Bentornato amico iCrewer. Allora, come procede questo inizio 2022? Sei soddisfatto delle letture che hai fatto fin qui? Oggi ti segnalo alcuni titoli da annoverare tra le nuove uscite Mondadori di gennaio. Titoli che si trovano in libreria dalla settimana scorsa e che, di certo, andranno ad arricchire le librerie personali di qualcuno di noi.
Del resto cosa c’è di più bello che conoscere nuovi titoli e lasciarsi catturare da nuove copertine e nuove sinossi? Per noi lettori tutto questo è come un canto delle sirene: ammaliante!
Ecco dunque la segnalazione di tre nuove uscite Mondadori di gennaio.
Nuove uscite Mondadori di gennaio: 3 titoli in libreria
Il primo titolo che ti suggerisco è Come foglie al vento di Riccardo Calimani. Autore classe 1946, specializzato nella storia degli ebrei e di Venezia. Nel 1986 ha ricevuto il Premio cultura della Presidenza del Consiglio dei ministri, mentre nel 1997 il Premio europeo per la cultura. Per nove anni è stato presidente del Meis, Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrrara.
Lo struggente racconto di un nonno ai nipotini è l’occasione per ripercorrere i giorni drammatici delle persecuzioni contro gli ebrei veneziani, in una testimonianza in cui il ricordo personale si alterna ai documenti e agli avvenimenti pubblici dell’epoca, e che restituisce non solo la storia di quegli anni, ma anche il senso di straniamento e incredulità delle vittime della Shoah.
Proprio come le foglie al vento, anche le donne e gli uomini evocati nel racconto sono travolti da una forza superiore, violenta, incomprensibile, e da un orrore inimmaginabile. Molte cose, infatti, fino alla fine della Seconda guerra mondiale, non si sono sapute, e anche quello che si sapeva era troppo terribile per essere creduto, e chi ha vissuto in quegli anni ha preso coscienza di quella tragica realtà a poco a poco, tra incertezze e contraddizioni.
Riccardo Calimani, uno dei massimi studiosi ed esperti di Venezia e della storia degli ebrei italiani, fonde in questo libro la dimensione privata con quella storica, e dà vita così a una memoria famigliare e nello stesso tempo a una ricostruzione rigorosa e densa degli anni più terribili del Ventesimo secolo.
Proseguiamo questo percorso tra le uscite Mondadori di gennaio scoprendo il nuovo libro di Fredrik Backman, intitolato Gli ansiosi e tradotto in italiano da Andrea Stringhetti. Backman è un giornalista e blogger svedese molto seguito in tutto il mondo. Molti dei suoi libri sono diventati un successo mondiale e sono stati tradotti in più di quaranta lingue. In Italia sono tutti editi da Mondadori.
Di solito andare in cerca di una casa da comprare non è una questione di vita o di morte, ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta. E può anche succedere che una rapina in una banca non vada a buon fine e che il rapinatore in fuga irrompa nel primo appartamento che trova.
E se proprio in quel momento in quell’appartamento ci sono un sacco di potenziali acquirenti dell’appartamento stesso, la cosa – come potete immaginare – si complica, e non poco. In un attimo essi diventeranno ostaggi e – benché totalmente estranei tra loro – si troveranno a dover condividere un’esperienza potenzialmente terribile.
Tra di essi c’è una coppia di pensionati, un ricco direttore di banca, una giovane coppia di donne che sta per avere il primo figlio ma sembra non essere d’accordo su nulla. Se aggiungiamo al mix una ottantasettenne che ha vissuto abbastanza a lungo da non aver paura che qualcuno le sventoli una pistola in faccia, un’agente immobiliare agitata ma sempre pronta a fare un affare, e un uomo misterioso che si è chiuso nell’unico bagno dell’appartamento, be’ questo vuol dire che abbiamo a che fare con il peggior gruppo di ostaggi del mondo.
Ognuno di loro ha alle spalle una vita di torti subiti, ferite, segreti e passioni pronti a esplodere. E per giunta nessuno di loro è esattamente ciò che sembra essere. E ciascuno di loro, rapinatore incluso, desidera disperatamente essere in qualche modo tratto in salvo.
Mentre le autorità e i media circondano i locali, questi coinquilini forzati finiranno per scoprire verità sorprendenti su se stessi e daranno vita a una giornata piena di folli colpi di scena e di eventi inaspettati, che capovolgerà i piani di tutti e mostrerà loro ciò che è veramente importante nella vita.
Ricco di “dialoghi perfetti e di una comprensione impareggiabile della natura umana”, questo romanzo di Fredrik Backman è una storia ingegnosamente costruita sul potere duraturo dell’amicizia, del perdono e della speranza, le cose che ci salvano, anche nei tempi più ansiosi e ansiogeni (proprio come i nostri).
In ultimo, tra le uscite Mondadori di gennaio, ti segnalo il nuovo libro di Pierre Lemaitre dal titolo Il serpente maiuscolo, arrivato nelle librerie italiane con la traduzione di Elena Cappellini. Nato a Parigi, Lemaitre è considerato uno dei più grandi autori della scena francese contemporanea. I suoi romanzi sono stati tradotti in venti lingue.
Mathilde Perrin ha sessantatré anni, è vedova e abita con il suo dalmata in una villetta a Melun, non lontano da Parigi. Nessuno mai sospetterebbe che dietro quella donna elegante, curata e un po’ sovrappeso si nasconda un sicario.
Implacabile, precisa, addestrata fin dalla prima giovinezza, Mathilde non sbaglia un colpo e porta a termine a sangue freddo tutti i compiti che il comandante – suo superiore ai tempi della Resistenza – le affida. “Mathilde non ha mai sprecato una pallottola, solo lavori puliti e senza sbavature.
Stasera è stata un’eccezione. Un capriccio. Avrebbe potuto colpire da più lontano, fare meno danni e sparare un proiettile solo, certo. Sì, perché in effetti da qualche tempo qualcosa non va. Mathilde si lascia un po’ andare a certe crudeltà gratuite per “abbellire” le sue missioni. E inizia davvero a perdere la testa: dimentica di disfarsi dell’arma, sbaglia bersaglio, è convinta che il suo vicino di casa abbia decapitato il suo cane…
L’ispettore Vassiliev intanto sta indagando sui suoi omicidi, ha “la testa piena di serpenti” e deve individuare al più presto il serpente maiuscolo, il misterioso assassino che colpisce con ferocia e senza una logica apparente. In questo gustoso e cattivissimo gioco al massacro in puro stile Tarantino, Pierre Lemaitre dà il meglio di sé con il suo spirito caustico, brillante e impietoso.
Scritto nel 1985 e inedito, “Il serpente maiuscolo” è il suo primo noir e, nelle sue intenzioni, l’ultimo che pubblicherà e con il quale desidera dare l’addio al genere.
Con questo titolo concludo i suggerimenti di lettura scelti tra le uscite Mondadori di gennaio e come sempre ti auguro… buone letture!