In libreria, a partire dal 7 aprile, il volume intitolato Oggetti Buoni di Steven Umbrello, edito da Fandango libri: un volume che esplora come le tecnologie incarnano i valori dei loro creatori e racconta come esse siano sensibili al valore, dimostrando come possiamo orientare il nostro futuro attraverso un design intelligente ed etico.
Vediamo insieme la sinossi del libro!
La sinossi di Oggetti buoni di Steven Umbrello
Dai disastri di Three Mile Island, Chernobyl e Fukushima abbiamo fatto sicuramente molta strada, ma che cosa facciamo con i rifiuti e le scorie che le tecnologie nucleari producono?
Possiamo dire “lo scopriremo più tardi” e che alla fine una soluzione emergerà, ma non sarebbe giusto condannare le generazioni future a farsi carico delle conseguenze delle nostre scelte. Per questa ragione gli oggetti e le tecnologie che costruiamo dovrebbero essere veramente buoni.
Negli ultimi anni sono stati proposti diversi modelli di progettazione responsabile: per esempio, il design per tutti, il design partecipativo e il design inclusivo. Tra i metodi progettuali esistenti, c’è un approccio che nel corso dei suoi vent’anni di storia si è imposto all’attenzione a livello internazionale.
Questo è il Value Sensitive Design ovverosia un design o progettazione sensibile ai valori. Steven Umbrello descrive i principi teorici del Value Sensitive Design e ci mostra per quale ragione questo modello di progettazione è quello più promettente per chi è impegnato nella costruzione del nostro futuro secondo un’innovazione responsabile e intelligente.
L’autore Steven Umbrello
Steven Umbrello è direttore dell’Institute for Ethics and Emerging Technologies, assegnista di ricerca presso la Delft University of Technology e borsista presso il Collège des Bernardins.
Ha studiato Filosofia della scienza e della tecnologia all’Università di Toronto (HBA), Epistemologia, etica e mente all’Università di Edimburgo (MSc), Scienza e tecnologia alla York University (MA) ed Etica della progettazione dell’AI all’Università di Torino (PhD).
La sua ricerca verte sul design sensibile ai valori, sui suoi fondamenti filosofici e sulla sua applicazione a nuove tecnologie come l’AI, la nanotecnologia e l’Industria 4.0.