La purità del cuore e altri scritti di Camilla Battista da Varano è un’opera curata meticolosamente da Silvia Serventi, e che coincide con un’ampia raccolta delle parole che scrisse Santa Camilla. Questi scritti rappresentano un percorso non solo religioso, ma anche di crescita e riflessione personale.
La purità del cuore e altri scritti di Camilla Battista da Varano, a cura di Silvia Serventi, edito Mondadori
Camilla Battista da Varano, beata dal 1843 e santa dal 2010, è stata un personaggio unico nel panorama italiano della seconda metà del Quattrocento: figlia di aristocratici, educata agli studi umanistici, diviene poi clarissa e mistica. E altrettanto unica è l’unione di umanesimo e misticismo. Leggere il De puritate cordis in un latino che potrebbe essere quello di Marsilio Ficino è già un’esperienza del tutto fuori del comune. Quando poi si trovano in esso due Prologhi diversi – il primo tutto improntato alla Scrittura sin dalla citazione iniziale di Matteo, Chiedete e vi sarà dato; il secondo invece concentrato sulla descrizione in breve delle «tre cose che [le] sembrano utilissime e opportune all’anima che desidera arrivare ai santi baci del suo serenissimo celeste sposo. La prima è la purità di mente, la seconda è senza dubbio l’amorosa crocifissione, la terza e ultima è la volontaria offerta di noi stessi» – il lettore si lascia decisamente prendere dal dolce stile dell’autrice. Nessuna anima vivente, Battista aggiunge, potrà mai vedere il Signore senza prima avere acquisito purità di mente – una triplice purità, verso Dio, verso il prossimo, verso sé stessi. Nel solco tracciato da Bonaventura di Bagnoregio e Tommaso d’Aquino Battista inserisce l’eredità diretta di Francesco e Chiara d’Assisi. La sua voce si leva alta, semplice e fresca come se non uscisse da una mente piena di cultura. Frasi e immagini commoventi e memorabili la pervadono, come quando parla della crocifissione con l’alito del Cantico dei Cantici: «”Questo dolore è insopportabile, questa pena è inesprimibile. O crocifissione dolorosa, chi vorrebbe spiegare il tuo tormento? Perciò vi scongiuro, amanti di Dio, ditegli che languisco d’amore e che sto male.” E questi le rispondono: “Che ha il tuo diletto di diverso da un altro, o tu, la più bella fra le donne? O bellissima e ornata, o soavissima e splendida, non solo tra le donne e le anime devote, ma bellissima siedi tra i santi e tra i cori degli angeli”». Al De puritate questo volume aggiunge non solo la Lettera a Giovanni da Fano, ma anche gli scritti in volgare di Battista, fra cui l’importantissima Vita spirituale, le Istruzioni al discepolo, i bellissimi Ricordi di Gesù. È in conclusione l’opera omnia di Camilla Battista da Varano.
Chi era Camilla Battista da Varano?
Camilla Battista da Varano (1458-1524) fu una monaca clarissa e mistica italiana, canonizzata nel 2010 da Papa Benedetto XVI. Nata a Camerino, figlia del duca Giulio Cesare da Varano, visse in una corte rinascimentale, circondata da privilegi. A 23 anni, abbracciò la vita religiosa, entrando nel monastero delle Clarisse a Urbino nel 1481. Qui si distinse per la sua profonda spiritualità e vita ascetica. Nel 1483 fondò il monastero di Santa Maria Nuova a Camerino. Camilla è nota per i suoi scritti mistici, come I dolori mentali di Gesù nella sua Passione, nei quali esplora il dolore spirituale e la contemplazione della Passione di Cristo. Durante le guerre tra le signorie italiane, il monastero fu saccheggiato, ma Camilla mantenne la sua fede. Morì il 31 maggio 1524 a Camerino. Il suo cammino spirituale e la sua mistica influenza ispirarono numerosi devoti e studiosi.
Chi è Silvia Serventi?
Silvia Serventi (1975) è dottoressa di ricerca in Italianistica e si occupa di letteratura italiana religiosa del tardo Medioevo e della prima età moderna. Ha curato l’edizione di alcune opere del 14° e 15° secolo: le Laudi, trattati e lettere della clarissa Caterina Vigri (2000); le lettere di direzione spirituale dell’agostiniano Girolamo da Siena (2004); l’Avventuale fiorentino di Giordano da Pisa (2006); il laudario del gesuato Bianco da Siena (2013); la versione latina e volgare del Trattato della purità del cuore di Battista da Varano (2019). Collabora con l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo al progetto di edizione delle lettere di Caterina da Siena.