Sono giorni difficili, tra emergenze sanitarie e grandi eventi rimandati o cancellati. In questo clima d’inquietudine Black Coffee si augura che la situazione si normalizzi in fretta, e nel frattempo vuole tenerti compagnia con tante buone letture.
Eccoti le novità in libreria che Black Coffee ti propone:
Facce di colore
Una raccolta di racconti dell’esordiente californiana Nafissa Thompson-Spires, è uscito a metà gennaio, ma te lo segnalo ugualmente, nel caso te la fossi perso.
I racconti di Facce di colore mettono in scena l’imperfezione dei rapporti umani tra persone ordinarie spesso accomunate solo dal colore della pelle.
“Accostata dai critici alle migliori opere di Paul Beatty e Junot Díaz, questa raccolta di racconti sonda il concetto di identità nera nella cosiddetta era post-razziale, concentrandosi sulla classe media e ritraendola in vignette di trascinante umorismo e irriverenza (alla maniera dell’intellettuale James McCune Smith nella serie di sketch apparsa fra il 1852 e il 1854 sul quotidiano The North Star, Heads of the Colored People, da cui Nafissa ha tratto ispirazione per la struttura del libro).
Di vignetta in vignetta il lettore è testimone della vita di personaggi alle prese con situazioni paradossali e con le loro lotte quotidiane. Se molti autori di colore restano aggrappati a una narrativa che guarda al passato, queste storie rielaborano il canone letterario ancorandolo saldamente al presente.”
Un elemento che però, in questo caso, non facilita la comprensione reciproca né stimola la complicità. È una raccolta che rifugge gli stereotipi della letteratura afroamericana più classica, ma che al contempo ci spiega perfettamente che cosa significhi essere, oggi, neri della classe media in America.
Dopo Last Days of California e Happy hour, ad aprile Mary Miller torna in libreria con un nuovo romanzo,
Biloxi.
Ambientato in una delle contee più conservatrici di uno degli Stati più conservatori d’America, il Mississippi, Biloxi è la storia di Louis McDonald Jr., un sessantatreenne senza più nulla da chiedere alla vita.
Sinossi:
“È il novembre del 2016, a pochi giorni dall’elezione di Trump, e Louis è rimasto solo: il padre è morto e la moglie l’ha lasciato dopo trentasette anni di matrimonio. Ritiratosi a vita privata in attesa di una sostanziosa eredità che tarda ad arrivare, l’uomo trascorre le sue giornate a guardare reality show alla televisione e bere birra, tentando di evitare la figlia e l’ex cognato che, preoccupato per la sua salute, gli porta regolarmente i propri avanzi. Un giorno, quando si ritrova inaspettatamente proprietario di un cane di nome Layla, la sua vita cambia radicalmente.“
Biloxi è un romanzo tenero e delicato, che parla di rinascita e di seconde possibilità. Sempre attenta, come dice Joyce Carol Oates, «al dettaglio rivelatore», Mary Miller si conferma ancora una volta tra le voci di spicco del Sud degli Stati Uniti.
Ed ancora:
il 12 marzo è uscito il nuovo numero di Freeman’s, la rivista letteraria curata dal critico e poeta John Freeman.
Sinossi:
“Dai flussi migratori al cambiamento climatico, la California è sempre stata uno degli epicentri delle principali questioni legate al nostro tempo. Tra le voci che in questo numero sono state chiamate da John Freeman a dar vita a un mosaico letterario che restituisse la bellezza e la complessità di questa terra: William T. Vollmann, Tommy Orange, Rachel Kushner, Jennifer Egan, Rabih Alameddine, Anthony Marra, Geoff Dyer, Natalie Diaz, Lauren Markham, Reyna Grande, Frank Bidart, Robin Coste Lewis, D.A. Powell, Juan Felipe Herrera, Manuel Muñoz, Javier Zamora, Héctor Tobar, Oscar Villalon, e Elaine Castillo. Le forme che compongono il mosaico spaziano come sempre dal racconto al saggio, dall’articolo di giornale alla poesia.”
Tratta l’esplorazione del concetto di potere che qui, caro iCrewer, potrai ampliare osservando come le dinamiche di potere abbiano plasmato le sorti dello Stato che più di ogni altro incarna da sempre il sogno americano, la California, che da sola ospita un quarto della popolazione immigrata degli Stati Uniti.
“Il dialogo fra due autori diversi può costituire un ponte tra il mondo della politica e quello della letteratura. Questa è la ragione che mi spinge a continuare a viaggiare, a non fermarmi mai: sondo cose che non conosco e cerco persone disposte a sondarle con me” – John Freeman.
Iorestoacasa, fai lo stesso anche tu caro iCrewer, i mezzi li abbiamo; proteggiamo i nostri cari.