nel nostro background culturale e che a ogni ascolto riescono a toccare i sentimenti e perché no, i ricordi.
Diciamoci la verità, fedele lettore, abbiamo ancori i brividi per l’esibizione di Marco Mengoni di qualche giorno fa, nella piazza di Bergamo, dove con la canzone L’anno che verrà, di Lucio, ha voluto mettere il segno sull’anniversario dell’arrivo del Covid in Italia.
Emozioni rese possibili dalla grandezza di chi quella canzone l’ha scritta. Un pezzo che regala brividi fin dall’attacco delle prime note con il pianoforte. E questo pensiero si può estendere a tutte, o per lo meno gran parte, delle canzoni del cantautore bolognese.
Ora grazie a Lucio Dalla, il libro da poco sugli scaffali delle librerie, è possibile conoscere meglio l’uomo e l’artista che abbiamo davvero tanto amato grazie alla sua musica.
Aveva dita troppo corte per suonare il piano, non conosceva abbastanza la musica per comporre, aveva un fisico lontano da ogni canone, aveva collezionato insuccessi discografici, non aveva una cultura da intellettuale. Eppure è diventato uno dei più grandi cantautori della storia della musica italiana.
Ernesto Assante e Gino Castaldo, due autorità del giornalismo musicale, hanno recuperato tutte le tracce e le note di Lucio Dalla per ricostruire il ritratto che non c’era, e che decisamente mancava, dell’artista nato il 4 marzo del 1943.
Una biografia umana piena di musica, e una biografia musicale piena di vita. Popolarissimo eppure mai conforme, sempre in mostra eppure indecifrabile, amatissimo eppure senza amore, Lucio Dalla si muove in queste pagine con tutto il suo fascino e la sua imprevedibilità. Passando dalla canzone dei “parolieri” ai “poeti”, dal jazz alla “canzonetta”, dal pop di consumo al cantautorato, fino a una sorta di teatro musicale di profonda coscienza civile e politica, attraversa col suo modo buffo e beffardo la storia della musica italiana, con quell’aria da giullare stralunato con cui si permetteva di fare quel che gli pareva.
E proprio la storia della musica italiana emerge in queste pagine, raccontata con ricchezza di aneddoti e intelligenza critica. Ma emerge soprattutto la figura di un artista unico e imparagonabile, un numero primo irriverente e libero, capace di andare contro tutto e tutti grazie al suo genio e alla sua caparbietà.