Caro Lettore, ad ogni mese aumentano sempre di più le interessanti novità in libreria e così la mia lista dei libri da leggere non fa che crescere. Oggi sono qui per presentarti le novità proposte da Garzanti per marzo, così da poter fare una bella scorta di libri, che è ciò che riesce meglio a noi bibliofili!
Il primo romanzo che ti presento è La tenuta delle rose di Hannah Richell, disponibile a partire dal 5 marzo. È un romanzo delicato e intenso sul passato e su tutto ciiò che possiamo apprendere da esso.
Diamo uno sguardo alla trama: «Maggie è convinta che seguire il cuore sia sempre la scelta sbagliata. La sua vita è andata sottosopra l’unica volta che l’ha fatto, costringendola a lasciare Londra. Fino a quando la sua amata nonna, Lillian, si ammala, e lei non può fare altro che tornare in Inghilterra e affrontare il passato da cui è fuggita. Quando arriva a Cloudesley, le meravigliose rose, i colorati tulipani, e i regali gigli del giardino la accolgono come se non fosse mai andata via. E anche le braccia di sua nonna sono ancora l’unico luogo che riesce a chiamare casa. Ma in lei Maggie legge qualcosa di diverso. Capisce che la donna non ha più molto tempo e vuole confidarle qualcosa. Quello che non può aspettarsi è che si tratta di segreti che sono rimasti nascosti dentro le buie sale di Cloudesley. Segreti che parlano di una famiglia e di scelte difficili. Che parlano di un tempo in cui c’erano regole e convenzioni che valevano più di tutto. Tra quelle mura, sua nonna si era sentita come un oggetto da sfoggiare. Ma ora Maggie sa che il regalo che vuole lasciarle è proprio quello della libertà. La libertà di sbagliare, di cadere e di potersi rialzare. Di non aver paura di seguire il cuore, anche sbagliando. Di avere il coraggio di amare davvero. Questa è la cosa più difficile per Maggie e per il peso di quella bugia che porta dentro. Perché è più facile perdonare gli altri che sé stessi.»
Tra le novità in libreria di questo mese vi è un altro intrigante romanzo, Finchè il caffè è caldo di Toshikazu Kawaguchi, regista e sceneggiatore che ha esordito come romanziere proprio con questo libro. L’uscita è prevista per il 12 marzo.
«In Giappone esiste una caffetteria speciale. Su di essa girano mille leggende. Si narra che, bevendo il caffè, sia possibile rivivere un momento della propria vita in cui si è fatta la scelta sbagliata, si è detta l’unica parola che era meglio non pronunciare, si è lasciata andare la persona che non doveva sfuggire. Si narra che facendo quel piccolo gesto tutto possa cambiare. Ma c’è una regola da rispettare: non bisogna, per nessuna ragione, finire il caffè dopo che si è raffreddato. Non tutti hanno il coraggio di entrare nella caffetteria. Eppure qualcuno decide di sfidare il destino. Qualcuno si siede su quella sedia con davanti una tazza fumante. C’è Fumiko, che non ha trattenuto il ragazzo che ama; Kothake, che insieme ai ricordi di suo marito crede di aver perso anche sé stessa; Hirai, che non è mai stata sincera fino in fondo con sua sorella. E infine c’è Kei, che cerca tutta la forza dentro di lei per diventare una buona madre. Ognuno ha un rimpianto. Ognuno ha un ricordo che riaffiora. Ma tutti scoprono che non è importante il passato. Perché non si può cambiare. Ciò che conta è il presente. Quello è nelle proprie mani. Ogni cosa si può ancora decidere, scegliere, fare nel modo giusto. La vita come il caffè va gustata sorso dopo sorso, cogliendone ogni attimo.»
Un altro romanzo la cui uscita è prevista per il 12 marzo, è La città del mantello rosso di Asli Erdogan, tra le più importanti autrici della letteratura turca contemporanea che con Garzanti ha già pubblicato un altro romanzo, Neppure il silenzio è più tuo.
Vediamo insieme la trama de La città del mantello rosso: «Il taxi la deposita nel distretto periferico di Santa Teresa, ma non c’è nessuno ad aspettarla. Nessuno che dia il benvenuto alla trentenne Özgür, sbarcata da Istanbul a Rio de Janeiro per intraprendere la carriera di insegnante. Eppure, questa inattesa solitudine non le fa paura. Al contrario, in una città traboccante di fascino e mistero in cui è sconosciuta, si sente investita di una libertà inedita. Del potere straordinario di riscrivere la propria storia da capo, quasi fosse una pagina vergine in attesa della prima macchia d’inchiostro. Comincia così l’iniziazione di Özgür a Rio de Janeiro e alla nuova se stessa. Nel cuore pulsante della megalopoli brasiliana la giovane conosce un mondo inconsueto, dove le contraddizioni convivono in perfetta armonia. Tenendo alla larga il timore che, di tanto in tanto, minaccia di inghiottirla, si avvicina alla povertà e alla violenza quotidiana, vivendole in prima persona. Cammina accanto alla morte, di cui le strade portano i segni, ma poi ne prende le distanze facendo il pieno di vita nei colori e nei suoni di una città che non dorme mai. Quella di Özgür è una vertigine senza fine. Un viaggio in un labirinto che la conduce faccia a faccia con un’identità personale in costante mutamento. Un viaggio che può concludersi solo con un libro, quello che Özgür scriverà per dare senso all’alienazione trasformativa che l’ha trasfigurata e l’ha resa la donna che è oggi e che, forse, resterà anche domani.»
Il quarto romanzo in uscita di cui voglio parlarti è Cercando Virginia di Elisabetta Bricca, un romanzo che è un elogio al coraggio di tutte quelle donne che non si arrendono mai, disponibile dal 19 marzo.
La trama: «Cortona, 1976. La luce è flebile, ma a Emma, rannicchiata nel fienile, è abbastanza per immergersi nelle pagine dei libri che è costretta a leggere di nascosto. Lontano dagli occhi del padre che la vorrebbe impegnata nelle faccende domestiche. Finora è riuscita a proteggere il suo segreto. Ma, quando si rende conto di non poter più andare avanti, pur di andarsene accetta un posto da cameriera offertole da una ricca signora di origini inglesi che si fa chiamare Mrs Dalloway. Per Emma quel lavoro rappresenta la conquista dell’indipendenza e la libertà di appagare la propria sete di conoscenza. Ciò che non si aspetta è di trovare in Mrs Dalloway un mentore, oltre che un’amica fidata. Fin dai primi giorni di servizio, la donna rivede nella giovane sé stessa. È per questo che pensa di proporle delle ore di lettura condivisa alla scoperta di una delle prime scrittrici femministe della storia: Virginia Woolf. Così, sfogliando Una stanza tutta per sé, Le tre ghinee, Diario di una scrittrice, Emma si nutre delle parole illuminate di Virginia e inizia a coltivare il sogno di una vita fuori dalle convenzioni. Ma per realizzarlo deve prima combattere contro l’oscurantismo di coloro che tentano di ostacolarla. Solo così potrà davvero trovare la sua personale Virginia e, con lei, la voce per esprimere ciò che sente dentro.»
L’ultimo romanzo che ti presento oggi è L’ultimo marinaio di Andrea Ricolfi, in uscita il 26 marzo. L’autore ci porta in Norvegia sul ponte di una nave dove si impara il coraggio, la fatica e l’amicizia più vera. Dove essere marinaio significa esserlo per tutta la vita.
La trama: «Matias vive nell’isola di Noss, uno scoglio deserto in mezzo al mare norvegese, gelido e misterioso. Quel mare che è tutto per lui. Quel mare che, quando era solo un bambino, gli ha portato via suo padre. Un’assenza che risuona senza sosta. La sua unica eredità è «Marlin», una barca di legno costruita a mano. Matias se ne occupa come se fosse sua figlia. È da qui che parte il suo sogno: dare vita a una scuola di vela, aperta tutto l’anno, che insegni, tramite i segreti del navigare, i segreti della vita. È così che Matias incontra Tomas, arrivato a Noss per mettere a disposizione degli allievi quello che ha capito solcando le distese blu di tutto il mondo: il mare è pericoloso, e non importa quante tempeste si sono affrontate, quella successiva fa venire la stessa paura. Questa è per lui la legge del mare. Una legge crudele, ma mai quanto la legge degli uomini. Tomas è un uomo di poche parole, che preferisce spesso stare da solo. Ma Matias riesce a vedere oltre e a scoprire in lui un’anima pura capace della forza più vigorosa, come della tenerezza più inaspettata. Lezione dopo lezione, virata dopo virata, diventa per lui non solo un maestro, ma un amico. Perché far parte di una truppa insegna che il vento non si deve affrontare da soli.»