Esce il 4 febbraio, in tutte le librerie, La donna che ingannò il mondo di Nick Toscano e Beau Donelly pubblicato da Newton Compton Editori. Il libro scritto da due giornalisti australiani ha ispirato la serie evento di Netflix Apple Cider Vinegar in uscita il prossimo 6 febbraio. Una storia sconvolgente che porta alla riflessione sul ruolo dei social media nella nostra società come spiegano su Publishers Weekly: «Una storia inquietante che aiuterà i lettori a guardare con occhio critico l’industria del benessere e i social media.»
La donna che ingannò il mondo di Nick Toscano e Beau Donelly: la trama
Belle Gibson ha convinto il mondo di essere guarita da un cancro terminale al cervello grazie a una dieta priva di carne, latticini e caffè. Quasi senza muoversi da Melbourne, è diventata un’eroina digitale nel mondo del wellness, seguita da centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo. Ha stipulato contratti per libri dalla diffusione internazionale, ha venduto a ogni latitudine un’applicazione per smartphone di grande successo, si è arricchita.
C’era solo un problema: non aveva mai avuto il cancro.
La fama e la fortuna conquistate da Gibson in pochi mesi si sono sciolte come neve al sole insieme alle sue bugie, con cui ha infranto le speranze di tanti malati di tumore, e ingannato innumerevoli follower e grandi imprese come Apple e Penguin. Anche questo è possibile, nell’era dei social media. Scritto dai giornalisti che hanno scoperto e raccontato nel dettaglio le menzogne della finta guru, La donna che ingannò il mondo svela tutti i retroscena di questa storia sconvolgente, che ha ispirato la serie Netflix Apple Cider Vinegar.
Cenni biografici degli autori
Nick Toscano è un giornalista specializzato in questioni sociali e politiche. Scrive per «The Age» e «The Sydney Morning Herald». Ha ricevuto il premio Grant Hattam Quill per il giornalismo investigativo e ha vinto due volte il Walkley Award per aver smascherato un grave scandalo di sfruttamento del lavoro.
Beau Donelly è un autore e un giornalista pluripremiato, riconosciuto per le inchieste, la scrittura di articoli e la copertura delle ultime notizie. Si è occupato di questioni sociali per «The Age» e «The Sydney Morning Herald». Per le sue abilità investigative e di reportage sono state riconosciute dalle Nazioni Unite e dal Melbourne Press Club.