É in uscita per Edicola Edizioni La casa sul cartello, il nuovo romanzo di María José Ferrada: la storia di una vita sospesa tra il cielo e la terra, tra le luci delle stelle e i fuochi dei senzatetto, tra la favola e la critica sociale. Se ami la leggerezza letteraria e l’immaginario di una fiaba per adulti, non potrai perdere il romanzo in arrivo dal 9 novembre.
Ecco la trama e un estratto del libro!
La trama e un estratto de La casa sul cartello
Ramón salì sul cartello della Coca-Cola situato lungo il ciglio della strada un lunedì e quello stesso giorno, mentre il sole scompariva dietro i colli che circondano le palazzine, decise che sarebbe rimasto a vivere lì.
In seguito a un traumatico incidente nella fabbrica di PVC dove lavorava, Ramón accetta un incarico come custode di un’enorme insegna della Coca-Cola. Nell’indifferenza del capo, decide di trasferirsi direttamente sul cartello, stravagante eremita pseudo-abusivo di un’icona del capitalismo. Lassù, in una casa fatiscente e un po’ inventata, simile a un surreale nido fatto di metallo e materiali di recupero, Ramón trova finalmente rifugio dal frastornante “rumore del mondo” da cui rifugge sin da quando era bambino.
A fargli visita, tra i mormorii e le dicerie dei vicini che proprio non si capacitano di una scelta tanto scellerata e fuori dalle righe, soltanto la compagna Paulina e Miguel, il nipote di 11 anni – voce narrante del romanzo, in cerca a sua volta di una via di fuga dal vuoto della sua casa, abbandonata dal padre e in cui vive solo con una madre tutta presa dal suo rancore. L’arrivo di un gruppo di senzatetto mette ancor più in subbuglio il rigido ordine faticosamente costruito e accuratamente recintato dalla piccola comunità, fino all’epilogo esplosivo.
Unendo linguaggio poetico, critica sociale e tenera ironia, La casa sul cartello è un invito luminoso e commovente a sollevare il nostro sguardo, liberarci da ogni ipocrisia e trasformarci in uomini-uccello, donne-pesce e bambini-lupo, per trovare finalmente il nostro posto nel mondo.
La casa sul cartello: un romanzo sospeso tra terra e cielo
María José Ferrada viaggia su un piano sospeso, librando la propria narrazione tra la dimensione della fiaba e il romanzo di critica sociale, in un vero e proprio equilibrismo letterario. La leggerezza che caratterizza il suo immaginario e che emergeva già nelle sue opere precedenti (nel romanzo Kramp come nella raccolta di poesie Niños) riesce anche qui a unire le alate visioni dei bambini con il peso di una consapevolezza tutta adulta.
La casa sul cartello parla di comunità e dei confini che impone, di marginalità ed estraneità, ma anche dell’anelito a liberarsi dai suoi vincoli. Parla di traumi e di sogni, di abbandono e abuso, ma anche dello straordinario potere creativo che hanno gli affetti. Soprattutto, parla di scelta: di chi non ce l’ha, di chi fa una scelta contro tutto e tutti, del coraggio di scegliersi e prendersi cura l’uno dell’altro. E quella di Ramón è una scelta di leggerezza e silenzio, una scelta di sospensione, sempre sul punto di sollevarsi in volo.
L’autrice María José Ferrada
Le cose non vanno sempre come sogniamo. Anzi, vanno in modo abbastanza diverso. La cosa importante è aver avuto il tempo necessario per chiacchierare un po’. E anche per rimanere in silenzio e accorgerci che, all’ora in cui passano meno macchine, il vento comincia a soffiare più forte.
María José Ferrada (Cile, 1977) è giornalista e scrittrice. I suoi libri per bambini sono stati pubblicati in tutto il mondo di lingua spagnola e a livello internazionale, ricevendo numerosi premi. Kramp (Edicola, 2018), il suo primo romanzo per adulti, è stato pubblicato in vari paesi dell’America Latina e in Spagna e tradotto in inglese, tedesco, portoghese brasiliano e danese (in corso di traduzione anche in Francia, Ungheria, Polonia e Turchia).
La casa sul cartello è già uscito in Cile, Spagna e Stati Uniti.