La casa editrice Mondadori ha di recente pubblicato due nuovi titoli che di certo non posso sfuggire agli amanti della narrativa contemporanea! Mentre Il ministero del tempo di Kaliane Bradley è un viaggio tra epoche ed emozioni diverse ambientato in un futuro prossimo, Stammi bene, Lars di Nele Pollatschek verte sulla storia di un eterno procrastinatore che tra ironia e durezza accompagna il lettore in una riflessione profonda.
Il ministero del tempo di Kaliane Bradley, edito Mondadori
Nella Londra di un futuro prossimo, un’impiegata pubblica viene coinvolta in un misterioso progetto governativo che raccoglie “espatriati” da epoche diverse con il fine di testare i limiti del viaggio nel tempo sugli esseri umani. Il suo compito è quello di fare da “ponte”, ovvero agevolare l’adattamento del soggetto che le viene affidato. Il suo espatriato è noto come “1847”: si tratta di Graham Gore, un ufficiale di Marina che nel 1847 partecipò alla famosa – e sfortunata – spedizione artica guidata da sir John Franklin.
I “ponti” sono istruiti a non sovraccaricare gli espatriati di troppe informazioni perché l’obiettivo principale dell’esperimento è vedere se siano in grado di adattarsi con successo a un’epoca storica diversa, e se la transizione provochi in loro un cambiamento significativo. Inizialmente disorientato, Graham Gore si trova a vivere con il suo “ponte” – una donna single abituata a cavarsela da sola -, e a confrontarsi con oggetti e concetti misteriosi quali “lavatrice”, “Spotify” e il “crollo dell’Impero Britannico”. Tuttavia, Gore è ricettivo e si adatta rapidamente, e, nel corso di una lunga e afosa estate, lui e la donna passano dall’imbarazzo all’amicizia a un’appassionata relazione sentimentale. Ma quando emergono le vere intenzioni del progetto che li ha uniti, i due protagonisti devono fare i conti con le loro scelte e il loro futuro. Accolto all’uscita con enorme entusiasmo da critica e pubblico, Il ministero del tempo è un romanzo unico e originale, dove i generi letterari si mescolano giocosamente dando origine a un’avventura ironica, avvincente, a tratti spaventosa, e a quella che è stata definita all’unanimità “la più bella storia d’amore dell’anno”.
Chi è Kaliane Bradley?
Kaliane Bradley è un’autrice e traduttrice anglo-cambogiana, nota per il suo approccio innovativo alla narrativa contemporanea. Cresciuta tra culture diverse, Bradley esplora temi come l’identità, il trauma e il rapporto tra corpo e mente nelle sue opere, influenzata anche dalla sua formazione in psicologia. I suoi racconti sono apparsi in prestigiose pubblicazioni come Granta e The White Review, dove si distingue per la sua prosa ricca e sperimentale.
Bradley è anche un’appassionata traduttrice e ha lavorato per rendere accessibili testi letterari da diverse lingue, in particolare dal francese all’inglese. Nel 2021 è stata inclusa nella lista degli autori emergenti da tenere d’occhio. Il suo stile evocativo e la capacità di trattare temi complessi con sensibilità e profondità le hanno permesso di guadagnarsi un posto di rilievo nella letteratura contemporanea. Attualmente vive e lavora a Londra.
Stammi bene, Lars di Nele Pollatschek, edito Mondadori
Nel corso dei suoi quarantanove anni di vita, Lars Cornelius Messerschmitt è riuscito a realizzare ben poco. Lars non ha niente che non va – almeno così gli dicono i suoi figli -, ma è un procrastinatore cronico. È il 31 dicembre e Johanna, la sua compagna, sta per tornare da un periodo sabbatico in Portogallo. Nonostante ami Lars, Johanna non riesce più a sopportare la sua incapacità di portare a termine anche i compiti più banali.
Lars sa che questa è l’ultima occasione per cambiare e riconquistare Johanna, e si impone quindi di completare entro la fine dell’anno tutte le cose che ha lasciato in sospeso. In situazioni disperate come questa, è essenziale ricorrere allo strumento più potente di cui l’umanità dispone: stilare una lista. Gli obiettivi che si è prefissato sembrano semplici: riordinare la casa, impacchettare i regali, inviare la dichiarazione dei redditi, telefonare a suo padre con cui non parla mai per più di trenta secondi, smettere di fumare, finire di scrivere il libro che ha da anni in cantiere, “fare le cose per bene”. Ma, senza che Lars se ne sia accorto, la settimana è già finita. La casa è un disastro – un cimitero di posacenere traboccanti, vestiti e piatti da lavare – e lui non ha spuntato nemmeno la prima voce della lista.
Ormai gli restano meno di dieci ore per fare tutto. Così seguiamo Lars mentre si affanna e si perde continuamente in assurdi voli pindarici durante questa uggiosa giornata di un tipico dicembre tedesco, una di quelle in cui piove e non piove, perfetta metafora della sua esistenza, sospesa in un limbo, a metà tra l’ottimismo e la disperazione, tra l’autocommiserazione e l’autoconsolazione. Stammi bene, Lars è un romanzo che sa essere allo stesso tempo divertente, filosofico e toccante. Bilanciando sapientemente ironia e serietà, Nele Pollatschek riesce a catturare con grande empatia la vita interiore di un personaggio in cui lettori di ogni genere ed età possono facilmente immedesimarsi. Perché, per quanto esagerati e inverosimili alcuni dei pensieri e dei comportamenti di Lars possano sembrare, a chiunque sarà venuta voglia, ogni tanto, di nascondersi sotto una coperta e scorrere su e giù sul telefono fino all’arrivo dell’apocalisse.
Chi è Nele Pollatschek?
Nele Pollatschek è una scrittrice e saggista tedesca, nota per la sua narrativa intellettuale e ironica. Nata a Berlino nel 1988, ha studiato letteratura inglese e filosofia a Heidelberg, Cambridge e Oxford, dove ha completato un dottorato. Il suo debutto letterario, Das Unglück anderer Leute (2016), è stato accolto con entusiasmo dalla critica per il suo stile pungente e la sua riflessione sulla complessità dei rapporti familiari.
Oltre alla narrativa, Pollatschek è una saggista prolifica e commentatrice culturale. Scrive per diverse testate giornalistiche, tra cui Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung, esplorando temi che spaziano dalla politica alla filosofia, sempre con un tocco di umorismo e una prospettiva critica. La sua capacità di fondere riflessione filosofica e narrazione vivace le ha garantito un posto di rilievo tra le voci emergenti della letteratura tedesca contemporanea.