Dal 7 febbraio è disponibile in tutte le librerie, fisiche e online, l’ultimo libro di Salman Rushdie, La città della vittoria, edito da Mondadori. È una saga di amore, avventura e mito e una testimonianza del potere della narrazione.
La città della vittoria di Salman Rushdie
Considerato unanimemente una delle voci più importanti della cultura mondiale contemporanea, Salman Rushdie torna in libreria con La città della vittoria, una storia che racconta la creazione e lo sviluppo di Bisnaga (letteralmente “città della vittoria”, nell’India del XIV secolo) per volontà della dea Pampa Kampana, rivelatasi tramite una giovane orfana che porta il suo nome; ma soprattutto una storia che racconta l’obiettivo più importante: garantire alle donne un potere paritario in un mondo patriarcale.
Dopo l’aggressione violenta subita lo scorso agosto a New York, Salman Rushdie, autore de I versetti satanici, ritorna con una potente storia strutturata come la traduzione di un’antica epopea, sulla scia dei grandi poemi narrativi indiani come il Ramayana.
Sinossi
Nell’India del XIV secolo, dopo una sanguinosa battaglia tra due regni ormai dimenticati, una bambina di nove anni ha un incontro divino che cambierà il corso della storia.
La giovanissima Pampa Kampana, distrutta dal dolore per la morte della madre, diventa un tramite per la dea sua omonima, che non solo inizia a parlare attraverso la sua bocca, ma le accorda enormi poteri e le rivela che sarà determinante per la nascita di una grande città chiamata Bisnaga (letteralmente “città della vittoria”).
Nei 250 anni successivi, la vita di Pampa Kampana si intreccia profondamente con quella di Bisnaga: dalla creazione resa possibile grazie a un sacchetto di semi magici alla tragica rovina provocata dall’arroganza dei potenti. E sarà proprio il racconto sussurrato a mezza voce dalla nostra eroina a dar vita, via via, a Bisnaga e ai suoi cittadini, nel tentativo di portare a termine il compito che la dea le ha assegnato: garantire alle donne un potere paritario in un mondo patriarcale. Ma tutte le storie hanno un modo per rendersi indipendenti dal loro creatore, e Bisnaga non farà eccezione. Con il passare degli anni, con l’avvicendarsi dei governanti, delle battaglie vinte e di quelle perse, il tessuto stesso di Bisnaga diventa un arazzo sempre più complesso, al centro del quale resta però comunque la nostra eroina.
Brillantemente strutturato come la traduzione di un’antica epopea, La città della vittoria è una saga di amore, avventura e mito e una testimonianza del potere della narrazione.
Biografia
Salman Rushdie, nato a Mumbai nel 1945, si trasferisce a Londra all’età di quattordici anni e studia al King’s College di Cambridge. È l’autore, fra l’altro, di romanzi come La vergogna, I figli della mezzanotte, L’ultimo sospiro del Moro, Shalimar il clown, L’incantatrice di Firenze, Joseph Anton, Quichotte, di reportages e volumi di saggi.
In seguito alla pubblicazione nel 1988 del suo romanzo I versi satanici, diventa oggetto di minacce gravissime ed è costretto a una vita semiclandestina, sotto la protezione della polizia. Il 12 agosto 2022 viene gravemente ferito a coltellate durante un evento letterario nei pressi di New York. È unanimemente considerato una delle voci più importanti della cultura mondiale contemporanea.