Caro iCrewer, se ti interessano i testi saggistici di argomenti spirituali e filosofici, ecco per te le proposte della casa editrice EDB Edizioni Dehoniane Bologna di fine febbraio: da giovedì 20 puoi trovare in libreria Privarsi del piacere. Nietzsche e l’ascetismo cristiano di Bertrand Binoche e Badheea. L’odissea di una donna dalla Siria all’Italia di Mattia Civico. Da giovedì 27 febbraio è disponibile Ti ricorderò per sempre. L’elaborazione del lutto nell’era della sopravvivenza digitale di Antonio Loperfido. Scopriamo di più insieme.
Cominciamo dai titoli in uscita giovedì 20 febbraio. La prima opera è la trattazione filosofica Privarsi del piacere. Nietzsche e l’ascetismo cristiano di Bertrand Binoche, noto filosofo contemporaneo nonché professore di Storia della filosofia moderna all’Université Paris 1 Panthéon-Sorbonne. Collabora con il Centre d’Histoire des Philosophies Modernes ed è membro del comitato editoriale delle Publications de la Sorbonne e della rivista filosofica brasiliana Transformação dell’
«L’artista, il filosofo antico, il prete cristiano e lo scienziato moderno sono tutti favorevoli all’ascetismo. Ma le stesse parole e le stesse pratiche, per esempio la frugalità e la castità, hanno per tutti lo stesso significato? Bentham vede nell’ascetismo un’aberrazione perché non si può desiderare la sofferenza, ma solo il piacere. Schopenhauer lo considera come il solo mezzo per sfuggire alla sofferenza indotta dalla ricerca del piacere. Nietzsche, invece, individua nell’ascetismo un mezzo inaspettato per trovare il piacere nella sofferenza. In Umano, troppo umano (1878) e un decennio dopo, in modo più elaborato e sistematico, nella Genealogia della morale (1887), il filosofo tedesco pretende di pervenire a una valorizzazione post-cristiana dell’afflizione, a una nuova forma di ascesi il cui fine è cancellare in ss stessi, dolorosamente, ogni traccia di ascetismo cristiano.»
L’altro lavoro in uscita questa settimana è Badheea. L’odissea di una donna dalla Siria all’Italia di Mattia Civico. In questo reportage, lo psicologo Civico riporta la toccante storia di Badheea, donna siriana fuggita dalla sua terra natale martoriata dalla guerra grazie ad un corridoio umanitario. Eccone la trama:
«Il 29 febbraio del 2016, alle sette del mattino, atterra a Fiumicino il volo Alitalia AZ 827 proveniente da Beirut, Libano. A bordo 93 siriani in fuga dalla guerra, in gran parte bambini. È il primo corridoio umanitario aperto dalla Comunità di Sant’Egidio, dalla Federazione delle Chiese Evangeliche e dalla Tavola Valdese: l’inizio di un’avventura straordinaria, dimostrazione evidente di un’alternativa possibile, sicura e umana, ai viaggi disperati in mare. Su quell’aereo viaggia anche Badheea, che qui racconta con parole semplici e linguaggio asciutto l’odissea della sua vita: l’infanzia nella campagna di Al Dabaa, l’inizio della guerra in Siria, la fuga in Libano per «non essere uccisi e per non dover uccidere». È una storia di disperazione e di speranza insieme, di paura e di amicizia, di violenza e di pazienza. Perché nelle parole di Badheea si riassume il grido di un popolo, quello siriano, che chiede di tornare a casa propria, in pace e sicurezza.»
Giovedì 27 febbraio esce invece Ti ricorderò per sempre. L’elaborazione del lutto nell’era della sopravvivenza digitale di Antonio Loperfido. Il saggio presenta lo studio dello psicoterapeuta Loperfido, dirigente medico di Psichiatria a Pordenone, sul rapporto fra il lutto e i social network. Eccone la trama:
«Il progresso tecnologico, la cultura digitale, la difficoltà di distinguere ciò che è reale da ciò che è virtuale sta cambiando anche la relazione tra l’individuo e la propria morte. Si modificano le pratiche legate al cordoglio, nuovi rituali si accostano a quelli tradizionali e, attraverso social network, startup e siti web, anche il decesso è entrato in rete, sui tablet, sugli smartphone, sulle urne cinerarie, sui computer.
In qualunque momento, amici e familiari, possono inserire messaggi vocali, filmati, foto, aforismi, documenti, scritti. Anche i profili facebook continuano ad essere visitati da parenti e conoscenti del defunto in quello che si sta trasformando nel più grande cimitero virtuale del mondo. Le grandi società informatiche si stanno sempre più interessando della morte favorendo la costruzione di surrogati digitali, come chatbot, alter ego digitali, avatar, per continuare a dialogare con la persona che non c’è più.»
Caro iCrewer, queste sono le novità in uscita a fine febbraio per la casa editrice EDB.