Caro iCrewer, sei in cerca di una lettura ispirante, che ti racconti un’esperienza di vita e che al tempo stesso ti faccia riflettere? Ho qui il titolo giusto per te:
Le inenarrabili tribolazioni della poesia in tempi di barbarie
di Lodovica San Guedoro
edito dalla casa editrice bilingue Felix Krull Editore
disponibile da venerdì 26 giugno
Leggiamo insieme la trama:
Ero reduce dall’Italia e avevo alle spalle una miriade di incontri, innumerevoli e indicibili sforzi andati a vuoto, mucchi di fatiche disonorate e di speranze tradite, ingegnosi piani buttati serenamente a gambe all’aria da inaffidabili contraenti, ed ero esausta, insofferente d’ogni minima opposizione, d’ogni ostacolo e disagio, di tutte le delusioni che le cose o le persone inevitabilmente mi avrebbero ancora riservato. Ogni inezia mi appariva come una montagna insormontabile.
Avevo semplicemente il midollo prosciugato per il troppo sperare e disperare, per il troppo dare e nulla, in cambio, ricevere. La maledizione mi perseguitava fin nei sogni, tormentosi e inestricabili, nei quali cercavo continuamente qualcosa che avevo smarrito. Meno male che c’è un diario a documentare tutto questo, punto per punto, sennò oggi non saprei cos’ho fatto veramente in quel lontano anno della mia vita e penserei magari di averlo trascorso ad accarezzarmi il ventre sotto le palme di una spiaggia esotica.
Le inenarrabili tribolazioni della poesia in tempi barbarie è il nuovo romanzo di stampo autobiografico di Lodovica San Guedoro, autrice di origini siciliane ma trapiantata a Monaco di Baviera.
L’intreccio, così come ci viene presentato, è piuttosto sibillino, ma conoscendo un poco le tematiche care alla scrittrice, immagino che tratterà di un episodio particolarmente significativo ed edificante che le è accaduto. È suo tipico infatti raccontare sprazzi della sua vita quotidiana, per condividere e denunciare l’ipocrisia della società attuale e, a giudicare dal sottotitolo dell’opera Fiori raccolti in Italia e in Europa, ne avrà da dire per tutto il continente!
Le inenarrabili tribolazioni della poesia in tempi di barbarie è in uscita venerdì 26 giugno ed è edita da Felix Krull Editore, la casa editrice che la San Guedoro gestisce insieme al marito Johann Lerchenwald, anche lui scrittore.
L’editore la definisce «Una casa editrice senza eguali», infatti le sue caratteristiche sono peculiari: il nome che le è stato dato non riprende il cognome del suo fondatore, ma l’omonimo personaggio del romanzo umoristico e parodistico Confessioni del cavaliere d’industria Felix Krull di Thomas Mann.
Inoltre le opere che pubblica sono sia in lingua italiana sia in tedesco: un fatto singolare, che riprende le origini idiomatiche dei due autori che l’hanno fondata. Si nota la sinergia che i coniugi mettono nella casa editrice, poiché uno traduce le opere dell’altra e trovo questo impegno ammirevole.
Anche se Felix Krull Editore rappresenta solo due autori al momento, il suo catalogo è molto fornito e viene aggiornato costantemente. Sotto questo aspetto, Lodovica San Guedoro è particolarmente prolifica e con questa casa editrice ha pubblicato alcuni dei suoi lavori più importanti, di cui alcuni hanno concorso per il Premio Strega e il Premio Viareggio.
Dei suoi titoli ricordo: Incitazione a delinquere (2009), Fiorelluccia. Una fiaba siciliana (2014) e L’allegro manicomio. Ovvero nove giorni di villeggiatura in famiglia (2016). La nostra redazione ha letto e recensito: Le memorie di una gatta (2018) e i due volumi della serie Un’educazione sentimentale: Pastor che a notte ombrosa nel bosco si perdè… (2017) e Amor che torni… (2019).
Caro iCrewer, se cerchi una lettura di ispirazione autobiografica e che ti faccia riflettere, ti consiglio Le inesorabili tribolazioni della poesia in tempi di barbarie di Lodovica San Guedoro, edito da Felix Frull Editore e disponibile da venerdì 26 giugno.
Ha dimenticato di menzionare tra i nostri scrittori Carlo Maria Steiner, autore di “Dottor Marx”, romanzo mitteleuropeo che la San Guedoro si è impegnata a far candidare sette volte all’edizione Strega del 2018, avvenimento senza precedenti negli annali di questo Premio, ma che ciò nonostante il Comitato ha arbitrariamente quanto seraficamente escluso dalla dodicina.
Tra i sette “amici della domenica”, nomi illustri come Pietro Gibellini, Franco Cardini, Maurizio Dardano, Gioacchino Lanza Tomasi (nipote dell’autore de “Il gattopardo”).
Johann Lerchenwald