Il libro che voglio segnalarti oggi è un racconto particolare e reale, una storia di lotta e amore per i propri figli che le famiglie devono affrontare per poterli aiutare ad uscire dal tunnel della droga.
Lascia fare al destino di Vittorio Schiraldi edito Marlin
Lascia fare al destino è la storia di una famiglia borghese che si ritrova a dover fare i conti con una figlia tossicodipendente e delle difficoltà che si nascondono dietro a queste problematiche. Lo scrittore Vittorio Schiraldi mette in risalto le problematiche che i genitori devono affrontare, la mancanza di comunicazione con la figlia, le incomprensioni, le bugie, le speranze e ovviamente la dipendenza.
Nel suo libro Lascia fare al destino, Vittorio Schiraldi, si immerge nei sentimenti che i protagonisti provano in modo da rendere più facile al lettore capire tutto quello che solitamente non viene detto di queste situazioni, il cammino doloroso dei genitori di Ilaria, la protagonista, che cercano di comprendere per quale motivo la giovane abbia preso la via della droga.
Niente viene lasciato al caso in questo romanzo, Lascia fare al destino ti porta negli angoli più segreti di Ilaria, nelle sue fragilità e nel suo bisogno irrefrenabile di mentire e di punire se stessa.
Dietro queste tristi vicende ci sono centinaia cambi di rotta, troviamo l’incapacità della famiglia di comprendere le esigenze di questa ragazza e la difficoltà nell’intervenire efficacemente.
In tutto questo, Lascia fare al destino, parla soprattutto d’amore, amore tra genitori e figli e tra Ilaria e Simone, un ragazzo come lei fragile che trova nella scrittura la terapia per uscire dalla dipendenza che lascia in lui un problema più grande, l’AIDS.
Lo scrittore è stato in grado di spiegare in questo libro una tematica difficile e spesso con epiloghi tristi senza mai risultare troppo drammatica anche grazie ad alcune vicende con cui ha arricchito la trama.
Lascia fare al destino – Scopriamolo insieme…
Insieme alla fotografia di una realtà ormai presente in molte famiglie italiane, emerge in questo romanzo-verità il drammatico confronto con un mondo giovanile percorso da un male di vivere che finisce per bruciare tante vite ancora acerbe. La vicenda prende avvio con la pericolosa sbandata di una ragazza sedicenne, Ilaria, e la sua fuga da casa, che fa scoprire ai genitori di avere una figlia tossicodipendente.
Affascinata dai miraggi di Simone, rampollo di un’agiata famiglia borghese, e dal mondo di sradicati nel quale si è lasciata trascinare, Ilaria alterna alle fughe da casa dei periodi di relativa tranquillità, accettando più volte il ricovero in un centro di recupero. Nel frattempo Simone decide di concretizzare la sua vocazione di scrittura mettendo su carta, anche a fini terapeutici, le sue esperienze. Ma la ragazza non accoglie favorevolmente questo suo cambiamento.
Ormai sono lontani i giorni felici trascorsi insieme a lui in Thailandia e in Vietnam sui sentieri della droga. La storia si tinge di coloriture drammatiche quando Simone scopre per caso di avere l’HIV, e non riesce a rassegnarsi all’idea di essere stato colpito, ora che aveva scritto l’ultima pagina del romanzo, che quindi resterà inedito. Il giorno del suo funerale Mario consegnerà lo scartafaccio al padre del giovane, perché scopra in quei capitoli l’immagine di un figlio che non era mai riuscito a conoscere veramente. Intanto sta per compiersi anche il destino di Ilaria.
Un libro vero e intenso che consiglio a tutti per poter comprendere a pieno le difficoltà che le famiglie devono affrontare per poter salvare la persona cara, un punto di vista diverso.
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Un abbraccio virtuale e buona lettura caro iCrewer.