Ciao mio caro iCrewer eccomi qui per tenerti sempre aggiornato sulle novità del momento e oggi ti presento quelle relative alla casa editrice Fazi Editore
Quel prodigio di Harriet Hume di Rebecca West edito Fazi Editore
Quel prodigio di Harriet Hume nasce dalla penna di Rebecca West, autrice de La famiglia Aubrey, al suo meglio: il brio, la finezza psicologica e il lirismo descrittivo della scrittrice concentrati in un romanzo delizioso, inedito in Italia.
La storia di una coppia di amanti: lei pianista squattrinata e lui politico ambizioso, sono due opposti che si attraggono e si respingono. Quel prodigio di Harriet Hume racconta la vittoria dell’amore con uno stile poetico che si fonde a un’inedita componente fantastica.
Quel prodigio di Harriet Hume…
Harriet Hume, affascinante pianista squattrinata, mistica e stravagante, è l’essenza della femminilità; Arnold Condorex, spregiudicato uomo politico imbrigliato in un matrimonio di convenienza con la figlia di un membro del Parlamento, è un ambizioso calcolatore senza scrupoli.
I due si amano: sono opposti che si attraggono, e nel corso degli anni si incontrano e si respingono, in varie stagioni e in vari luoghi di Londra, come legati da un filo sottile che non si spezza mai. La loro relazione si dipana tra il realismo dell’ambientazione cittadina e l’incanto magico della fiaba: le doti musicali di Harriet sconfinano in una stregoneria allegra e un po’ pasticciona, che le permette di leggere nel pensiero dell’amato.
Quando Arnold se ne rende conto, diventa ostaggio di questo dono sovrannaturale, grazie al quale Harriet può svelare le macchinazioni politiche alle quali lui è ricorso per anni – e che ancora continuerebbe volentieri a imbastire – per fare carriera.
La donna costringe l’amante a fare i conti con se stesso: Harriet è la coscienza di Arnold, la sua parte migliore; è l’integrità, il rifiuto di ogni compromesso, è tutto ciò che Arnold non può manipolare, come ha fatto con la politica e con il matrimonio.
Cercando Beethoven di Saverio Simonelli edito Fazi Editore
Cercando Beethoven nasce in occasione del 250° anniversario dalla sua nascita, il primo romanzo con protagonista Ludwig van Beethoven: il ritratto intimo e commovente di un uomo che ha cambiato per sempre la storia della musica.
Cercando Beethoven…
Spinto dal desiderio di scoprire il segreto della musica di Beethoven, un giovane si mette sulle tracce del celebre compositore durante un’estate trascorsa a Heiligenstadt, un sobborgo di Vienna dove Beethoven si reca abitualmente in villeggiatura.
Il sogno di Wilhelm è quello di diventare un grande musicista, ma non è il solo a coltivare questo desiderio di successo in una città in cui abbonda l’ambizione, vista la presenza di numerosi intellettuali, artisti e scrittori. Con lui ci sono anche Andreas, un giovane boemo – violinista e pianista – discendente da una famiglia nobile, e una ragazza a dir poco enigmatica, Queenia.
Alcuni incontri metteranno in contatto i tre, legati dalla stessa ossessione, con il Maestro, dopo un goffo tentativo di introdursi nella sua abitazione in cerca di un misterioso manoscritto. Sullo sfondo di questa intrigante vicenda, che sconvolgerà la mente di uno dei protagonisti, gli avvenimenti burrascosi e le figure decisive della Vienna di inizio Ottocento con i suoi sfarzosi salotti, i magnifici teatri e i lussureggianti giardini.
In questo originale romanzo, denso di pagine raffinate e filologicamente accurate, il fermento della Vienna di Beethoven è ricostruito alla perfezione nel racconto di aneddoti su eventi e intellettuali dell’epoca – da Novalis a Hoffmann, da Goethe a Grillparzer – in una magistrale celebrazione della cultura del tempo.
Askja di Ian Manook edito Fazi Editore
Askja è il secondo capitolo della trilogia islandese di Ian Manook dopo la Mongolia della trilogia di Yeruldelgger. Sulla scia del successo di Indriðason con il suo commissario Erlendur Sveinsson, ritorna il fascino delle terre selvagge del profondo nord: con Askja Manook ci porta tra gli ingranaggi di una macchinazione politica che rivela tutto il lato oscuro dell’Islanda, nazione apparentemente esemplare.
Come la Mongolia nella saga di Yeruldelgger, l’Islanda è in Heimaey ben più che un semplice scenario, ma una protagonista a pieno titolo.
Gaia Rau, la Repubblica
Askja…
Nel deserto di cenere dell’Askja, nel cuore dell’Islanda, viene avvistato il corpo imbrattato di sangue di una donna. L’ispettore Kornelíus Jakobsson, della polizia criminale di Reykjavík, non fa in tempo ad arrivare sul posto che il corpo è già scomparso nel nulla.
Negli stessi giorni, nei pressi della capitale, la giovane poliziotta Botty sta indagando su uno scenario simile: delle tracce di sangue e una bottiglia di vodka in frantumi sono stati rinvenuti sul fondo di un cratere ma, di nuovo, il corpo non si trova. Altro fatto curioso: in entrambi i casi, la memoria dei testimoni lascia alquanto a desiderare.
Questi crimini ricordano all’ispettore Kornelíus il fiasco giudiziario che aveva sconvolto l’Islanda a metà degli anni Settanta: due crimini senza cadaveri, senza prove materiali, senza testimoni, solo dei presunti colpevoli che alla fine avevano confessato senza avere il minimo ricordo dei fatti. Nel frattempo, un cecchino semina il panico…
Ian Manook ci porta questa volta in una Islanda più selvaggia, in mezzo agli ingranaggi di una macchinazione politica che rivela il lato oscuro di questa nazione solo apparentemente perfetta. Dopo Heimaey, il secondo capitolo della trilogia islandese: un viaggio sorprendente attraverso luci e ombre di un paese dai mille segreti.
Queste sono solo una parte delle novità di questa fantastica casa editrice, continua a seguirci per rimanere sempre aggiornati.
un abbraccio virtuale e buona lettura caro iCrewer