In uscita, edito da Fuorilinea per la Collana Scandagli, il nuovo libro di Carlo Bravetti intitolato Neve nera: ambientato nei primi anni del Novecento a Weissemünde, un piccolo borgo disperso tra i monti nel Nord dell’Europa. Qui vivono l’anziana Margritte e suo nipote Jörg, in una casa di legno posta in una radura in mezzo al bosco, circondata da abeti scuri e pini secolari. Alcuni misteri trasformano la trasparenza dei campi di neve in una fitta tenebre bianca, in una storia che inizia proprio la Vigilia di Natale.
Vediamo insieme la sinossi di questa fiaba allegorica e perturbante!
La trama di Neve nera
Occorre un certo talento per fare in modo che il vero grande personaggio di una storia sia il paesaggio in cui è ambientata. Nel caso del suo Neve Nera, Carlo Bravetti rende il bosco ai confini del borgo uno spazio da fiaba autentica: autentica, perciò magica e allo stesso tempo cruda e crudele. Di tanto in tanto, tra l’altro, segmenti di una remota leggenda vengono ripresi nella narrazione. E l’autore fa di più: mette al centro del romanzo la neve, non limitandosi però a esaltare la grazia e la bellezza di un paesaggio candido.
Troppo ovvio! Suscita da quell’apparente placidità il perturbante; ne cava un mistero verso cui per primi i suoi personaggi provano allarme e fastidio. Gli spiriti – benevoli o malevoli che siano – si annidano dove abbiamo smesso di cercarli e di evocarli.
E per questo gli riesce di essere anche allegorico – come, per l’appunto, in una vera antica fiaba – senza che l’allegoria mangi il flusso degli eventi, il loro procedere imprevedibile, incalzante, con una violenza “silenziosa e fredda”.
L’autore Carlo Bravetti
Carlo Bravetti, classe 1969, a 16 anni inizia muovere i primi passi nelle radio locali. La prima esperienza è con Radio Trevi libera successivamente passa a Rete Più e poi a Radio Onda Libera di Umbertide (PG). Doppiatore e voce di documentari e spot, non abbandona mai la grande passione per la carta stampata, collabora con Il Messaggero e altre testate locali e nazionali. Tra i progetti realizzati, ispirati dal suo amore per i libri e la scrittura, il festival della letteratura di Bevagna. Risalgono a quel periodo gli incontri con autori e scrittori di fama internazionale.
Nel 1989 approda a Radio Rai dove ha lavorato per più di 20 anni fino al 2010 quando lascerà le cuffie per iniziare la carriera di giornalista parlamentare presso la Testata di Rai Parlamento passando da redattore ordinario a conduttore del tg, caposervizio coordinatore delle edizioni del telegiornale. Dopo un periodo presso la redazione dei settimanali oggi è vicecaporedattore presso la segreteria di redazione della testata.