Dal 2 febbraio sarà disponibile in tutte le librerie Arcadia sacra di Monica Ferrando ed edito da il Mulino.
Un testo che ci porta in un’atmosfera di sogno, fatta di paesaggi «dipinti» con le parole.
In Arcadia sacra Monica Ferrando ripercorre uno dei periodi più affascinanti (e forse anche un po’ sottovalutati) della storia dell’arte: quello dell’ umanesimo, quando pittori e poeti si rifugiavano in un mondo ideale nella speranza di poter riscattare il presente.
Un saggio appassionato, scritto con la lucidità e la precisione di un’esperta del settore ma anche con quel tocco immaginifico e visionario del lettore alla ricerca della bellezza nella sua forma più semplice.
Eccoti in anteprima la copertina e la trama di questo meraviglioso saggio!
Arcadia Sacra – la trama
Un grande quadro a olio dal giovane Tiziano dipinto tra il 1506 e il 1508 che raffigura la Fuga in Egitto:
Monica Ferrando ne sente tutta la fascinazione e ne coglie la forza provocatrice, muovendo dall’ipotesi secondo cui il luogo verso il quale il gruppo sacro si dirige sarebbe un’Arcadia ideale.
Ma perché sarà proprio Venezia a ispirare Tiziano nella pittura di quel paesaggio? Quale significato particolare voleva attribuire all’Arcadia?
Forse quello di una terra promessa: a Venezia, in pieno Umanesimo, l’Arcadia poteva rappresentare un paradigma politico, una terra da abitare in cui rapporti potevano essere radicalmente diversi: finalmente umani, quasi divini.
Monica Ferrando, autrice di Arcadia Sacra
Monica Ferrando ha studiato filosofia e pittura a Torino e poi a Berlino, con il pittore astratto Frank Badur.
Ha esordito nel 1991 a Mantova con una mostra dal titolo Kore, presentata da Ruggero Savinio. Da allora ha tenuto mostre personali, a Gelsenkirchen-Buer, Firenze, Milano, Scicli, Francoforte e ha partecipato a varie mostre collettive, tra le quali la Biennale di Venezia del 2011.
Nel 2001 suoi pastelli sono entrati a far parte della collezione del Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi. Nello stesso anno ha ricevuto il Premio per la Pittura Tarquinia-Cardarelli.
Ha pubblicato vari studi, tra i quali alcuni su Poussin, Bellini, Shitao, Arikha. Una monografia sulla sua opera è stata pubblicata da Moretti e Vitali nel 2000.
Ha curato le edizioni italiane de I nomi degli Dei di Hermann Usener, di Ercole al bivio di Erwin Panofsky e di La pittura e lo sguardo di Avigdor Arikha.
È autrice, con Giorgio Agamben, della parte pittorica del libro d’arte La ragazza indicibile. Mito e mistero di Kore (Electa, 2010), tradotto in varie lingue. Dirige la rivista on-line De pictura