Caro Lettore, oggi ti segnalo La Porta del Cielo, il primo romanzo della scrittrice e pittrice Maria Luisa Alesina, Messaggerie Libri Distribuzione. Disponibile in tutte le librerie e nei principali store online.
Maria Luisa Alesina
L’autrice è nata a Salice Terme-Godiasco, nell’Oltrepò Pavese. Si è diplomata a Brera, sotto la guida di Cristoforo De Amicis e Francesco De Rocchi, i due grandi maestri del Chiarismo Lombardo.
È molto legata alla sua terra, tanto che pur vivendo e lavorando a Milano, la sua anima ha sempre continuato a percorrere la valle Stàffora, nell’Oltrepò e a contemplare i suoi cieli e i suoi paesaggi.
Questo grande amore per la sua Terra lo riversa nei molti disegni che rappresentano “ la Grande Madre”, vista come una giovane soave fanciulla addormentata. Da segnalare anche il bellissimo dipinto rappresentante Gesù, immerso in un paesaggio notturno illuminato dalla luna, che esalta il Castello e la Rocca di Nazzano: sempre presenti in tutti i suoi paesaggi.
Il castello di Nazzano è infatti da lei stessa considerato “il suo logo”: lo troviamo in tutte le sue tele, magari occultato in lontananza, sulla linea dell’orizzonte.
Tra le sue opere più significative, da ricordare la tela dedicata a San Paolo, nella Chiesa di Livelli, sempre nell’Oltrepò Pavese.
L’etica chiarista, punto di partenza dei giovani artisti degli anni 30, si ritrova sempre nei suoi dipinti e sottolinea un profondo rispetto verso l’uomo e la natura.
In un mondo come quello di oggi, in cui l’aggressione all’ambiente e la violenza perpetrata a danno dei più deboli, sono diventate leggi, la visione delle sue opere e il messaggio in esse contenuto, sono un monito a lottare per il raggiungimento di un futuro migliore.
E questo messaggio lo ritroviamo anche in questo suo primo romanzo:
La Porta del Cielo
“Un amore sbocciato a Salice Terme sul finire degli anni cinquanta tra Viola, giovane studentessa liceale e un maestro di musica jazz bolognese, leader di un gruppo di musicisti emiliani. Un amore scandito dalle più famose musiche del jazz tradizionale, di Gershwin, Cole Porter, Hoagy Carmichael, Irving Berlin e che costituiscono la colonna sonora del romanzo, dove l’amore è il vero protagonista con tutte le sue componenti umane e non…”
Questa la sinossi:
La storia è vissuta nel breve tempo di un’estate nella cornice ideale del paese termale, ma nascosto al mondo, in quanto, Paolo, il protagonista, è legato ad un’altra donna dall’età di diciott’anni, costretto a regolarizzare il suo matrimonio per la nascita di una figlia. Per Viola è il primo amore, mentre per Paolo è la scoperta di un amore puro e tenero, che inconsapevolmente aveva cercato da sempre:il bisogno di un’anima vergine, che lui ateo convinto, aveva consapevolmente rinnegato col suo ferreo razionalismo. Entrambi percorreranno vite diverse, disgiunte eppure sempre unite, indissolubilmente, perché l’amore vero compie questi miracoli. Un amore che durerà tutta la vita e che legherà le loro anime con un filo invisibile, ma tenace.
L’amore è quindi il filo conduttore di tutto il romanzo, non solo quello di Viola e Paolo, ma l’amore per la natura, che in quel lembo di terra oltrepadana, diventa il cantico della natura, nel silenzio dei luoghi, nella presenza protettrice e produttiva delle sue verdi colline, nella ricchezza delle sue acque benefiche. Se l’amore è il filo conduttore, la musica è la colonna sonora del romanzo.
Le musiche del jazz tradizionale, di Gerswhin, Cole Porter, Hoagy Carmichael, Irving Berlin, musiche eterne, che scandiscono, passo a passo, i percorsi diversi dei due protagonisti e che ci portano l’atmosfera di quei coraggiosi e favolosi anni cinquanta, ricchi di speranze e di voglia di vivere.
Matteo Baron critico letterario e scrittore, nella sua recensione a La porta del cielo scrive:
“… Alesina comprende nei ricordi un Renoir primaverile, impalpabile e semichiuso al declinare delle prime ombre. La notte si dissolve ai primi luccicori del sole ed ai propositi di vita e questa, come un leggero soffio vitale ci riporta alla bellezza mitologica di Leucotea, signora delle spume e delle onde, amore consumato nella eterna provvisorietà di un grande cuore. Se un dato emerge… è quello dell’infinita bellezza dell’Aleph, principio del tutto, privo di pause e terminazioni, ma solo la grande
meraviglia di un amore sospeso e mai terminato.”
Sono molto curiosa di leggerlo e recensirlo per te.
Come sempre buona lettura!